Il lemma pollóne

Definizioni

Definizione di Treccani

pollóne
s. m. [der. dell’ant. pollare «germogliare»]. –
1. in agraria, ramo, detto anche succhione, selvaggione, originato per lo più da gemma avventizia di piante in genere legnose (di tronco, di pedale, di branca, di ramo, di radice), più spesso attorno ai cercini di cicatrizzazione di vecchi tagli; costituisce segnale di decadenza della parte su cui sorge, oppure è elemento di sfogo per esuberanza di linfa.
2. fig., letter. discendente, germoglio, rampollo: la rettorica (dice aristotile) è un p., o vero rampollo della dialettica (varchi); salve, o pollone de la mista razza che dee la terra cristiana aduggiare (carducci). ◆ dim. polloncèllo.

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Definizione di Hoepli

pollone
[pol-ló-ne]

s.m. (pl. -ni)
1. bot germoglio giovane nato dal pedale dell'albero, dalle radici o dal tronco
SIN. succhione
2. fig., lett. rampollo, discendente

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Definizione di Garzanti linguistica

pollone
[pol-ló-ne]
pl. -i
1. germoglio che si sviluppa dal rizoma o dal tronco di una pianta
2.
f. -a; pl. -e
(lett.) rampollo, discendente: salve, o pollone de la mista razza / che dee la terra cristiana aduggiare (CARDUCCI)

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Etimologia

← deriv. del lat. pŭllus ‘piccolo di animale’, poi ‘germoglio’.