Il lemma mordènte

Definizioni

Definizione di Treccani

mordènte
s. m. [uso sostantivato del part. pres. di mordere]. –
1. nella tecnica: a. ogni sostanza (sali di alluminio, di ferro, di stagno, ecc., acido tannico, citrico e tartarico) atta a fissare, sotto forma di combinazione insolubile, le materie coloranti usate per la tintura di tessuti, pellicce, pelli, ecc.; anche la sostanza atta a fissare la colorazione artificiale di preparati istologici da sottoporre all’osservazione microscopica. per estens., in fotografia, sostanza capace di assorbire pigmenti colorati in cui viene trasformata chimicamente l’immagine di argento metallico in alcuni tipi di viraggio. b. sostanza (per es., albumina) o vernice che, spalmata su materie varie (legno, pelle, metalli), serve a farvi aderire stabilmente metalli in foglia o in polvere. c. sostanza usata per rendere terse le superfici metalliche destinate a una saldatura eterogena. d. soluzione acida (per es., acido nitrico, percloruro di ferro, entrambi in soluzione acquosa) usata per l’incisione su lastre metalliche, allo scopo di renderle atte alla stampa calcografica. e. soluzione acquosa o alcolica di coloranti che serve a dare colore a superfici assorbenti, spec. legno, lasciando in vista la venatura: m. noce, m. mogano.
2. fig. spirito aggressivo, grinta, determinazione, slancio agonistico: avere m.; mancare di m.; atleta, squadra privi di m.; lottare, combattere senza m.; per estens., capacità di fare presa sugli altri, forza aggressiva, o semplicemente persuasiva, che incide sull’animo e sulla sensibilità altrui: un discorso ricco di m.; versi, stile, prosa senza mordente.
3. nella tecnica musicale, abbellimento (fr. mordant o pincé), oggi composto normalmente dalla rapida successione, alla nota cui è applicato, della nota ad essa immediatamente inferiore (o anche superiore), d’una seconda nota, e – di nuovo – della prima nota; il gruppo può essere anche ripetuto due o tre volte (m. doppio, m. triplo). Le alterazioni sono talvolta espressamente notate sotto o sopra il segno () d’abbellimento.

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Definizione di Hoepli

mordente
[mor-dèn-te] (pl. -ti, part. pres. di mòrdere)

a agg.
1. che morde
2. estens. di sostanza, di liquido che corrode: acido m.
|| Acre, aspro, acido: bevanda m.
|| Pungente, tagliente, rigido: aria, freddo m.
3. fig. maligno, aspro, aggressivo: parole mordenti; una satira m.; linguaccia m.
b s.m.
1. spirito aggressivo, impetuosità, irruenza, fervore: un attaccante senza m.; squadra di calcio ricca di m.
2. chim sostanza usata in tintoria per fissare le materie coloranti su tessuti, pelli e sim.
|| Sostanza che serve a fissare oro, argento, bronzo, su una superficie
|| Sostanza che incide o corrode lastre metalliche
|| Sostanza colorante per legno o altro materiale assorbente, che non ne modifica l'aspetto e la struttura
3. mus abbellimento che consiste nel far seguire a una nota un'altra nota di grado immediatamente superiore o inferiore, tornando poi a quella di partenza

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Definizione di Garzanti linguistica

mordente
[mor-dèn-te]
di mordere
♦ agg. m. e f.
pl. -i
che morde (anche in senso figurato): freddo mordente; satira mordente
♦ n.m.
pl. -i
1. combattività, spirito aggressivo: partita senza mordente; avere mordente | capacità di far presa, di persuadere; incisività: un discorso, uno stile ricco, privo di mordente
2. nell’industria tessile, sostanza usata per fissare i coloranti sulle fibre
3. (chim., tecn.) sostanza usata per far aderire una superficie metallica a una superficie di altro materiale; sostanza usata per pulire superfici metalliche mediante decapaggio | soluzione acida usata per incidere lastre metalliche nella preparazione di matrici per la stampa e nella produzione di acqueforti: mettere una lastra nel mordente | sospensione o soluzione acquosa o alcolica di un colorante o di un pigmento usata per colorare materiali assorbenti (in particolare il legno) senza modificarne l’aspetto e la struttura
4. (mus.) abbellimento musicale che consiste nell’alternare rapidamente a una nota principale una nota di grado immediatamente vicino, superiore o inferiore, concludendo sulla nota principale.

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Definizioni

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