Il lemma sboccato

Definizioni

Definizione di Treccani

sboccato
agg. [der. di bocca, col pref. s- (nel sign. 2)]. –
1. di cavallo, la cui bocca non è più sensibile e obbediente al morso, ed è quindi indocile, sfrenato: il mondo d’oggi è ... il quissimile d’un cavallo s. (giusti).
2. per estens., di persona: a. che parla senza ritegno, che usa espressioni sconvenienti, volgari, oscene: è un uomo spiritoso, ma a volte un po’ troppo sboccato (anche con riferimento a linguaggio, espressione: un modo di parlare s., volgare, scurrile). b. ant. che parla troppo, oppure troppo liberamente e avventatamente.
3. che è rotto all’orlo, all’imboccatura, detto di recipienti di vetro o di terracotta: una bottiglia s., un vaso, un orcio sboccato.
4. ant. che è più largo verso l’imboccatura, detto di vasi, recipienti e anche di pezzi d’artiglieria. ◆ avv. sboccataménte, in modo sboccato, usando parole sconvenienti e oscene: parlare, esprimersi sboccatamente.

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Definizione di Hoepli

sboccato¹
[ṣboc-cà-to]

part. pass. di sboccàre
|| Anche agg. nelle accezioni del verbo
sboccato²
[ṣboc-cà-to] agg.
1. di recipiente, più largo verso la bocca; svasato: recipiente cilindrico un po' s. in cima
2. fig. di persona senza ritegno, portata a usare un linguaggio scurrile: un ragazzo s.
SIN. scurrile
3. zootecn di cavallo, che non sente più il morso e non ubbidisce ai comandi delle briglie

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Definizione di Garzanti linguistica

sboccato
[ʃboc-cà-to]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. che si esprime in modo volgare, scurrile: nonostante l’età, è molto sboccata
2. (non com.) rotto all’imboccatura: un recipiente sboccato
3. (ant.) più largo d’imboccatura che di collo (detto specialmente di vasi e simili)

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Etimologia

← deriv. di bocca, col pref. s-.