Il lemma seminòmade

Definizioni

Definizione di Treccani

seminòmade
agg. [comp. di semi- e nomade]. – Di tribù o altro gruppo sociale che, pur praticando l’agricoltura in sedi fisse, compie periodici spostamenti stagionali in rapporto alla transumanza delle greggi o degli armenti o che affida tali regolari spostamenti a una determinata sezione del gruppo (per lo più maschi adulti e ragazzi) mentre il rimanente (vecchi, donne) rimane in sede. La qualifica viene attribuita anche a quelle popolazioni che, sfruttata mediante colture una zona vergine, previamente disboscata col fuoco, l’abbandonano una volta esaurita procurandosene un’altra con lo stesso sistema.

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Definizione di Hoepli

seminomade
[se-mi-nò-ma-de] (pl. -di)

a agg.
antrop di popolazione che, pur praticando l'agricoltura in sedi fisse, si dedica anche all'allevamento, spostandosi periodicamente in rapporto alla transumanza
|| Proprio di tale popolazione: cultura s.
b s.m. e f.
Chi appartiene a una popolazione seminomade

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Definizione di Garzanti linguistica

seminomade
[se-mi-nò-ma-de]
pl. -i
1. si dice di popolazione che vive in parte di agricoltura, praticata in sedi fisse, e in parte di allevamento con spostamenti stagionali
2. proprio, tipico di queste popolazioni: abitudini seminomadi
♦ n.m. e f.
pl. -i
chi appartiene a una di queste popolazioni

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Etimologia

← comp. di semi- e nomade.