Il lemma sevìzia

Definizioni

Definizione di Treccani

sevìzia
s. f. [dal lat. saevitia, der. di saevus «feroce, crudele»]. – crudeltà disumana, efferata; ant. e raro in senso astratto: perché ... questa s. di tenerci tanto tempo incerti? (settembrini); più com., spec. al plur., con sign. concreto, atto di crudeltà brutale, di tortura, di violenza fisica: la popolazione dovette subire le più atroci s. da parte degli invasori; erano arrivate da città vicine voci di orribili sevizie (tobino); in partic., atto di violenza carnale preceduto o accompagnato da maltrattamento (v. seviziare); iperb. e fig., tormento, persecuzione morale: quel pover’uomo non ha il coraggio di ribellarsi alle s. della moglie. Nel diritto penale, avere adoperato sevizie nei confronti di persone oggetto di un reato è elemento aggravante del reato stesso.

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Definizione di Hoepli

sevizia
[se-vì-zia]

s.f. (pl. -zie)
1. spec. al pl. atto crudele, disumano: sottoporre qualcuno a sevizie; usare sevizie contro qualcuno; subire inaudite sevizie
|| fig., scherz. maltrattamento, tormento, persecuzione: ribellarsi alle continue sevizie del capufficio
2. ant., raro crudeltà, efferatezza: agire con s.

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Definizione di Garzanti linguistica

sevizia
[se-vì-zia]
pl. -e
1. (spec. pl.) maltrattamento fisico e morale di feroce crudeltà: sottoporre a sevizie i prigionieri | violenza sessuale accompagnata da atti di sadismo
2. (scherz.) sopruso, angheria: ogni giorno deve subire le sevizie del capo

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Etimologia

← dal lat. saevitĭa(m), deriv. di sāevus ‘crudele’.