Il lemma sópra
Definizioni
Definizione di Treccani
sópra
(ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – equivale genericam. a su, con cui spesso si scambia, e si contrappone direttamente, come prep. e avv. di luogo, a sotto; la sostituzione con su non è però possibile quando la contrapposizione a sotto è esplicita (guardare sopra e sotto la tavola; l’ho esaminato sopra e sotto), e in tanti altri modi e locuz. particolari registrati qui di seguito. davanti a vocale, può subire elisione, che è però rara nella scrittura: sopr’il tetto, sopr’ogni cosa, ecc.
1. prep. ha fondamentalmente valore locale e si usa, in dipendenza da verbi di quiete o di moto (e anche da sostantivi), per indicare che un oggetto ha, rispetto a un altro, posizione più elevata. a. di cose che sono a contatto e delle quali quella superiore è sostenuta dall’altra, ha nell’altra il fondamento, la base o l’appoggio: la villa sorge s. un colle; fabbricare s. la roccia, s. la rena; la statua poggia s. un piedistallo; dammi la bottiglia che è s. la tavola; c’era un vaso di fiori s. la mensola; ell’era assisa sovra la verdura (poliziano); dormiva s. un misero giaciglio; aveva la testa abbandonata s. il guanciale; portava un sacco s. le spalle; scrivi l’indirizzo s. la busta; con verbi di movimento: gli posò una mano s. il capo; montò s. un panchetto; il ferito fu adagiato s. la barella; fu con un salto s. il carro; salì s. un rialzo del terreno; passammo s. un ponte; or volge l’anno, sovra questo colle io venia pien d’angoscia a rimirarti (leopardi). in espressioni partic.: ciò che vive, ciò che avviene s. la terra, nel mondo (cfr., con lo stesso senso, sulla faccia della terra); nelle navi, essere, andare s. coperta (sempre senza articolo). poco usato davanti ad avv. di luogo (s. qui, s. lì), è com. invece la collocazione inversa, qui s., lì s., che forma locuz. avverbiale: chi ha preso la mia cartella ch’era qui sopra? in frasi fig.: fondarsi s. buone ragioni, s. buoni indizî, s. semplici congetture; la sua teoria è fondata s. validi argomenti. anche di cosa che riveste o avvolge un’altra: stese una tovaglia s. il tavolino; si buttò il cappotto s. le spalle; non aveva che la sola camicia s. la carne; sovra candido vel cinta d’uliva donna m’apparve (dante). con riferimento a costruzioni, a strutture varie: i piani dell’autosilo sono disposti uno s. l’altro; ha l’abitazione proprio s. la bottega; la terrazza s. il tetto; con uso estens., la famiglia sopra di noi, sento qualcuno camminare sopra di me e sim., nell’appartamento del piano soprastante. con sign. generico, di più cose che si dispongono o sono disposte l’una sull’altra (in questi casi è più com. l’uso della prep. su): si costruì la casa mattone s. mattone; la città fu distrutta così che non rimase pietra s. pietra; voleva i danari l’uno sopra l’altro, per poterli impiegare subito in consumazioni improduttive (manzoni); in senso fig., di cose o fatti che si accumulano l’uno sull’altro o si succedono con rapido ritmo: avanzavano riportando vittoria s. vittoria; per quei poveri diavoli non c’è altro che dolore s. dolore, disgrazia s. disgrazia, debiti s. debiti; gli faceva domande s. domande; analogam., bugia s. bugia, sproposito s. sproposito, e sim. b. di cosa che sovrasti un’altra, quando fra questa e quella sia frapposto un certo spazio: s. il tavolo centrale pende un bel lampadario; il rosone che si vede s. il portale della chiesa; costruiscono un nuovo ponte s. il fiume; una rupe a picco s. l’abisso; nuvole dense si ammassavano s. la vallata; e queta sovra i tetti e in mezzo agli orti posa la luna (leopardi); anche di cose in movimento: l’aereo volava s. le nuvole; le rondini intrecciavano i loro voli s. il giardino. determinando la misura dell’altezza: il muricciolo si alza fino a sei metri s. il suolo; eravamo a sei o settecento metri s. il mare. con riferimento a persone: gli stava s. con la spada; era tutto ripiegato s. sé stesso. in senso fig.: una grave minaccia pende s. il suo capo; ho passato la mia vita s. i libri. c. di cosa o animale che, scendendo o cadendo dall’alto, va a posarsi su una superficie o la colpisce: la pioggia batteva monotona s. i tetti; due bombe caddero s. il ponte della nave; il falco piombò s. i pulcini; fig.: le ombre calavano s. la città; la finestra guarda s. il (ma più comunem. sul) lago. estens., di persone che sopraggiungono cogliendo di sorpresa o assalendo: si gettarono in quattro s. l’energumeno riuscendo a legarlo; i nemici, aggirando l’altura, giunsero improvvisi s. il nostro reparto; e come sinon. di contro: sopra il re di tunisi se ne venne per cacciarlo del regno (boccaccio). altri usi fig.: la benedizione di dio scenda s. voi e le vostre famiglie; la responsabilità ricade s. noi tutti; deve sempre scaricare la colpa s. gli altri!; anche di azioni o atteggiamenti ostili, e spec. parlando di vendette: d’agramante lor re, che si diè vanto di vendicar la morte di troiano sopra re carlo imperator romano (ariosto). d. quasi fig., e con valore che si avvicina a quello temporale di «dopo», in espressioni quali bere un po’ di vino s. le castagne, un bicchierino di marsala s. il dolce; e così nel prov. latte s. vino è veleno, se bevuto, cioè, dopo il vino. e. in alcuni casi, indica non tanto posizione più alta quanto vicinanza, prossimità: marsilia, sì come voi sapete, è in provenza sopra la marina posta (boccaccio); navigando di cuma in vèr l’euboica riviera si spinse a tutto corso, onde ben tosto vi furon sopra, e v’approdaro alfine (caro); anche nel linguaggio com.: il bosco è proprio s. la ferrovia; aveva una bella villa s. il (ma più comunem. sul) mare. f. in riferimenti geografici, indica non altezza ma latitudine maggiore, o significa, più genericam., oltre, di là da: prato si trova s. firenze, sulla linea per bologna; le montagne s. la pianura padana; ben cento miglia sopra tunisi a una spiaggia vicina a una città chiamata susa ne la portò (boccaccio).
2. sempre come prep., in varî sign. estens. e fig. più o meno chiaramente connessi con quello fondamentale: vegliare s. il gregge, s. i figli; piangere s. qualcuno o qualche cosa, dolersi, rammaricarsi per amore o per causa sua: adunque piangete sopra voi e la vosta città (compagni); piangere s. una persona scomparsa, s. un bene perduto; accampare diritti s. qualche cosa; fare assegnamento s. una persona, s. una cosa (avevo fatto molto assegnamento s. il suo aiuto, s. le sue promesse, s. quei pochi soldi); avere delle idee s. qualcuno, fare qualche calcolo, avere delle mire su di lui; giocare s. un numero, s. una carta (propr., giocare puntando su quel numero, su quella carta); prestito s. pegno, garantito cioè da pegno; lo giuro s. il mio capo, s. la mia vita, s. i miei figli; essere, stare s. pensiero, v. soprappensiero; per la locuz. averne (fin) s. i capelli, v. capello, n. 3. con sign. più determinati: a. intorno a, riguardo a, in compl. d’argomento: ha parlato a lungo s. i recenti sviluppi della situazione politica; i «discorsi sopra la prima deca di tito livio», di n. machiavelli; desidero conoscere anche il tuo parere s. questa questione; in senso fig., tornare s. una decisione, rimetterla in discussione, o addirittura annullarla. in tutti questi usi, è più com. l’uso della prep. su. b. indicando il territorio o il settore su cui si estende un’autorità, un potere o una giurisdizione: il suo dominio si estendeva s. gran parte dell’isola; la sua autorità si esercita s. tutto il personale; aveva il controllo diretto s. l’attività amministrativa dell’azienda. c. in espressioni superlative, più di, più che: parrà forse ad alcun che ’n lodar quella ..., errante sia ’l mio stile, faccendo lei sovr’ogni altra gentile (petrarca); mi preme s. ogni altra cosa; lo merita s. tutti gli altri; con sign. simile: s. ogni interesse privato deve importare il bene della collettività. con sign. tra proprio e fig., per indicare preminenza: quel segnor de l’altissimo canto che sovra li altri com’aquila vola (dante), con riferimento a omero. d. con numeri e con espressioni equivalenti, che va oltre, che è più di, che supera un determinato limite: con le spese si andrà s. i cinquemila euro; corse ippiche per soggetti s. i due anni; ormai, dovrebbe essere s. la sessantina; nel linguaggio di banca e di borsa, è definito sopra la pari il prezzo o corso di titoli pubblici o privati quando è maggiore del loro valore nominale, oppure un cambio, quando è maggiore della parità monetaria estrinseca fra due paesi. e. oltre a, in aggiunta a: voleva essere e fante e famiglio e ogni cosa, e senza alcun salario sopra le spese (boccaccio). in locuz. sostantivate: s. nolo, nel commercio marittimo, lo stesso che extra-nolo; nelle assicurazioni, è detto s. premio l’aumento, in misura prefissata, della rata di premio, dovuto per contratto o per legge nell’eventualità che nel corso della esecuzione del contratto di assicurazione si verifichino determinati eventi o circostanze. f. con valore temporale, avanti, prima: i dotti uomini sopra noi stati (bembo), vissuti prima di noi; è un uso ant., fuorché in alcune espressioni come la notte s. il giovedì, quella che precede il giovedì. g. altre locuz.: essere s. una cosa, o s. a fare una cosa, essere in procinto di farla, o anche essere intento a farla, essere occupato in quella: essere s. parto, o s. a partorire, in procinto o sull’atto stesso di partorire (morire s. parto); e in usi ant.: quelli della congiura fatta contro a giano, essendo sopra rinnovare le leggi nella chiesa d’ognissanti ... (compagni), essendo riuniti nella chiesa per deliberare sulla riforma delle leggi; essere s. qualche ufficio, essere assegnato ad esso, averne l’incarico: fu da molte immondizie purgata la città da oficiali sopra ciò ordinati (boccaccio); andare s. sé, camminare diritti, impettiti; stare s. sé, stare raccolto in sé stesso, pensoso, oppure rimanere indeciso e sim.: la donna, udendo questo, alquanto sopra sé stette (boccaccio); essere o lavorare s. sé, in conto proprio, come padrone, non alle dipendenze di altri: gli convenìa esercitare l’arte altramente quando era sopra sé che quando era sotto altrui come discepolo (sacchetti).
3. locuzioni prep.: a. sopra di, spec. usata davanti a pron. personali: s. di me, s. di te, s. di noi; la famiglia che abita s. di noi; in espressioni fig.: la colpa ricade tutta s. di me; la vendetta di dio scese s. di loro; prendere una cosa s. di sé, addossarsene il carico o la responsabilità. b. sopra a, frequente spec. nell’uso parlato, con lo stesso sign. del semplice sopra, davanti a nomi e pronomi e davanti a verbi all’infinito: s. al letto, s. al tavolino, s. a ogni altra considerazione; essere s. a fare una cosa (v. alla lettera g dell’accezione prec.); in partic., passare s. a una cosa, considerarla con indulgenza, o trascurarla, non curarsene: passare s. a una mancanza, a una colpa, alle norme del regolamento; tornare s. a quanto già detto, a una decisione e sim., riprendere l’esame della questione, ripensarci. non com. davanti a pron. personali (s. a me, s. a voi, ecc.), si unisce invece molto spesso alle forme pron. di dativo mi, ti, ci, vi, e alle particelle ci e più raram. vi con valore pronominale o avverbiale: mi si gettò s.; quasi ci cadeva s.; non dimenticare di scriverci s. l’indirizzo; ci metti s. anche un po’ di burro?; trovò una pietra e vi si sedette s.; bada a non montarci s.; 800 euro sono pochi, ce ne metta s. (= ce ne aggiunga) altri 200 e l’affare è fatto; se vuoi rifletterci s., sei ancora in tempo; ho già deciso e non voglio più tornarci s.; mettiamoci una pietra s. e non ne parliamo più (cfr. mettere una pietra s. il, o sul, passato, e sim.); in espressioni fig., berci s., non dare importanza a una cosa, scordarsene; dormirci s., prendere tempo a riflettere, far maturare una decisione (entrambe poco com. in forma esplicita, bere s. a ..., dormire s. a ...): beviamoci s. e non pensiamoci più; la situazione è grave ma per ora sarà meglio dormirci sopra.
4. avv. ha per lo più valore locale e indica in genere posizione o luogo più elevato. in partic.: a. nel piano superiore d’un edificio: la mamma dev’essere s.; vado s. a vedere; o nel ripiano elevato d’un mobile, sulla base superiore d’un sostegno: posa il giornale lì s.; un comodino con s. una lampada; o sulla superficie esterna, nello strato superiore d’un oggetto: è di ferro, ma s. è smaltato; una torta con s. la panna; raram., indosso: in mugnone si truova una pietra, la qual chi la porta sopra non è veduto da niuna altra persona (boccaccio); in scritti e discorsi, per richiamarsi a quanto detto precedentemente: come abbiamo detto, o scritto, s.; con riguardo a quanto s.; e più brevemente: vedi s., come sopra. spesso preceduto dalla prep. di, con sign. analogo: vado un momento di s., c’è qualcuno di s.? (al piano superiore, o genericam. in casa); in anima in cocito già si bagna, e in corpo par vivo ancor di sopra (dante), sulla terra; i due nominati di s., prima, in una pagina o in un passo precedente; in unione con altra prep.: passiamo per di sopra. in altri casi, il di ha un valore autonomo, sicché l’insieme costituisce una locuz. aggettivale (equivalente più o meno a «superiore»): il piano di s.; il palchetto di s. di uno scaffale; a tutti altri sapori esto è di sopra (dante). in usi ormai ant., è a volte rafforzato, analogam. a suvvi (v.), con vi enclitico, nella forma pleonastica sópravi: un tavolo con sopravi un grande vaso di fiori. raddoppiato sopra sopra, superficialmente, proprio in alto, in cima, sopra tutto il resto: pareggiare il pelo sopra sopra; ho messo la camicia nell’armadio sopra sopra, per non sgualcirla. b. sostantivato, il s. o il di s., ciò che sta sopra, la parte superiore: si è mangiato tutto il di s. del dolce; sul di s. è bianco. c. di uso frequente la locuz. al di s., per il semplice sopra o di sopra, con funzione avverbiale, (guardare al di s., stare al di s.), o prepositiva: al di s. di noi; al di s. del fiume; si crede al di s. di tutti; è persona al di s. di ogni sospetto. in tutti questi casi è usata anche la grafia unita (v. disopra).
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Definizione di Treccani
sópra-
. – È la prep. (e avv.) sopra, usata come prefisso per la formazione di moltissimi composti nominali o verbali (per alcuni dei quali si hanno già in latino composti analoghi con super-), con notevole varietà di significati. si alterna con la variante sovra- e, come questa, produce di norma il raddoppiamento della consonante semplice con cui ha inizio la parola seguente (soprappiù, sovrapporre); ma questa regola, se è pressoché assoluta per le parole più diffuse e più antiche, è scarsamente seguita per voci non popolari, per composti moderni e quindi per la maggior parte dei termini tecnici (cfr. sopracomposto, sopracornice, sopradominante, soprametallo, soprarenale, sovratensione, ecc.) o per composti dei quali è in uso, con lo stesso sign. o con sopra in funzione avverbiale, anche la forma staccata; per parecchie parole, anche di uso com., si hanno oscillazioni più o meno sensibili tra le due grafie (sopralluogo o sopraluogo, soprattassa o sopratassa, sopravvalutare o sopravalutare, soprattutto o, meno spesso, sopratutto, ecc.). davanti a parola che comincia con vocale, si ha spesso l’elisione della -a finale di sopra- o sovra-; per es. sovreccitare, soprelevare, sovrimporre, soprosso, sovrumano, sopruso; per alcuni composti, tuttavia, sono adoperate anche le forme intere: soprelevare o sopraelevare, ecc. quanto alla preferenza per l’una o per l’altra delle due varianti sopra- e sovra-, non vi è norma precisa, tranne quella che può essere fondata sull’uso: si dice soltanto sopraffare, soprammobile, soprannome, soprassoldo da un lato, e soltanto sovratensione, sovrumano, sovrapporre (assai raro soprapporre) dall’altro; anche qui, però, le alternanze non sono rare: si preferisce sovraccarico a sopraccarico, sovrastare a soprastare, e, al contrario, soprannaturale a sovrannaturale, soprapprezzo a sovrapprezzo; ma la frequenza d’uso di soprastruttura bilancia quella di sovrastruttura, mentre per soprintendere e derivati si hanno addirittura quattro forme, tutte abbastanza comuni: soprintendere, sopraintendere, sovrintendere, sovraintendere. in pochi casi vi è alternanza tra i pref. sopra- e super-: sopraconduttività, soprafecondazione, o, più spesso, superconduttività, superfecondazione; hanno invece accezione diversa i due composti sovralimentazione e superalimentazione. in pochissimi casi la funzione di sopra- si è trasferita al pref. sor-, per es. sorprendere di fronte all’ant. soprapprendere. ◆ per ciò che riguarda il sign., il prefisso può avere i seguenti valori: a) con funzione locale, indica cosa che sta sopra un’altra, che la copre, la riveste e sim.: sopraccarta, sopracciglio, soprammanica, soprascarpe, sovrastampa; o ha accezioni simili a quelle della prep. sopra, come in sopraelevare, soprattutto, e in senso fig. sopraffare, sopraggiungere, soprassedere, ecc. anche in denominazioni geografiche: soprabolzano, sopramonte. b) può indicare aggiunta, come in soprannome; e spec. qualche cosa che si dà o si esige in più, come supplemento: soprammercato, soprappaga, soprapprezzo, soprattassa. c) può indicare il superamento di un limite numerico, quantitativo, temporale (sopranno, soprannumero, sopravvivere), o di una misura in genere, e perciò anche eccesso: sovrabbondare, sovraccarico, sopraggravare, sopravvalutare. d) riferito a cosa che è al disopra, che trascende: soprannaturale, soprasensibile, sovrumano. e) per denotare superiorità di grado o di funzione: soprintendente. per dare valore di superlativo: sopraffino, sovrappieno; raram. come equivalente di stra-, per es. nell’ant. sopravvincere. f) col sign. di «su, precedentemente», in un gruppo di composti che si possono anche scrivere staccati (e per i quali esistono sinonimi composti col pref. su-): sopraccennato, sopraddetto, sopraindicato, soprammenzionato, soprarriferito, ecc. g) con altre accezioni della prep. sopra, in soprappensiero, soprapparto, sopra(v)vento, ecc. talora con funzione simile al pref. contro- o contra-, per es. sovrabrisura. h) in matematica, indica un insieme (un ambiente, una situazione) che ne contiene un altro con la stessa struttura, dello stesso tipo: per es., sopragruppo, sopraspazio, soprateoria. ◆ la serie dei composti con questo prefisso è in realtà più ampia di quella qui di seguito registrata; sono stati omessi infatti quei vocaboli che, vivi o conosciuti anticam., oggi sono scomparsi dall’uso; e anche tra quelli ancora in vita si sono accolti quelli che hanno una certa stabilità d’uso o qualche accezione tecnica, omettendo peraltro quelli che sono soltanto prevedibili o di trasparente e facile interpretazione (come avviene in alcune terminologie quali quella geografica o anatomica e medica). di quelli accolti, ciascuno è stato registrato nella forma con cui è più frequentemente scritto e pronunciato, facendo menzione della variante o delle varianti solo quando queste abbiano anch’esse una certa frequenza d’uso. nei pochi casi in cui non si dovesse trovare il vocabolo cercato alla forma con sovra-, si veda alla forma con sopra-, o viceversa; e così per i composti nei quali l’elisione della vocale finale del prefisso è facoltativa (sopraelevare - soprelevare). Per la maggior parte di questi casi, sono stati tuttavia fatti gli opportuni rinvii.
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Definizione di Hoepli
sopra
[só-pra]
ant., lett. sovra
a prep. (davanti a parola che inizia per vocale può essere eliso in sopr', sovr': ti amo sopr'ogni altra)
1. in posizione superiore rispetto a qualcosa con cui avviene un contatto: metti il vaso di fiori s. il davanzale; caricammo gli sci s. il tetto dell'automobile; non trovo più il libro che avevo lasciato s. la mia scrivania; scrivi pure s. quel foglio
|| Riferito a qualcosa che ne riveste un'altra: indossava un maglione s. la camicia; stendere la tovaglia s. la tavola
|| (spec. seguito da un pron. person.) sopra di, sopra a: per ottenere quell'incarico è disposto a passare s. di noi; passiamo s. alle vecchie discordie!
|| fig. mettere una pietra sopra qualcosa, cercare di dimenticare un fatto, un avvenimento
2. in posizione più elevata rispetto a qualcosa, senza che vi sia contatto: vorrei costruirmi una villa s. il lago; appese il quadro s. il caminetto; verrò ad abitare s. di te
|| fig. essere al di sopra di ogni sospetto, essere insospettabile
|| passare sopra qualcosa, non tenerne conto
|| pendere sopra, incombere: una minaccia pendeva s. il suo capo
3. indica il superamento di un limite; al di là di, più in su di, oltre: possono entrare al cinema le persone s. i diciotto anni; quella casa costa s. i trecentomila; un'automobile che va s. i duecento chilometri orari; stamattina la temperatura è s. lo zero
|| Nelle determinazioni geografiche, più a Nord di: la spedizione si mantenne sempre s. l'equatore; il traffico inizia venti chilometri s. roma
|| (accompagnato dall'indicazione di una misura) superiore a: i bambini s. il metro d'altezza pagano il biglietto ferroviario
|| fig. averne fin sopra i capelli, essere stanco, stufo, disgustato di qualcuno o qualcosa
4. più di, più che: un alunno meritevole s. ogni altro; ciò mi interessa s. ogni cosa
5. indica l'accumularsi di cose collocate di volta in volta le une sulle altre: costruirsi la casa mattone s. mattone; raccogliere giornali impilandoli uno s. l'altro
|| fig. indica il succedersi di una serie di eventi: accumulare debiti s. debiti; esame s. esame finì velocemente l'università
6. circa, riguardo a, intorno a: fu indetto un dibattito pubblico s. il problema dell'ecologia; ti interrogherò s. la storia di roma
|| tornare sopra una decisione, rivederla, modificarla, cancellarla
7. fig. indica dominio, controllo, protezione, autorità, responsabilità: governare s. un'intera nazione; vegliava s. il bambino addormentato; si è messo in proprio per non avere nessuno s. di sé
8. fig. addosso; per indicare qualcosa che viene dall'alto con forza o con insistenza: il leone balzò s. la gazzella; la pioggia scese s. la campagna; la notte calò s. la città
|| Contro: gli si è buttato s. e l'ha immobilizzato
|| fig. le colpe dei padri ricadono sopra i figli
|| sopra stomaco, controvoglia
|| stare sopra qualcuno, stargli addosso, insistere al fine di raggiungere un fine preciso
9. fig. insieme: che vino preferisci s. questa pietanza?; bere un tè s. i pasticcini
10. non com. indica antecedenza temporale; prima di, avanti: la notte s. ieri
11. ant. durante, sul momento di: essendo s. rinnovare le leggi (compagni)
12. ant. seguendo le indicazioni di, secondo: gli confezionò l'abito s. modello
b avv.
1. in posizione più elevata: appendi il quadro più s.
|| berci sopra, per inghiottire meglio; fig. per riuscire a dimenticare qualcosa o qualcuno
|| fig. dormirci sopra, rimandare una decisione, lasciando passare una notte o un periodo di tempo indeterminato per riflettere
2. ass. al piano superiore: sei sopra?; il babbo è s. ma scende subito
|| preceduto da una prep.: la camera da letto è di s.; il rumore viene da s.
|| rafforzato con altro avv. di luogo: qui sopra puoi dormire comodamente; metti pure lì s. la tua giacca
3. precedentemente, per indicare una cosa già detta o scritta: le proposte s. formulate
|| Nei rinvii di un testo: come s.; vedi s.
|| Oltre: passare s.
c come agg. inv.
Più alto, superiore: vado al piano s. a prendere il giornale
|| Preceduto da di: rileggi meglio la riga di s.
d come s.m. inv.
La parte superiore, sovrastante: il s. della scatola è di legno; guarnisci il s. della torta; bisogna riverniciare il s. dell'automobile
|| il di sopra, la parte superiore: si è scheggiato il di s. del tavolo
sopra-
o sovra-
pref. (sopr- o sovr- se precede una vocale: soprabito, sovrintendente; se precede una consonante, ne provoca il raddoppiamento: sopraccoperta, sopralluogo)
1. indica posizione superiore: soprammobile
2. indica aggiunta: sovrapprezzo
3. indica eccesso, superamento di un limite: soprannumero
4. indica carica o grado superiore: soprintendente
5. conferisce valore superlativo all'aggettivo: sovrappopolato, sopraffino
6. indica trascendenza: soprannaturale
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Definizione di Garzanti linguistica
sopra
[só-pra]
1. in luogo o posizione più elevata: lo metto più sopra; un gelato con sopra le fragole; scatola sopra di raso e sotto di velluto, con la parte superiore di raso | rafforzato dagli avverbi di luogo qui, qua, lì, là, che lo precedono: l’ho messo qui sopra; è proprio lì sopra
2. precedentemente, con riferimento a cosa già scritta: gli esempi sopra citati; gli oggetti descritti sopra |vedi sopra, come sopra, formule di rinvio a quanto è scritto poco prima
♦ prep.
1. in posizione più elevata rispetto ad altro (con riferimento a cose che sono a contatto); è spesso intercambiabile con su: il telefono è sopra la scrivania, sopra il tavolo; il seggiolino sopra il tetto dell’auto; portare le braccia sopra la testa; salire sopra una sedia; quelle carte volano, mettici sopra un peso | in usi figurati: fondarsi sopra validi argomenti; fare assegnamento sopra qualcuno; prendere qualcosa sopra di sé, accettarne la responsabilità; giurare sopra qualcuno, qualcosa, in nome di qualcuno, per qualcosa; metterci una pietra sopra, dimenticare ciò che è stato; berci sopra, per dimenticare qualcosa; dormirci sopra, lasciar passare tempo per riflettere; anche, trascurare, non fare ciò che andrebbe fatto
2. collega i nomi di due cose o persone; quella che precede ricopre o avvolge l’altra: stendere la tovaglia sopra la tavola; mettere un golf sopra le spalle
3. collega i nomi di due cose, una delle quali è appoggiata o fissata sull’altra: mettere mattone sopra mattone; costruire pietra sopra pietra; mettere i piatti uno sopra l’altro | con riferimento a cose o avvenimenti che si succedono rapidamente e in gran numero: fare debiti sopra debiti; avere vittoria sopra vittoria; accumulare spropositi sopra spropositi; è una disgrazia sopra l’altra
4. con riferimento a cose che non sono a contatto fra loro: l’oggetto era appeso sopra il caminetto; costruzione di un nuovo ponte sopra la ferrovia; il figlio abita sopra di loro; le nuvole si addensavano sopra di me | in usi figurati: una condanna che gli pende sopra la testa; piangere sopra qualcuno, qualcosa, provare dolore per qualcuno, qualcosa
5. con riferimento a situazioni di dominio, superiorità, controllo: allargare il proprio dominio sopra tutto il paese; regnare sopra diversi stati; non avere nessuno sopra di sé; avere un vantaggio sopra altri giocatori; vegliare sopra i figli
6. con riferimento a cosa che scende dall’alto (anche in senso figurato): le bombe caddero sopra il quartiere; nebbia sopra la città; la responsabilità ricade sopra i capi; scaricare la colpa sopra un altro | con riferimento ad aggressione, a movimento ostile specialmente se diretto dall’alto in basso: gettarsi, scagliarsi sopra qualcuno; ordinarono un grandissimo esercito per andare sopra 'nemici (BOCCACCIO Dec. II, 8)
7. nelle immediate vicinanze ma in posizione più elevata: la casa è sopra la collina; una pineta sopra il mare
8. oltre un limite, verso valori più alti: bambini sopra i cinque anni; la temperatura è sopra lo zero; la località è a pochi metri sopra il livello del mare | più a nord: il posto è sopra Trento; il mar Rosso è sopra il 10° parallelo | più di (per indicare una preferenza): amare la famiglia sopra ogni cosa; questo mi interessa sopra tutto
9. intorno a, riguardo a (per indicare materia, argomento): parlare sopra un tema di suo gradimento; chiedere un parere sopra una questione giuridica
10. (ant.) oltre a, in aggiunta a: gran parte delle loro possessioni ricomperarono, e molte dell’altre comperar sopra quelle (BOCCACCIO Dec. II, 3)
11. (ant.) prima di, avanti (in senso temporale): la notte sopra la domenica, quella che la precede
♦ agg. m. e f. invar.
superiore (anche preceduto da di): la riga (di) sopra; il piano di sopra
♦ n.m. invar.
la parte superiore, ciò che sta sopra: il sopra è di plastica; il fumo viene da sopra
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Etimologia
← lat. suprā, forma sincopata di supĕra, abl. f. sost. dell’agg. supĕrus ‘che sta sopra, superiore’.
Termini vicini
soppunto sopprìmere soppressóre soppressivo soppressióne soppressata soppressare sopprèssa soppòrto sopportazióne sopportare sopportàbile soppórre soppiattóne soppiatto soppiatterìa soppiantare soppéso soppesare sopperire soppélo soppediano soppasso soppanno soppannare soppalco soppalcare soporìfero sopóre sopire sopràbito sopraccalza sopraccapo sopraccàrico sopraccarta sopraccassa sopraccennato sopraccièlo sopraccìglio sopracciliare sopracciò sopraccitato sopraccóda sopraccòllo sopraccolóre sopraccòmito sopraccopèrta sopraccréscere sopraconduttività sopraconduttóre sopràcqueo sopracuto sopraddétto sopraddotale sopraddotare sopraddòte sopradominante sopraebollizióne sopraedificare sopraelencato