Il lemma vóto
Definizioni
Definizione di Treccani
vóto
s. m. [lat. vōtum, der. di votus, part. pass. di vovere «votare2»]. –
1. a. impegno o promessa di compiere una determinata azione, di fare o non fare qualcosa, liberamente assunti davanti alla divinità da una persona (v. individuale) o da un gruppo (v. collettivo): v. condizionato, se l’impegno è condizionato al soddisfacimento o alla realizzazione della richiesta o del desiderio espressi; v. non condizionato o semplice, se non vi è una contropartita specifica ed esplicita; fare un v.; fare il v. o fare voto di ...; adempiere, osservare, mantenere, sciogliere il v.; e qui l’arme sospende, e qui il devoto il gran sepolcro adora e scioglie il v. (t. tasso). in partic., nella religione cristiana, v. semplice, impegno di fare una cosa possibile e in sé buona preso spontaneamente e fermamente davanti a dio (anche alla madonna e ai santi): far v. a dio, a gesù, alla madonna, a s. antonio; è un v. che ho fatto alla madonna ... oh! in una gran tribolazione! ... di non maritarmi (manzoni); sciogliere, dispensare dal v., liberare dalla obbligazione contratta mediante un voto (e analogam.: io posso ... sciogliervi dall’obbligo, qualunque sia, che possiate aver contratto a cagion di codesto voto, manzoni); v. solenni, distinti in voto di povertà, di castità, di obbedienza, i tre voti emessi nella professione religiosa, e che costituiscono lo stato di perfezione; prendere (più propriam. pronunciare o professare) i v., farsi monaca, monaco; offrire qualche cosa in v., consacrarla a dio in adempimento del voto o più genericamente come offerta devota. con sign. concr., l’oggetto che si offre in voto (v. ex voto): portare un v. al santuario; può attaccare un v. alla madonna, se non è morto nell’incidente; pendono intorno in lungo ordine i voti, che vi portano i creduli devoti (t. tasso). b. fig. preghiera, espressione di un vivo desiderio o di un augurio, e il desiderio, l’augurio stesso: a giove mandò il v. supremo (foscolo); questi sono i v. del nostro cuore; formulo per lei i v. più sinceri (più forte ed enfatico che gli augurî); questo era nei v. di tutti. c. in diritto internazionale, si chiamano voti (fr. vœux) le espressioni di desiderio relative a determinati comportamenti degli stati, che una conferenza, o un ente internazionale, manifesta, su proprio impulso, e senza creare alcun obbligo giuridico per gli stati partecipanti alla conferenza stessa, o membri dell’ente internazionale di cui si tratta. i voti si distinguono dalle raccomandazioni potendo queste, in certi casi, produrre determinati effetti giuridici rispetto agli stati cui si riferiscono, e si distinguono anche dai pareri (fr. avis), essendo questi emanati non già spontaneamente come i voti, ma su sollecitazione degli stati o di altri enti internazionali.
2. manifestazione della volontà dei componenti di un gruppo o di un organo nelle elezioni o nelle deliberazioni dell’organo. il termine può indicare sia genericamente l’atto del votare, cioè dell’esprimere tale volontà: le persone che hanno diritto al v.; voto di protesta, dato a partiti minori, talora anche irrilevanti ai fini della composizione del governo, per protesta contro la conduzione della politica dei partiti maggiori; sia il risultato di tale azione, cioè il singolo suffragio, in quanto si determina in un senso o in un altro: v. favorevole, v. contrario, v. di astensione; la proposta, la delibera, è stata approvata con settanta v. favorevoli e cinquanta contrarî; raccogliere i v.; fare lo scrutinio dei v.; dare il proprio v. a ...; mettere ai v. una proposta. nelle votazioni di organi collegiali il voto può essere deliberativo, se determina la decisione, consultivo se espone solo un parere non vincolante di cui altro organo potrà tenere conto. diritto di voto, diritto costituzionalmente garantito, in italia, a tutti i cittadini maggiorenni, con particolari limitazioni ed esclusioni stabilite per legge, di partecipare con il proprio voto alla formazione degli organi elettivi, in tal modo esercitando la propria potestà di decisione; dichiarazione di v., nelle assemblee, soprattutto politiche e amministrative, spiegazione delle ragioni del voto proprio o di un determinato gruppo, ed esposizione della finalità che con esso si intende raggiungere; v. di preferenza, quello attribuito a un candidato della lista alla quale è dato il voto. in partic., legge voto, progetto di legge approvato da un consiglio regionale su materia di competenza statale, e inoltrato al parlamento sollecitandone la trasformazione in legge dello stato. nelle consultazioni elettorali il voto può essere diretto o indiretto, a seconda che si voti per un’elezione di primo o di secondo grado. nella prassi parlamentare italiana, voto di fiducia, votazione sulla fiducia al governo, richiesta dal governo stesso alle due camere, per accertare la sussistenza della maggioranza che lo sostiene in parlamento.
3. nell’uso scolastico, valutazione di merito, relativa a una singola prova o a una serie di prove, per lo più espressa con numeri (con un massimo di dieci nella scuola media superiore e cento negli esami finali di maturità e diploma, di trenta negli esami universitarî, di centodieci negli esami di laurea; secondo varie modalità in esami di concorso): i v. trimestrali, o quadrimestrali, i v. degli esami; sarà promosso chi abbia riportato in tutte le prove un v. di sufficienza; si è laureato a pieni v., col massimo dei v., con voti centodieci su centodieci e lode; un professore un po’ stretto nei v.; è stato promosso con buoni v. in tutte le materie. ◆ pegg. votàccio, solo nel sign. 3, brutto voto: ha portato a casa una pagella piena di votacci.
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Definizione di Hoepli
voto1
[vó-to]
ant. boto
1. relig solenne promessa liberamente fatta alla divinità di compiere una determinata azione in suo onore in segno di gratitudine per una grazia ricevuta, o per ottenere il bene fisico o spirituale proprio o altrui: v. temporaneo, perpetuo, solenne; fare il v. di recarsi in pellegrinaggio a lourdes; fare v. di restare vergine; fare un v. alla madonna; adempiere, mantenere, osservare, rispettare il v.
|| pronunciare, prendere i voti, farsi monaco o monaca
|| sciogliere il voto, adempierlo
|| sciogliere qualcuno dal voto, liberarlo dall'obbligazione contratta mediante il voto
|| voti religiosi, quelli di povertà, castità e obbedienza, pronunciati da chi entra in un ordine religioso
|| voti semplici, non definitivi, rinnovabili
|| voti solenni, definitivi, perpetui
2. ciò che è offerto in voto; ex voto: l'altare della madonna è pieno di voti
3. nella scuola, nei concorsi e sim., giudizio espresso dall'insegnante o dall'esaminatore sul merito dello studente o del candidato, per mezzo di numeri o di giudizi: una pagella piena di brutti voti; nell'interrogazione di storia ho preso un ottimo v.
|| promosso a pieni voti, con il massimo dei voti
4. spec. al pl. fig. augurio solenne: facciamo voti per la piena riuscita dell'impresa; partì accompagnato dai voti di tutti i parenti
|| Fervido desiderio: che tu riuscissi era nei voti di tutti noi
5. dir voto di scambio, reato per cui un candidato promette ed elargisce favori, vantaggi e sim. a personaggi che assicurano il loro voto o un certo numero di voti alle elezioni politiche o amministrative
6. polit atto con cui chi fa parte di una comunità esprime la propria volontà in un procedimento elettivo o deliberativo: avere, non avere diritto di, al v.; operazioni di v.
|| Suffragio: ottenere molti, pochi voti; esprimere il proprio v.
|| estens. votazione: v. favorevole, contrario
|| estens. la scheda sulla quale si indica il voto: procedere allo spoglio dei voti
|| voto per appello nominale, voto palese per esprimere il quale i membri di un'assemblea sono chiamati uno a uno
|| voto consultivo, che esprime un parere non vincolante
|| voto deliberativo, vincolante, che ha valore di decisione
|| voto di fiducia, di sfiducia, quello espresso dal parlamento nei confronti dell'operato del governo, affinché prosegua o interrompa la propria attività
|| voto di lista, quello a favore di una lista, che non esprime preferenze per i singoli candidati che ne fanno parte
|| voto di preferenza, dato a uno o più candidati della lista per cui si vota
|| voto pubblico, palese, espresso a viva voce o per alzata di mano
|| voto segreto, mediante scheda scritta e sigillata
7. tecn voto elettronico, espresso con l'impiego di varie tecnologie elettroniche e informatiche che permettono anche di votare a distanza, attraverso internet, la linea telefonica o altro
‖ pegg. votàccio
voto2
⇨ vuoto
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Etimologia
← lat. vōtu(m), deriv. di vovēre ‘far voto, offrire in voto’; nel sign. di ‘espressione della volontà’, dall’ingl. vote.
Termini vicini
votivo votazióne votare votante vòstro vossignorìa vòsco voscènza vorticóso vorticismo vorticèlla vòrtice vorticare vorticale voratóre vorare vorago voraginóso voràgine voracità vorace vomizióne vomitòrio vòmito vomitivo vomitévole vomitatóre vomitativo vomitatìccio vomitare voucher voyeur Vs vu vudù vui vulcànico vulcànio vulcanismo vulcanite vulcaniżżare vulcaniżżato vulcaniżżatóre vulcaniżżazióne vulcano vulcanologìa vulcanològico vulcanòlogo vulgare vulgata vulgato vulgo vulneràbile vulnerare vulnerària vulneràrio vulnus vùlture vulva vulvare