Il lemma prèndere
Definizioni
Definizione di Treccani
prèndere
v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). –
1. afferrare cosa o persona con le mani o tra le braccia, in modo da tenerla in una determinata posizione, sollevarla da terra o da altra superficie, spostarla secondo le proprie intenzioni. a. con compl. oggetto costituito da una cosa che entra per intero in una mano, tra le mani, o tra le braccia: p. una moneta, una sigaretta; p. un biglietto dalla tasca; p. il bicchiere con la mano destra; p. il pacco con tutte e due le mani; gli prese la mano tra le sue, in segno di affetto: silvia, cara silvia, disse leopardi prendendole le mani, come è dolce rivederti, ma perché sei tutta d’argento? (antonio tabucchi); e con compl. oggetto costituito da una persona: con ambo le braccia mi prese (dante). b. afferrare cosa o persona o animale solo in parte (e in tal caso la parte che propriamente si afferra può essere precisata da un compl. introdotto dalla prep. per): p. la borsa per il manico; p. un bambino per mano; p. qualcuno per i capelli, per la manica della giacca; p. un coniglio per le orecchie, un pollo per le zampe; venne al cavallo, e lo disciolse e prese per le redine, e dietro se lo trasse (ariosto); p. il toro per le corna, anche fig., affrontare una situazione con estrema decisione; fig., fam., p. qualcuno per il naso, per il bavero e, pop., per il culo (con gli eufemismi p. per i fondelli o per il fondo dei pantaloni), farsi gioco di lui, canzonarlo, raggirarlo; p. per il collo, fig., imporre condizioni, spec. economiche, particolarmente gravose, far pagare una somma troppo alta. c. afferrare sollevando da terra o da altra superficie, spec. per porre sopra di sé: p. in braccio, in collo un bambino; p. una cassa, un mobile sulle spalle; p. di peso, sollevare completamente dal suolo; in senso fig., p. sopra di sé un compito, la responsabilità di qualche cosa, assumerseli. d. riferito ad animali (come soggetto), afferrare con le zampe, con gli artigli, con il becco e sim.: l’elefante lo prese con la proboscide e lo sollevò da terra; la gallina prende il granturco con il becco. e. estens. afferrare con qualche strumento: p. la testa di un chiodo con le tenaglie; p. con le molle un po’ di brace (per l’uso fig. dell’espressione p. con le molle, v. molla, n. 2). con riferimento alla caccia e alla pesca: p. all’amo (fig., ingannare, raggirare); p. con le reti o nella rete, anche in senso fig. (v. rete, n. 1 a). f. con uso fig., p. il vento, detto delle vele di un veliero o di un’imbarcazione, accogliere in sé il vento, così da riceverne impulso; analogam., dell’aquilone: ondeggia, pencola, urta, sbalza, risale, prende il vento (pascoli).
2. a. mettere a propria disposizione, procurarsi cosa da utilizzare per qualche operazione: prendete due etti di farina, un etto di burro, un tuorlo d’uovo e mescolate il tutto; p. un ramo per farne un bastone. portare con sé con l’intenzione di servirsene al momento opportuno: p. l’ombrello, l’impermeabile; ho preso con me un po’ di denaro per ogni evenienza. nell’uso marin., manovrare: p. i terzaroli, le mure, ecc. fare uso di un mezzo di trasporto per trasferirsi da un luogo a un altro: p. l’autobus, il treno, il piroscafo o la nave, l’aereo; non prendo mai la macchina per andare in ufficio. con determinati complementi, serve talvolta a indicare l’inizio dell’azione che si intende fare con l’oggetto preso: p. la penna in mano, accingersi a scrivere; p. le armi, prepararsi a combattere (analogam.: p. l’abito religioso, p. il velo, abbracciare la vita monastica). si accompagna spesso con una proposizione coordinata indicante l’azione che si compie o deve compiersi con l’oggetto preso: prendi la penna e scrivi; prese il fucile e sparò; prendi lo straccio e pulisci dove hai sporcato; prendi un libro e leggi; prese un sasso e glielo tirò. raro e ant. con il sign. di intraprendere, dare inizio a qualcosa; in partic., p. la danza, cominciare a ballare: comandò la reina che una danza fosse presa (boccaccio). b. fare proprio, entrare (o rientrare) in possesso di qualche cosa: hai già preso la paga?; prendete quanto vi spetta e andatevene; ecco il vostro anello col quale voi mi sposaste, prendetelo (boccaccio). ricevere, ottenere: p. un premio; più com., conseguire un titolo di studio, di abilitazione a qualche cosa: p. il diploma, la laurea, la patente di guida. talvolta, ritirare cosa che si è depositata momentaneamente in un luogo: devo tornare alla stazione a prendere le valigie; e più genericam., ritirare, prelevare: devo passare in delegazione a p. il certificato di nascita; per estens., passare da un luogo dove si trova una persona per condurla con sé: verrò a prenderti all’ufficio; devo andare a p. i bambini a scuola. in alcuni contesti, ricevere, accettare cosa che altri offre o dà: quella dote che da te prese il primo ricco patre (dante); al buffet c’era ogni ben di dio, ma io ho preso solo un pasticcino; prendete un po’ di salame; prendi ancora un po’ di tè?; o prendere o lasciare!, formula con cui s’intende dichiarare che le condizioni proposte non possono essere modificate. ricevere o richiedere come compenso per una prestazione: prende un ottimo stipendio; quanto ti ha preso il meccanico per la riparazione?; il dottore non ha voluto p. nulla per la visita. ricevere in uso sulla base di un contratto o a determinate condizioni: p. in affitto un appartamento; p. a nolo una macchina; p. in prestito un libro, una somma di denaro. più genericam.: p. lezioni di greco, di dizione, di danza, farsele impartire; p. esempio da qualcuno, imparare da lui, imitarne la condotta. anche, subire cose spiacevoli: p. (o prendersi) una sgridata, un pugno, degli insulti; in espressioni ellittiche, sinon. di buscare o buscarne: quante ne ha prese!; smette di fare i capricci solo quando le prende. c. con soggetto di cosa inanimata, ricevere, o assumere: la stanza prende luce da un abbaino; il legno di pero prende una bella lucidatura. d. acquistare, comprare: ho preso un’auto nuova; la stoffa non basta, bisogna prenderne ancora due metri; devo passare dal fornaio a p. il pane. e. rubare, impossessarsi dell’altrui: gli hanno preso il portafoglio; non lasciare lì la valigia: potrebbero prendertela.
3. a. afferrare cosa che sfugge: sempre la giunge, e pur mai non la prende (poliziano); «l’ho presa, l’ho presa!» gridava a distesa (sailer); preso!, esclam. di bambini che, giocando a chiapparello, dichiarano così di aver toccato il compagno. b. colpire, cogliere nel segno: la pallottola lo prese in pieno petto; una sassata lo ha preso in un occhio; gli tirò un colpo, ma non lo prese. c. uccidere o catturare, nella caccia e nella pesca: p. una lepre, una dozzina di tordi, uno storione; p. due piccioni con una fava, fig., ottenere due vantaggi in una volta; p. un granchio, anche fig. (v. granchio); e con riferimento ad animale, andare a caccia di altro animale: è istinto naturale per i gatti p. i topi. d. catturare una persona, arrestarla o farla prigioniera: sia preso questo traditore, e beffatore di dio e de’ santi (boccaccio); specificando: è stato preso dai nemici; si teneva nascosto per non essere preso dai guerriglieri; la polizia non è riuscita a p. il ladro. e. possedere sessualmente (detto quasi solo di uomini): p. una donna; quando mi prese, sul mio letto di ragazzina, non pensavo più di starmi sacrificando (pratolini). f. cogliere sopraggiungendo, sorprendere: riuscirono a p. gli avversari alle spalle; p. uno in fallo, con le mani nel sacco, mentre commette una colpa; e assol.: ti ho preso!; bada che se ti ci prendo un’altra volta ...!; p. qualcuno in castagna, coglierlo in fallo, in errore (v. castagna, n. 1). g. conquistare con la forza una città, una fortezza, una posizione militare: p. per fame, con astuzia; presa la città, la saccheggiarono; la fortezza, la trincea fu presa al secondo assalto. h. riuscire a sottrarre o ad avere, a proprio vantaggio, nel corso di un gioco: p. una pedina all’avversario; p. il settebello. i. con riferimento ad affezioni fisiche o morali, impossessarsi improvvisamente di una persona e dominarla: lo prese il freddo, una improvvisa sensazione di gelo; spesso al passivo: essere preso dal freddo, dalla febbre, dal male; essere preso dal sonno, dall’ebbrezza. con riferimento a sentimenti violenti: lo prese una gran paura, la smania, un forte sdegno, una grande irritazione; o al sentimento d’amore, in vario grado: fu preso dalle sue grazie; spec. nell’uso letter.: amor ... prese costui de la bella persona che mi fu tolta (dante); i’ fui preso, e non me ne guardai, ché i be’ vostr’occhi, donna, mi legaro (petrarca). anche, occupare la mente, l’attenzione, l’interesse e sim.: era tutto preso da quel pensiero; analogam.: essere preso dal lavoro, dalla famiglia; e assol. essere molto preso, essere molto occupato, avere molti impegni. l. occupare (uno spazio): il tavolo, messo lì, prende troppo spazio; il divano prende quasi tutta la lunghezza della parete; gran ciel prendea con negre ombre un’incolta selva di lauri (foscolo).
4. a. scegliere una o più persone come compagni, collaboratori, dipendenti, ecc.: se faccio questo viaggio prendo con me mio figlio; prese cento cavalieri e corse sul luogo della battaglia; p. in casa una persona, per ospitarla, per mantenerla; p. a bordo, far salire a bordo; p. in forza, includere un militare negli effettivi di un reparto; p. alle proprie dipendenze, a servizio; p. sotto la propria protezione; specificando la funzione: p. per compagno, per maestro, per guida; p. una nuova cameriera, una segretaria. b. in partic., p. in moglie, p. per marito, sposare, con il nome della persona a cui ci si unisce; assol., p. moglie, ammogliarsi; p. marito, maritarsi. anche semplicem. prendere nel sign. di sposare: una mia amica, che voleva prender uno contro la volontà dei suoi parenti, facendo in quella maniera, ottenne il suo intento (manzoni); prendi dell’usurier, prendi la figlia (giusti). c. in alcuni casi, istituire con altre persone un determinato rapporto affettivo: p. uno in odio, in simpatia o antipatia; p. a ben volere.
5. a. trattare una persona nel modo determinato dal complemento: p. uno con le buone; so ben io come prenderlo; bisogna prenderlo per il suo verso; p. a schiaffi, a pugni, a calci, a male parole. b. accettare: p. il mondo o la vita così com’è o come viene; p. una persona per quella che è (o per ciò che è).
6. scegliere una via e mettersi in essa: verso la selva con sua gente eletta prese el cammino (poliziano); voltato subito il dosso a quello spettacolo, prese la via dell’europa (leopardi); p. la strada della città, che conduce alla città; p. una direzione sbagliata; p. un dirizzone, fig., commettere un errore grossolano; p. la montagna, la via che conduce alla montagna; p. la salita, la discesa; nel linguaggio marin., p. il mare, p. il largo, allontanarsi dalla costa (e per contro, p. terra, approdare). in usi assol., incamminarsi, avviarsi, dirigersi: p. a destra, a sinistra; p. per la foresta; prese in fretta verso la porta (manzoni); e poi, tornata, con le figlie prese pei greppi (pascoli).
7. ricevere, assumere in sé, nel proprio corpo o nella propria anima, cosa che era all’esterno. quindi: a. mangiare, bere, ingerire, ingoiare: p. un po’ di frutta, un caffè, un dito di vino, un bicchiere d’acqua, una medicina; p. tabacco, annusarlo; in senso fig., p. una boccata d’aria, uscire all’aperto. per estens., esporre il corpo a elementi naturali, agenti atmosferici e sim.: p. un bagno (meglio fare); stare sulla spiaggia a p. il sole; mettersi in terrazzo a p. il fresco. b. essere colpito da un malanno, o subire le conseguenze dannose di un’incuria, di un eccesso: p. il raffreddore, l’influenza; è uscito senza cappotto e si è preso una polmonite; talora rinforzato dalla particella pron. si: prendersi un’indigestione, una sbornia (e, con due diverse accezioni, prendersi una cotta: v. cotta1, n. 2). analogam.: p. freddo, raffreddarsi; p. l’acqua, la pioggia, bagnarsi. c. cominciare a provare un determinato sentimento, ad avere una determinata disposizione d’animo: p. amore, p. odio per qualcuno; p. interesse a qualche cosa; p. coraggio, animo; p. ardire, baldanza a fare qualche cosa; p. paura; p. speranza; p. gusto, p. piacere a qualche cosa; meraviglia di mie bellezze tenere non prender già (poliziano); tu prenderai cuore di favellarle molto più franco (leopardi). p. piacere, diletto, di qualche cosa, ricavarne piacere, diletto: quest’altro canto ad ascoltare aspetto chi de l’istoria mia prende diletto (ariosto).
8. assumere, fare propria una qualità, una forma, un attributo, e sim., con riferimento a persona e a cosa: giove prese le sembianze di un’aquila; il marmo prende forma sotto lo scalpello dello scultore; la città prese il nome di roma; la valle prende il nome dal fiume che l’attraversa. in altri contesti, acquisire una qualità organolettica: p. il sapore di, l’odore di, ecc., o semplicem. prendere di (p. d’aceto, di muffa, di fumo).
9. derivare, in senso fig.: i romani presero quest’usanza dagli etruschi; p. principio, p. origine da qualche cosa. nell’uso fam.: è un’abitudine che ha preso dalla madre; ha preso tutto dal padre, gli è somigliantissimo in tutto. 10. ritrarre, soprattutto fotograficamente: sei stato preso in una posa spontanea; applicando il grandangolare potrai prendere tutto il panorama (cfr. presa nel sign. che ha in fotografia e cinematografia); genericam., p. una fotografia, farla, scattarla. 11. a. rilevare o calcolare una misura, una dimensione, mediante appositi strumenti: p. le misure di una parete, di un mobile; p. l’altezza di un astro; p. una distanza; p. la latitudine, la longitudine. b. con riferimento ad apparecchio radio o televisivo, captare, ricevere: la sua radiolina prende poche stazioni; è un televisore che prende molti canali. 12. a. fare oggetto di attività intellettuale: p. in considerazione, in esame. b. intendere, interpretare, considerare in un modo piuttosto che in un altro: francesco e povertà per questi amanti prendi oramai nel mio parlar diffuso (dante); p. alla lettera quello che uno dice; p. una parola nel suo significato letterale; p. un discorso in senso buono, in senso cattivo; spesso sottintendendo la possibilità d’inganno, o l’inganno effettivo: p. per buona moneta; p. per buona una notizia (o altra cosa), ritenendola o supponendola valida; non si deve p. tutto per oro colato!; e dire che l’avevo preso per un galantuomo! c. scambiare per errore, equivocare sull’identità di persona o cosa: scusi, l’avevo preso per un altro; al telefono ti avevo preso per tuo figlio; per chi mi hai preso?, chi pensi che io sia, per credere tali cose di me?; frequenti le espressioni prov. p. fischi per fiaschi, p. lucciole per lanterne, sbagliarsi scambiando una cosa con un’altra. d. fissare nella mente, stabilire: p. una decisione; p. consiglio di, p. il partito di, ecc.; adottare: p. le necessarie precauzioni; p. un provvedimento. 13. frequentissime le locuz. formate con il verbo e un complemento oggetto che ne determina il sign., acquistando spesso un valore incoativo (per le espressioni di cui non si dà qui spiegazione, si veda la voce relativa al compl. ogg.): p. (un) abbaglio, sbagliarsi; p. l’aire, cominciare a muoversi con una certa velocità; p. alloggio, andare ad abitare in un luogo, o trovarvi temporaneamente dimora; p. un appuntamento, fissarlo; p. appunto di qualche cosa (p. appunti, di una lezione e sim.); p. argomento da ...; p. campo, ant., prepararsi allo scontro arretrandosi alquanto, in battaglia o in torneo; p. cappello (v. cappello); p. casa, domiciliarsi; p. colore, colorirsi; p. comando (o il comando), assumerlo; p. commiato, accomiatarsi; p. consiglio, consigliarsi; p. contatto, mettersi in rapporto (verbale, epistolare, telefonico) con qualcuno; p. copia (di un documento e d’altro), copiare; p. o prendersi cura di (o di fare) qualche cosa; p. la distanza, in ginnastica, distanziarsi opportunamente da un altro ginnasta della stessa fila (per l’espressione p. le distanze, v. distanza); p. fiato, riposarsi dopo una fatica che ha dato l’affanno (spesso fig.); p. forza, rafforzarsi; p. frutto, trarre vantaggio: volgi la mente a me, e prenderai alcun buon frutto di nostra dimora (dante); p. la fuga, cominciare a fuggire; p. fuoco, accendere, cominciare ad ardere, incendiarsi (fig., adirarsi, o infiammarsi di una passione); p. imbarco, imbarcarsi; p. un impegno, assumerlo; p. il lutto, vestirsi a lutto; p. la mano, di cavallo, sottrarsi al controllo del guidatore (anche estens. e fig.); p. le mosse, iniziare un’azione o un’attività, partire; p. nota, annotare; p. parte a, partecipare; p. piede, attecchire, affermarsi; p. posizione, in senso fig., v. posizione, n. 3 e (per la locuz. p. posizione sulla palla, nel golf, v. posizione, n. 2 c); p. possesso di qualche cosa, impossessarsene, o iniziare un rapporto di godimento di un determinato bene, per lo più immobile; p. posto, mettersi a sedere, in luogo pubblico; p. pratica, impratichirsi, e con sign. particolare in marina (v. pratica, n. 3 c); p. quota; p. la rincorsa; p. riparo; p. riposo, riposarsi; p. servizio, iniziare l’attività di lavoro; p. sonno, addormentarsi, cominciare a dormire; p. stanza, stabilirsi in un luogo, o anche fermarvisi temporaneamente; p. tempo, cercare di guadagnare tempo, di rimandare; p. la testa, non com., mettersi al primo posto in una gara di velocità; p. o prendersi le vacanze, andare in vacanza (e analogam. p. o prendersi le ferie); p. le veci di uno; p. vigore, invigorirsi; p. la voga, cominciare a vogare; p. voga, fig., di usanza che si diffonde; p. il volo, involarsi. per altre locuz., nelle quali oltre al compl. oggetto il verbo regge anche un compl. indiretto (alcune sono già state illustrate nel corso della voce), si vedano i luoghi relativi alle parole che fungono da compl. indiretto; così, per es., p. a gabbo, p. in giro, p. in gioco, p. di mira, p. in parola, p. di petto, p. di punta, ecc. 14. con il pron. la indeterminato: prenderla in mala parte, non com., considerare come ostili o offensivi atti e detti di altra persona (e al contr., prenderla in buona parte); prenderla bene o male, reagire bene o male a un fatto (e analogam., non so come la prenderà, quali saranno le sue reazioni); prendersela calda, accalorarsi, accendersi in qualche cosa, parteciparvi con eccessivo calore; assol., prendersela, aversene a male, dispiacersi di qualche cosa (non te la prendere, non t’inquietare o addolorare), o anche far pesare ad altri, scaricare su altri il proprio risentimento: se non sei riuscito non puoi prendertela con me; cerca sempre qualcuno con cui prendersela; meno com. in questo senso il semplice prenderla: con sua signoria illustrissima non la può prendere, che è un pezzo molto più grosso di lui (manzoni); prenderla larga, prenderla alla lontana, da lontano e sim., fare un lungo discorso prima di giungere all’argomento; prendersela calma, procedere lentamente, indugiare nell’adempimento di un compito. 15. nella coniugazione pronominale: a. con si rifl., prendersi a qualche cosa, attaccarsi, appigliarsi, afferrarsi o sostenersi con le mani: prenditi a quella roccia; io mi presi al pel del vermo reo che ’l mondo fóra (dante); per fare quei pochi passi camminò in mezzo a noi e si prese prima al braccio di augusta eppoi al mio (svevo). b. con valore intensivo: prendersi un caffè, un toast (con sign. identico al semplice prendere, ma più forte); prendersi un divertimento, una soddisfazione, la rivincita; prendersi un mese di vacanze; prendersi la libertà di fare qualche cosa; con valore più chiaramente mediale: prendersi cura, pensiero di qualche cosa, lo stesso che darsi cura, darsi pensiero. c. con valore reciproco: prendersi, andare d’accordo, spec. in frasi negative: tra fratello e sorella si prendono poco; non si prendeva con la moglie e si è separato. anche in molti altri casi, con i sign. già illustrati del verbo: prendersi per i capelli; prendersi a calci; prendersi a ben volere, ecc. 16. come intr. (aus. avere, anche essere nel sign. f): a. letter. seguito da a con l’infinito di un verbo, incominciare: prese a dire; presero a fuggire; poi le schiere a ferir prese, vibrando le mortifere punte (v. monti); i fatti che prendiamo a raccontare (manzoni). seguito da per con un sost. indicante luogo, avviarsi, incamminarsi attraverso: p. per i campi, p. per un sentiero nascosto; prendemmo in silenzio per il vialetto di robinie (bassani). b. di piante, attecchire: ho piantato alcune rose, ma temo che non prendano. c. del fuoco, appiccarsi: la legna è umida e il fuoco non prende. d. nel linguaggio di marina, fare presa, nelle espressioni prende, ha preso, detto dell’ancora che morde il fondo o dello scandaglio che lo tocca (al contr., non prende, non ha preso). e. rapprendersi, di legante che indurendosi compie la sua funzione: il cemento non prende bene; ci vuol molto tempo prima che prenda (cfr. le locuz. cemento a pronta, a lenta presa). f. venire, capitare addosso all’improvviso: gli prese un fortissimo mal di testa; mi aveva preso una febbre altissima (cfr. anche, in questa voce, il sign. 7 b); pop., che ti prenda un accidente!; succedere: che ti prende?, che gli ha preso? (e più correttamente che gli è preso?), per esprimere stupore di fronte al comportamento strano, insolito di una persona. ◆ part. pass. préso, in genere con funzione verbale e solo in pochi casi uso di agg. (v. preso, e la forma ant. priso).
Leggi su
Treccani...
Definizione di Hoepli
prendere
[prèn-de-re]
(prèndo, prèndi, prèndono; prendévo, prendevàmo, prendévano; prési, prendésti, prése, prendémmo, prendéste, présero, ant. prendéi e prendètti, prendé e prendètte, prendérono e prendèttero; prendènte; préso, ant. prìso)
a v.tr.
1. utilizzare la funzione prensile di arti, zampe, strumenti e sim. per afferrare: p. con le mani, tra le braccia, fra i denti; p. un libro, una sigaretta, un bicchiere; p. un bambino in braccio; p. qualcuno per la mano; p. con la forchetta; p. un amico a braccetto
|| Afferrare con risolutezza: prese i soldi e filò via; prese la pistola e gli sparò
|| Afferrare, cogliere qualcosa che vola: p. la palla, il pallone, una mosca
|| prendere di peso qualcosa, qualcuno, sollevarlo con energia
|| prendere il toro per le corna, affrontare risolutamente una situazione difficile
|| prendere uno per il bavero, per minacciarlo fisicamente; fig. prendersi gioco di lui
|| fig. da prendere con le molle, di persona o situazione da trattare con estrema cautela
|| prendere la palla al balzo, approfittare di una situazione favorevole
|| prendere qualcuno per il collo, trarre vantaggio dalla sua condizione di difficoltà
|| prendere qualcuno per il naso, burlarsi di lui
|| prendere qualcuno per il sedere, per il culo, per i fondelli, prendersi gioco di lui; ingannarlo
2. prelevare, ritirare: vado a p. gli occhiali nuovi; passerò a p. l'assegno domattina
|| Accogliere, andare ad incontrare una persona: vado a p. la mamma alla stazione
|| Nei giochi di carte, pescare: chi ha preso l'asso?
3. sottrarre, rubare: mi hanno preso il portafogli sul tram
4. portare con sé: prendi l'ombrello, forse piove; prendi il maglione, che fa fresco; p. un po' di soldi per il viaggio
5. conquistare, espugnare: p. una città, un caposaldo
|| prendere d'assalto, assaltare
|| prendere d'assedio, assediare
|| prendere il potere, assumerlo, spec. con la forza
|| prendere una città per fame, riducendo gli assediati allo stremo per mancanza di viveri
6. catturare: hanno preso l'assassino; quante trote hai preso?
|| Raggiungere, cogliere di sorpresa: l'hanno preso mentre rubava; la pallottola lo prese in pieno petto
|| Nel gioco degli scacchi, catturare un pezzo all'avversario
|| non com. sedurre; possedere fisicamente
|| fig. prendere all'amo, abbindolare, adescare
|| prendere due piccioni con una fava, ottenere due vantaggi, di cui uno insperato o conseguente all'altro
|| prendere qualcuno con le mani nel sacco, in fallo, coglierlo mentre compie una cattiva azione
|| prendere qualcuno in castagna, sorprenderlo mentre sbaglia
|| prendere qualcuno nella rete, incastrarlo, sedurlo con l'inganno
|| prendere un granchio, sbagliarsi clamorosamente
7. ricevere, ottenere; riscuotere; accettare: p. lo stipendio, un premio di produzione; p. in affitto un appartamento; p. a nolo un'automobile; p. in prestito dei soldi; p. lezioni private
|| A scuola, meritare, ricevere una certa valutazione: p. sette in condotta; p. un'insufficienza
|| prendere il diploma, la laurea, diplomarsi, laurearsi
|| prendere o lasciare, invito a scegliere definitivamente
8. accogliere: lo hanno preso in casa come un figlio
|| prendere a bordo, imbarcare
|| prendere qualcuno in moglie, per marito, sposarla, sposarlo
|| prendere sotto la propria protezione, tutela, cura, proteggere, tutelare, curare
9. adottare, fare proprio: ho preso la mia decisione; bisogna p. seri provvedimenti
|| prendere una decisione, decidere
10. a tavola, servirsi di qualcosa: prendi un po' di salsa?
|| Mangiare, bere, consumare un alimento: ho preso soltanto la pietanza; p. un caffè; prenderò un gelato
|| prenda, prenda pure, formula di cortesia, invito a servirsi di qualcosa
11. fam. comprare, acquistare: dovremmo p. un nuovo televisore; dove hai preso queste scarpe?; uscire a p. le sigarette
12. estens. assumere fisicamente: p. le vitamine; non p. troppo sole
|| prendere fiato, riposarsi dopo una fatica
13. estens. utilizzare, fare uso di un mezzo di locomozione: posso p. la tua macchina?; prenderò il treno delle 8,43; devo p. l'ultimo tram
14. estens. procurarsi, acquisire: p. le misure di un mobile, di un abito
15. estens. di direzione, percorso, seguire, scegliere: ho preso la direzione sbagliata; prendiamo la scorciatoia
|| Imboccare: vada a destra e poi prenda la seconda a sinistra
16. fig. acquisire: p. una carica; la biancheria stesa prende l'odore della fabbrica vicina; prese l'abitudine di parlare da solo
|| Procurarsi: prendersi una soddisfazione; prendersi il gusto, il piacere di dire, di fare qualcosa
|| prendere un appuntamento, concordarlo, fissarlo
|| prendere coraggio, cuore, anima, rincuorarsi
|| prendere esempio da qualcuno, ispirarsi al comportamento di qualcuno
|| prendere gusto, piacere a qualcosa, cominciare ad apprezzarla goderne
|| prendere un impegno, impegnarsi a fare qualcosa
|| prendere informazioni, informarsi
|| prendere piede, affermarsi, diffondersi
|| prendere posizione, schierarsi, dichiarare ufficialmente la propria opinione, la propria valutazione: il governo non ha preso nessuna posizione
|| prendere possesso di qualcosa, impossessarsene
|| prendere posto, mettersi a sedere
|| prendere pratica, addestrarsi, impratichirsi
|| prendere quota, sollevarsi
|| prendere riposo, riposarsi
|| prendere servizio, iniziare un rapporto, un turno di lavoro
|| prendere sonno, addormentarsi
|| prendere tempo, indugiare, temporeggiare
|| prendere vigore, forza, diventare più forte
17. fig. assumere, stabilire un rapporto di lavoro con altre persone: prenderemo un'altra donna di servizio; non posso p. nuovi operai
|| prendere in forza, aggregare militarmente o assumere coattamente
18. fig. affrontare, trattare: non lo sai p.; i bambini bisogna saperli p.
|| Mettersi in un determinato rapporto con qualcuno o qualcosa
|| prendere di mira qualcuno, volgere contro di lui la propria ostilità; farlo oggetto dei propri scherzi
|| prendere di petto, affrontare una persona o una situazione a viso aperto o con irruenza
|| prendere di punta qualcosa, affrontarla con ostinazione, con puntiglio
|| prendere di punta qualcuno, opporglisi con decisione
|| prendere per il verso giusto, per il suo verso, nella maniera più opportuna
|| prendere qualcuno con le buone, con le cattive, trattarlo con modi gentili, rudi
|| prendere qualcuno in simpatia, in antipatia, in odio, farne oggetto di simpatia, di antipatia, di avversione
|| prenderla bene, male, per indicare una reazione emotiva
|| prendersela, offendersi
|| prendersela calma, agire con tutto comodo, non affrettarsi
19. fig. occupare, sottrarre: questa libreria prende troppo spazio
20. fig. subire, contrarre: p. una storta; p. un colpo di freddo; p. il raffreddore, una malattia
|| Ricevere percosse: p. un pugno; p. un sacco di botte
|| prendere paura, spaventarsi
|| prendere un abbaglio, sbagliarsi
|| prendere un malanno, ammalarsi
|| prendere una cotta, innamorarsi, invaghirsi
|| prendere una sbornia, ubriacarsi
|| prendere uno spavento, spaventarsi
|| prenderle, buscarle
|| prenderne tante, essere picchiato di santa ragione
21. fig. derivare, trarre: il nostro liceo prende il nome da un poeta latino
|| prendere origine, derivare, discendere
22. fig. coinvolgere, interessare; occupare il fisico, la mente o l'animo di qualcuno: sono preso dal mio lavoro; essere presi dai dubbi, dai rimorsi, dall'entusiasmo; si lasciò p. dall'ira; fu preso dal sonno, dalla fame, dal freddo
|| gerg. mi prende, non mi prende, di cosa o persona, mi coinvolge, non mi coinvolge: questo libro mi prende molto
23. fig. considerare, intendere, interpretare: hai preso tutto alla rovescia
|| prendere alla lettera, dare un senso letterale a un enunciato
|| prendere in esame, analizzare, indagare attentamente un problema, una questione
|| prendere in considerazione, fare oggetto di valutazione, tener presente
|| prendere per buono, accettare senza indagare troppo
|| prendere qualcuno in parola, considerare la sua affermazione come una sorta di impegno
24. fig. scambiare qualcuno per qualcun altro, qualcosa per qualcos'altro: mi ha preso per la sua amica
|| Supporre, credere, ritenere, equivocando: ti avevo preso per un'altra persona
|| fig. per chi mi hai preso?, con chi credi di avere a che fare, come puoi giudicarmi in questo modo?
|| prendere fischi per fiaschi, lucciole per lanterne, equivocare, scambiare una cosa per un'altra
|| prendere per moneta buona, considerare degno di stima, di fiducia
|| prendere tutto per oro colato, credere a tutto, ingenuamente
25. fig. ritrarre, inquadrare, fotografare: prendimi di profilo
26. fig. assume significati diversi, designando varie azioni, spec. nella fase iniziale, determinati dal compl. diretto o indiretto
|| prendere alloggio, alloggiare
|| prendere appunti, annotare
|| prendere le armi, armarsi, cominciare a combattere
|| prendere atto di qualcosa, constatare, rendersene conto: prendiamo atto della sconfitta elettorale
|| prendere l'avvio, cominciare
|| prendere cappello, adirarsi e abbandonare un luogo in maniera brusca
|| prendere casa, stabilirsi per risiedere in un luogo
|| prendere colore, colorirsi
|| prendere il comando, assumerlo
|| prendere commiato, accomiatarsi
|| prendere consiglio, consigliarsi
|| prendere le distanze da qualcuno, dissociarsene per non condividerne le responsabilità
|| prendere la fuga, fuggire, darsela a gembe
|| prendere fuoco, incendiarsi; fig. irritarsi immediatamente e violentemente
|| prendere in giro qualcuno, canzonarlo, imbrogliarlo
|| prendere il lutto, esibire i segni del proprio dolore
|| prendere la mano, di cavallo, sfuggire al controllo; estens. sottrarsi al controllo di qualcuno
|| farsi prendere la mano da qualcosa, lasciarsene travolgere: si è fatto p. la mano dal gioco
|| prendere le mosse, iniziare
|| prendere parte a qualcosa, parteciparvi
|| prendere la rincorsa, cominciare a correre per guadagnare in velocità
|| prendere le vacanze, le ferie, andare in vacanza, in ferie
|| prendere il volo, involarsi, scomparire
|| lett. prendere l'aire, avviarsi; slanciarsi
|| prendersi cura di qualcuno, di qualcosa, dedicargli molte attenzioni
|| prendersi gioco di qualcuno, burlarsi di lui
|| prendersi pensiero di qualcuno, di qualcosa, preoccuparsene, averne cura
|| eccl prendere il saio, la tonaca, entrare in un ordine religioso
|| prendere il velo, farsi monaca
|| mar prendere il largo, di nave, allontanarsi dalla costa; fig. scappare, fuggire
|| prendere imbarco, imbarcarsi
|| prendere il mare, mettersi in mare
|| prendere terra, atterrare, approdare
|| prendere il vento, di vele, gonfiarsi
|| sport prendere la voga, iniziare a vogare
|| fig. prendere voga, affermarsi
27. fig. prendersela, offendersi, mostrarsi risentito
|| prendersela con qualcuno, arrabbiarsi o farne oggetto di scherno e derisione
b v.intr. (aus. avere nei sign. 1, 2, 3 e 5; aus. essere o avere nel sign. 4)
1. di piante, attecchire: non so se il rampicante prenderà
2. di materiali leganti, collanti e sim., fare presa: la colla ci mette poco a p.; il cemento non ha ancora preso
3. del fuoco, accendersi: i rami secchi prenderanno in due minuti; il fuoco ha preso bene
4. succedere all'improvviso, capitare addosso: gli è preso un colpo; che ti prenda un accidente!
|| che ti prende?, cosa ti ha preso?, espressioni di stupore, di imbarazzo, di rimprovero verso un comportamento strano, anormale, inconsueto da parte di qualcuno
5. (seguito dalla prep. a e dall'inf. del verbo) dare inizio, cominciare: p. a dire, a fare, a raccontare; prese a dare in escandescenze
c v.intr. pronom. prèndersi
Afferrarsi, appigliarsi, aggrapparsi: prenditi al mio braccio, alla ringhiera, a quella maniglia
d v.rifl. recipr. prèndersi
1. afferrarsi: si presero per il bavero; prendersi per i capelli
2. azzuffarsi, litigare: prendersi a male parole, a calci, a schiaffi
3. fam. cominciare a provare reciprocamente un certo sentimento: prendersi in simpatia, in antipatia; prendersi a benvolere; prendersi in odio fin dal primo istante
|| Andare d'accordo: i nostri amici non si prendono
|| raro mettersi d'accordo: cercate di prendervi!
Leggi su Hoepli...
Definizione di Garzanti linguistica
prendere
[prèn-de-re]
pres. io prèndo ecc.; pass.rem. io prési (ant. prendéi o prendètti), tu prendésti, egli prése, noi prendémmo, voi prendéste, essi présero; part.pass. préso (ant. priso)
a aus. avere
1. afferrare, pigliare, stringere, sollevare: prendere un pacco, una valigia; prendere il martello, una bottiglia; prendere una persona per il braccio, per il bavero; prendere una gallina per le zampe; prendere un tizzone con le molle; l’elefante prende il cibo con la proboscide; ha preso sulle spalle suo figlio
2. acciuffare, acchiappare un oggetto in movimento: prendere al volo il pallone | riferito a persona, arrestare, catturare, colpire: la polizia ha preso il ladro; alcuni partigiani furono presi prigionieri; un cecchino lo prese a un braccio | riferito ad animale, catturare, colpire, pescare: prendere un orso, un fagiano, un dentice | conquistare, espugnare; invadere, occupare: prendere una città, una fortezza nemica; prendere il potere | conquistare, guadagnare nel corso di un gioco: prendere una pedina all’avversario; chi ha preso l’ultima carta?; chi prende gioca per primo
3. ritirare, prelevare qualcosa per averla con sé, per utilizzarla: andare a prendere i bagagli al deposito; uscire prendendo l’ombrello; prendere dei soldi in banca; prendere in affitto un’auto; prendere del denaro in prestito | acquistare, comprare: prendere le sigarette dal tabaccaio; ho preso una macchina nuova | in altri usi particolari: prendere un appuntamento, fissarlo; prendere una licenza, un permesso, usufruirne; prendere servizio, cominciare un’attività; prendere colore, colorirsi; prendere pratica, impratichirsi; prendere una decisione, decidere; prendere un abbaglio, sbagliare; prendere le misure, misurare; prendere tempo, aspettare, indugiare; prendere spazio, occuparlo
4. sottrarre con la forza o con l’astuzia; asportare, rubare [+ a]: mi (= a me) hanno preso il portafoglio sulla metro; lo picchiarono e gli (= a lui) presero tutto
5. cogliere di sorpresa, sorprendere: prendere qualcuno nel sonno, con le mani nel sacco
6. conquistare, sedurre; anche, possedere sessualmente: mi ha preso con la sua naturalezza; la prese con dolcezza e passione
7. occupare l’attenzione, la mente; coinvolgere, pervadere: essere preso dai dubbi, dal rimorso; sei troppo preso dalla politica | suscitare interesse: questo libro prende
8. trattare in un certo modo: prendere qualcuno con le buone, con le cattive; prendere qualcuno in simpatia; prendere a calci, a parolacce
9. intendere, interpretare: prendere una parola nel giusto senso | stimare, considerare: tutti lo prendono per quello che è; prendere una persona, una cosa per un’altra, scambiarle | (con \i0 la pronome neutro)prenderla bene, male, reagire bene, male a qualcosa
10. andare dove si trova una persona per portarla via con sé: mi passarono a prendere a casa; andò a prendere il figlio a scuola | ricevere presso di sé, ospitare; riferito ad animale, tenere con sé: ha preso in casa la nonna ultranovantenne; ho preso un cane da guardia
11. prescegliere una persona per un determinato fine; assumere: prendere in moglie, per marito, come cameriere; prendere una nuova segretaria; prendere un collaboratore esterno
12. utilizzare un mezzo di trasporto: prendere l’autobus, il treno, l’aereo
13. mettersi per una strada, imboccarla: prendere l’autostrada per Torino; avrà preso il sentiero del villaggio; prendere un cammino sconosciuto
14. assumere attraverso la bocca o il naso; mangiare, bere, ingoiare, respirare: prendere un dolce, un caffè, una medicina; oggi a pranzo prenderò solo una macedonia; «Prendi una sigaretta?» «No, grazie. Non fumo»; uscire a prendere una boccata d’aria
15. subire (un’azione, un evento, per lo più negativi): prendere uno schiaffo, un calcio; prendere una sgridata, una partaccia; prenderle, essere picchiato | essere colpito da una malattia; subire un contagio: prendere il raffreddore, l’influenza, la tosse
16. ricevere, guadagnare, percepire: prendere un dono, un premio; prendere lo stipendio, una pensione | conseguire un titolo di studio o un’abilitazione: prendere la laurea, il brevetto di volo | esigere, richiedere come compenso: quanto ti prende il sarto per una giacca?
17. ricevere, trarre, acquisire: il soggiorno prende luce da due finestre; il motore elettrico prende energia da una batteria ad alta tensione; dalla madre ha preso la gentilezza e la curiosità | in altri usi particolari: prendere aria, acqua, vento, sole, esporsi, essere esposto a essi; prendere freddo, esporsi a freddo eccessivo o prolungato; prendere origine, derivare | accogliere nel proprio animo una sensazione, un sentimento: prendere coraggio, ardire; prendere paura, impaurirsi; prendere amore, gusto, piacere a viaggiare
18. ricevere un segnale: qui il cellulare non prende; la mia tv prende anche canali esteri
19. riprendere, ritrarre, fotografare: prendere di profilo; lo hai preso in una posa ridicola
♦ v.intr.
a aus. avere
1. muoversi andando in una certa direzione, dirigersi: prendere a destra, a sinistra; Renzo prende in fretta dall’altra parte (MANZONI P.S. XXXIV)
2. attecchire, detto di piante: le rose hanno preso bene | accendersi, detto di fuoco: il fornello non è asciutto e perciò la fiamma non prende | rapprendersi, legare, detto di colla, cemento e simili: esercitare una lieve pressione fino a che il mastice prende
3. incominciare, dare inizio a qualcosa [+ a]: prendere a dire, a fare
4. succedere, capitare addosso all’improvviso [+ a]: gli (= a lui) prese un infarto; che ti (= a te) prenda un accidente! |che ti prende?, che cosa gli ha preso?, per esprimere stupore di fronte a un inesplicabile contegno altrui
Leggi su
Garzanti linguistica...
Etimologia
← lat. prehendĕre e prendĕre.
Termini vicini
prènce prenatale prenàscere premuróso premurare premura premunizióne premunire premòrto premòrte premorire premoriènza premonizióne premonitòrio premonitóre premonire premolare premitura prèmito premistóppa premistòffa prèmio preminènza preminènte premilitare premiership première premierato premier prèmice prendìbile prendisóle prenditóre prenditorìa prenegoziato prenestino prenóme prenominato prenotare prenotazióne prènsile prensióne prenunziare prenùnzio preoccupante preoccupare preoccupazióne preolìmpico preolimpiònico preopinante preorale preordinaménto preordinare preordinato preordinazióne prepagato preparare preparativo preparato preparatóre