Il lemma benvolére
Definizioni
Definizione di Treccani
benvolére
(o bèn volére) v. tr. e s. m. –
1. v. tr. voler bene; usato solo nelle locuz. seguenti: farsi b., farsi voler bene; prendere a b. qualcuno, prenderlo in simpatia; essere benvoluto, essere amato, tenuto in stima affettuosa: contento il popolo, che vedeva fuor d’impiccio un uomo ben voluto (manzoni).
2. s. m., non com. benevolenza: il quale desiderio generava un certo b. verso di me (firenzuola).
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Definizione di Hoepli
benvolere
[ben-vo-lé-re]
(dif., usato solo all'inf. e al part. pass. benvolùto)
a v.tr.
Sentire e mostrare affetto, amore, stima, simpatia per qualcuno: è così modesto che si fa b. da tutti; è benvoluto da tutti gli amici; lo presero subito a b.
b s.m. (solo sing.)
Benevolenza, affezione, simpatia; buona disposizione d'animo verso qualcuno: contiamo molto sul vostro b.
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Definizione di Garzanti linguistica
benvolere
[ben-vo-lé-re]
usati solo l’inf. pres. e il part. pass. benvoluto
a aus. avere
voler bene; nutrire stima, simpatia: farsi benvolere; Michelangelo fu preso a benvolere da Poliziano; è benvoluto da tutti i membri del suo clan
♦ n.m. invar.
(ant.) simpatia, benevolenza.
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Termini vicini
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