Il lemma rispàrmio
Definizioni
Definizione di Treccani
rispàrmio
s. m. [der. di risparmiare]. –
1. a. il fatto di risparmiare, di astenersi cioè dall’usare, dal consumare una cosa posseduta o di limitarne l’uso per varie ragioni o scopi: r. di denaro, di soldi; r. di cibi, di vestiti, di carta, di munizioni; r. di tempo, di fatica; r. di uomini, di soldati; r. nell’adoperare, nel consumare, nel mangiare, nel vestirsi; far r. di qualcosa, risparmiarla; cercò di convincerlo senza r. di parole, di argomenti, usandone, portandone in gran quantità; senza r. di complimenti, di cortesie, di raccomandazioni, di consigli; prodigarsi senza r., senza avere riguardo a sé stesso, con generosità. usato assol., riferito a denaro, servirsene con parsimonia e oculatezza, astenendosi da spese eccessive o inconsulte: bisogna fare qualche r.; l’utilità, la necessità del r.; in quella famiglia spendono senza risparmio; giornata mondiale del r., giorno dedicato (31 ott. di ogni anno) alla propaganda e alla celebrazione del piccolo risparmio. b. con valore concr., il denaro messo da parte risparmiando: ha, possiede, ha fatto qualche r.; spesso al pl., con l’idea che si tratti di somme non grandi e accumulate lentamente e a fatica: magri, piccoli, scarsi r.; vive dei suoi r.; non ho molto, ma metto a tua disposizione tutti i miei r.; abbiamo investito nel negozio tutti i nostri r.; con i suoi r. è riuscito a comperarsi una casetta. c. casse di r., istituti di credito, a carattere pubblico, fondati al fine di promuovere, senza scopo di lucro, il piccolo risparmio; deposito a r., v. deposito (n. 1 a); libretto a r., v. libretto (n. 2).
2. in economia, la rinuncia a consumare una parte del reddito netto, in natura o in moneta, e anche i beni non consumati o il loro equivalente monetario, indipendentemente dall’uso che ne intenda fare il risparmiatore (tesoreggiamento, prestiti, investimenti, ecc.): r. reale o in natura, accumulazione di scorte di beni; r. monetario, reddito monetario non speso in consumi; r. di lavoro, di energia (o r. energetico), di materie prime, economie derivanti da una migliore organizzazione della produzione e in genere dal progresso tecnico; r. amorfo, che non è impiegato, sia r. vecchio, disinvestito, sia r. fresco, di nuova formazione; r. investito o attivo, impiegato direttamente o indirettamente nella produzione; r. tesoreggiato, inattivo, sterile, abortivo, tenuto volutamente liquido sia presso i privati, sia anche depositato nelle banche ma da queste non utilizzato per concedere prestiti; r. libero, frutto di decisioni spontanee; r. forzato, forzoso, coattivo, attuato dalle società mediante costituzione di riserve per investimenti, scorte, ecc., o imposto dallo stato mediante applicazione di tributi, assicurazioni obbligatorie, inflazione o attraverso un sistema di prefinanziamento che prende anche il nome di circuito di capitali; r. individuale, la parte del reddito che un individuo non consuma, sia che la conservi sotto forma di scorta monetaria liquida, a rapido rinnovo, sia che intenda tesoreggiarla per lungo tempo, sia che la trasformi in riserva di beni, sia ancora che la investa direttamente nella produzione o la presti direttamente o indirettamente ad altri; r. collettivo, globale, la parte del risparmio nazionale che viene trasformata in nuovi capitali tecnici. ◆ dim. risparmiùccio, riferito esclusivam. a piccole quantità di denaro messo da parte, a volte con intonazione spreg.: i miei risparmiucci sono poca cosa; ma talora vezz.: il bambino vuol fare alla mamma un regalo coi suoi risparmiucci.
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Definizione di Hoepli
risparmio
[ri-spàr-mio]
1. azione e risultato del risparmiare: r. di denaro; r. di tempo e di fatica; attento, prudente, oculato, stretto r.
|| senza risparmio, in abbondanza: beve e fuma senza r. con generosità: si è sempre prodigato senza r.
SIN. economia, parsimonia
CONT. consumo, sperpero
2. somma di denaro sottratta al reddito disponibile e messa da parte per il futuro: libretto di r.
|| L'entità della somma accantonata risparmiando: avere qualche r.; ha dilapidato tutti i risparmi del padre
‖ dim. risparmiùccio
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Definizione di Garzanti linguistica
risparmio
[ri-spàr-mio]
pl. -mi
1. il risparmiare, l’essere risparmiato; economia: risparmio di fatica, di tempo, di energia, di denaro; prodigarsi senza risparmio | ciò che si risparmia o si è risparmiato: mettere da parte qualche risparmio; investire, spendere i propri risparmi dim. risparmiuccio
2. (econ.) il reddito non utilizzato per spese correnti ma trattenuto in forma monetaria o impiegato in qualche forma di investimento finanziario: risparmio bancario, postale, depositato in banca o presso un ufficio postale |risparmio gestito, forma di investimento mediante la quale il risparmiatore affida l’amministrazione di una somma di denaro a un gestore professionale
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Etimologia
← deriv. di risparmiare.
Termini vicini
risparmiatóre risparmiare risovvenire risòtto risospirare risospìngere risórsa risorgiva risorgiménto risorgimentista risorgimentale risórgere risorgènte risóne risonanza risonante risommèrgere risommare risomigliare risolviménto risolvìbile risòlvere risolvènte risoluzióne risolutóre risoluto risolutivo risolutézza risolùbile risollevare rispecchiare rispedire rispedizióne rispettàbile rispettabilità rispettare rispettivo rispètto rispettóso rispianare rispiegare rispifferare rispìngere rispitto risplèndere rispolverare rispondènza rispóndere risponditóre rispoṡare rispósta risprangare rispuntare risputare rissa rissare rissosità rissóso ristabilire ristagnaménto