Il lemma pessimismo

Definizioni

Definizione di Treccani

pessimismo
s. m. [dal fr. pessimisme, der. del lat. pessĭmus «pessimo» (in contrapp. a optimisme «ottimismo»)]. – disposizione di spirito, naturale o acquisita per dolorosa esperienza di vita, a considerare la realtà nei suoi aspetti peggiori, a giudicare negativamente avvenimenti e situazioni, a prevedere che le cose volgano in ogni caso al peggio: essere in preda a un profondo, a un cupo, a un morboso p.; guardare al futuro con p.; il p. leopardiano. nel linguaggio filos., il termine indica la giustificazione speculativa di un’esperienza negativa e dolorosa del mondo, e si distingue in p. empirico (quello antico e medievale), quando la svalutazione colpisce soltanto il mondo terreno e visibile, in antitesi a un migliore aldilà, e in p. metafisico (quello ottocentesco teorizzato da A. Schopenhauer), se la svalutazione si estende all’universa realtà.

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Definizione di Hoepli

pessimismo
[pes-si-mì-ṣmo]

s.m.
1. estens. atteggiamento di sfiducia che porta a considerare le cose e gli uomini nel loro aspetto peggiore e negativo: persona di un cupo p.; guardare il futuro con disincantato p.
2. filos dottrina filosofica per la quale nel mondo il male prevale sul bene
CONT. ottimismo

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Definizione di Garzanti linguistica

pessimismo
[pes-si-mì-ʃmo]
pl. -i
1. tendenza a notare soprattutto gli aspetti negativi della vita e della realtà: un pessimismo cupo, profondo | previsione negativa; mancanza di fiducia: guardare al futuro con pessimismo; s’intravedono alcuni segnali di ripresa malgrado il pessimismo generale
2. (filos.) ogni posizione che insista sulla prevalenza del male sul bene: il pessimismo di Schopenhauer | dottrina secondo la quale l’esistenza umana è dominata dall’infelicità e dal dolore, e tutta la realtà è governata da una forza cieca e irrazionale

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Etimologia

← deriv. di pessimo, sul modello del fr. pessimisme.