Il lemma rubìdio

Definizioni

Definizione di Treccani

rubìdio
s. m. [lat. scient. rubidium, der. del lat. rubĭdus «rossiccio», così chiamato per le due righe rosse che ne caratterizzano lo spettro]. – elemento chimico, di simbolo rb, numero atomico 37, peso atomico 85,47, del gruppo dei metalli alcalini, monovalente; è presente in natura in minime percentuali in rocce contenenti altri metalli alcalini (quali, per es., le lepidoliti, dalle quali si può ottenere), in acque minerali, in quelle del mare, nelle piante e in tutti gli animali. Di colore bianco argenteo, è un metallo tenero, di comportamento chimico analogo a quello del potassio e del cesio, che, finora, non ha avuto rilevanti applicazioni; alcuni suoi sali sono usati nella preparazione di vetri speciali e come catalizzatori.

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Definizione di Hoepli

rubidio
[ru-bì-dio]

s.m. (solo sing.)
chim elemento chimico di simbolo rb, metallo alcalino di colore argenteo, tenero, reattivo, che si trova in piccola quantità nei minerali dei metalli alcalini, spec. del potassio, ma diffuso in natura in molte piante e nel sangue degli animali

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Definizione di Garzanti linguistica

rubidio
[ru-bì-dio]
pl. -di
metallo alcalino piuttosto raro, simile al potassio, usato nella produzione del vetro e della ceramica; elemento chimico di simbolo Rb

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Etimologia

← dal lat. scient. rubidium, deriv. del class. rubīdus ‘rosso scuro’.