Il lemma temperanza

Definizioni

Definizione di Treccani

temperanza
s. f. [dal lat. temperantia, der. di temperare nel senso di «moderarsi, osservare la giusta misura»; nei sign. ant., è tratto direttamente da temperare]. –
1. a. nell’etica classica, virtù che permette l’uso equilibrato dei piaceri corporei, conformemente alla retta ragione; nella teologia cattolica è una delle quattro virtù cardinali; nell’uso comune è intesa soprattutto come moderazione nel cibo e nelle bevande: non ha t., non conosce la t.; a tavola ci vuole temperanza. b. con sign. più ampio (non com.), moderazione in genere: ci vuole t. anche nel punire; t. di linguaggio.
2. ant. a. il fatto di temperare, di attenuare: io vidi già ... la faccia del sol nascere ombrata, sì che per temperanza di vapori l’occhio la sostenea lunga fïata (dante). b. temperatura. c. Temperamento, come costituzione e indole.

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Definizione di Hoepli

temperanza
[tem-pe-ràn-za] ant. tempranza

s.f.
1. capacità di contenere nella giusta misura i propri desideri, le proprie passioni, i propri istinti: avere, non avere t. nel bere, nel mangiare, nel godere; vivere con t.
|| teol nella dottrina cattolica, una delle quattro virtù cardinali
CONT. intemperanza, eccesso, smoderatezza
2. estens. moderazione, misura: t. di linguaggio; t. nel giudicare, nel punire, nel discutere
SIN. sobrietà
3. ant. il temperare, l'attenuare; attenuazione
4. ant. temperamento, indole, natura
5. ant. temperatura

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Definizione di Garzanti linguistica

temperanza
[tem-pe-ràn-za]
pl. -e
1. moderazione, senso della misura | nella teologia cattolica, una delle quattro virtù cardinali, che consiste nella capacità di dominarsi, di non eccedere nel soddisfare bisogni e desideri naturali
2. (ant.) il temperare, il mitigare

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Etimologia

← dal lat. temperantĭa(m), deriv. di temperāre ‘temperare’.