Il lemma loquace

Definizioni

Definizione di Treccani

loquace
agg. [dal lat. loquax -acis, der. di loqui «parlare»]. – che parla molto, ciarliero: è una donna l.; non sei molto l. oggi; un pappagallo molto loquace. per estens., letter., riferito anche ad altri animali: le rane l. (gracchianti); i l. uccelli (cinguettanti); venir tra i suoi credette e in loco fido, come vien progne [la rondine] al suo loquace nido (ariosto). fig., che esprime chiaramente: gesto, sguardo, silenzio l., un’occhiata l. (più com. eloquente). ◆ avv. loquaceménte, con loquacità: discorrere, conversare loquacemente.

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Definizione di Hoepli

loquace
[lo-quà-ce]

agg. (pl. -ci)
1. che parla molto: è un tipo l.
|| Che non ha riserve nel parlare: un politico l.
SIN. ciarliero
2. estens., lett. festoso: l'uccellino l.; il ruscello l.
SIN. garrulo
3. fig. chiaro, eloquente, trasparente: gesto, sguardo, silenzio l.

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Definizione di Garzanti linguistica

loquace
[lo-quà-ce]
pl. -ci
1. che parla molto e facilmente; chiacchierone: un uomo, una donna loquace | (lett.) riferito ad animale, che emette con insistenza il suo verso: stuol d’anitre loquaci in secca riva / con rauco mormorar lieto l’attende (TASSO G.L. XIII, 76)
2. espressivo, eloquente: un silenzio, un’occhiata loquace

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Etimologia

← dal lat. loquāce(m), deriv. di lŏqui ‘parlare’.