Il lemma benestare

Definizioni

Definizione di Treccani

benestare
s. m. [dalla locuz. verbale bene stare, cioè stare bene], invar. –
1. lo star bene, condizione di vita tranquilla e agiata: il b. d’una famiglia, d’un popolo. È com. soltanto in alcune frasi dell’uso fam.: è finito il b., la tranquillità, la pace; gli è venuto a noia il b., gli puzza il b., con riferimento a persona che di proposito mette a rischio la propria tranquillità o va in cerca di guai: lui ricco, lui giovine, lui rispettato, lui corteggiato: gli dà noia il bene stare; e bisogna che vada accattando guai per sé e per gli altri (manzoni).
2. a. autorizzazione rilasciata da un’autorità per il compimento di un determinato atto: ottenere il b. del ministro; ci vuole il b. del sindaco. b. nel linguaggio comm., dichiarazione di approvazione, di accordo, in relazione a una proposta di contratto, a un’ordinazione, a una scrittura contabile di addebitamento o accreditamento, ecc. b. bancario (all’esportazione o all’importazione), documento rilasciato dall’ufficio italiano dei cambî, dalla banca d’italia o da una banca agente, per autorizzare il commerciante che ne abbia fatto richiesta a esportare merci all’estero e a importare in Italia merci estere.

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Definizione di Hoepli

benestare
[be-ne-stà-re]

s.m. inv.
1. non com. lo stare bene, in salute, in serenità, in agiatezza
SIN. benessere
2. approvazione, consenso, beneplacito: il contratto non è valido senza il b. del notaio
SIN. autorizzazione

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Definizione di Garzanti linguistica

benestare
[be-ne-stà-re]
1. autorizzazione, consenso: il benestare delle autorità
2. (non com.) lo star bene, benessere; agiatezza

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Etimologia

← comp. di bene e stare.