Il lemma frantume

Definizioni

Definizione di Treccani

frantume
s. m. [der. di frangere, part. pass. franto]. – ciascuno dei frammenti, per lo più irregolari e minuti, in cui un oggetto di materia dura e fragile si riduce per rottura, stritolamento, ecc.; per lo più al plur.: raccogliere i f. della brocca; fare, mandare, ridurre, andare, volare in frantumi; il vaso è caduto ed è andato in frantumi. in senso fig., in frantumi, come locuz. agg., in pezzi, o in grave stato di dissociazione, in disfacimento: una società, un mondo, un’istituzione in frantumi.; mandavo in frantumi i loro rimproveri ripetendoli a mente e confutandoli parola per parola (erri de luca).

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Definizione di Hoepli

frantume
[fran-tù-me]

s.m. (pl. -mi)
spec. al pl. ciascuno dei pezzi piuttosto minuti in cui si riduce un corpo solido quando sia stato rotto: un f. di roccia, di vetro
|| andare, ridursi in frantumi, frantumarsi; fig. svanire: i miei progetti sono andati in frantumi
|| mandare, ridurre in frantumi, frantumare
SIN. pezzo

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Definizione di Garzanti linguistica

frantume
[fran-tù-me]
pl. -i
(spec. pl.) pezzetto, frammento di una cosa frantumata (anche in senso figurato): mandare, ridurre, andare in frantumi; una società, un’istituzione in frantumi, in piena decadenza, in disfacimento

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Etimologia

← deriv. di franto, part. pass. di frangere.