Il lemma béstia
Definizioni
Definizione di Treccani
béstia
s. f. [lat. bēstia]. –
1. nome generico di ogni animale, escluso però l’uomo, anzi spesso in contrapp. all’uomo: lo pensiero è propio atto de la ragione, perché le b. non pensano (dante); vivere, mangiare, dormire come una b., in maniera più confacente a bestie che a uomini; lavorare, sudare come una b., sottoponendosi a pesanti lavori materiali, o senza riposo; una fatica da bestie, gravosa; morire da bestia, o come le b. (anche come un cane), senza assistenza o soccorso di alcuno (o anche, rifiutando i conforti della religione); camminare a b., con le mani e coi piedi; strada da bestie, stradaccia; prov., chi non vuol bene alle b. non vuol bene neanche ai cristiani, cioè agli uomini.
2. sign. più particolari: a. con speciali qualificazioni: b. grosse, buoi, cavalli, ecc.; b. minute, capre, pecore, maiali, ecc.; b. feroci, leoni, tigri, e altre che non s’addomesticano (fig., uomini crudeli); bestie da sella, da soma, da tiro, da latte, da macello (o da carne), da monta, secondo la loro utilizzazione; b. cavalline, porcine, vaccine (o bovine), secondo la specie a cui appartengono. b. assol. grosso animale da lavoro: sta governando le b.; ho comprato un’altra b.; come le tieni le tue b.? (e qui un contadino intenderà buoi e vacche, un vetturino cavalli, e così via); o animale domestico: bestie per casa non ne voglio (e qui s’intenderanno cani, gatti, uccelli, ecc.). c. fam. o scherz. pelliccia per signora: è una bella bestia. d. fam. insetto o altro animaletto, spec. se non identificato: m’ha punzecchiato una b.; c’è una b. sul muro; anche come eufemismo per indicare, senza dirne il nome, insetti sgraditi, come pidocchi, cimici, ecc.
3. fig. riferito a persona: a. uomo violento, brutale, irascibile: quella b. ha picchiato a sangue suo figlio; son vanni fucci bestia, e pistoia mi fu degna tana (dante); andare, entrare, montare, saltare in b., infuriarsi; diventare una b., arrabbiarsi oltre misura. b. persona ignorante, stupida: è proprio una b.; è una b. di prim’ordine; sta’ zitto, b.!; m’ha ingannato quella b. del traduttore (leopardi); in espressioni di autoaccusa, stupido, sciocco: sono proprio una b.!; che b. sono stato (a dargli retta, a non pensarci prima, ecc.)!; si diede della b. d’aver pensato solamente agl’impicci che quell’insegna gli poteva scansare, e non a quelli che gli poteva tirare addosso (manzoni). con valore collettivo, la gran b., espressione di origine nietzschiana con cui è stata talora indicata spreg. la folla nelle sue manifestazioni istintive, irrazionali. c. anche scherz., senza intenzione d’offendere, detto spec. di ragazzi: eh, le conosco le mie b.!; conoscere l’umore della b., conoscere il carattere o la disposizione d’animo di persona con cui s’abbia da fare, e sapersi regolare di conseguenza.
4. fig. brutta b., cosa pessima, difficile da affrontare: una brutta b., la miseria!; le malattie sono una gran brutta bestia. b. rara, persona strana, fuori del comune, spec. nella locuz. guardare come una b. rara, che indica anche insistenza curiosa o indiscreta nel guardare: le signore ... guardavano le attrici come b. rare, come donne di un’altra razza (palazzeschi). b. nera (espressione ricalcata sul fr. bête noire), cosa o persona odiata e temuta, che anche solo con la presenza o il ricordo turba e ossessiona, idea fissa: il capoufficio è la sua b. nera; cartagine, la b. nera di catone; cosa o persona che non si è mai riuscita a battere: nei mondiali di calcio l’italia è la b. nera della germania. frequente nell’uso fam. la frase che bestia è?, a proposito di cosa che non si capisca cosa sia o di parola, spec. nome, che non si sappia cosa significhi.
5. gioco di carte italiano, che viene giocato diversamente nelle diverse località, ed è considerato un gioco d’azzardo. nella sua forma più diffusa, si gioca così: chi tiene banco, dopo avere distribuito le carte ai giocatori, rovescia l’ultima il cui seme rappresenta il trionfo; il primo giocatore alla sua destra getta una carta, alla quale ciascuno degli altri deve rispondere con carta dello stesso seme; se non può rispondere, getta un trionfo o altra carta. nelle prese, prevale la carta più alta, e il trionfo prevale su tutte le altre. ◆ dim. bestiòla (letter. bestiuòla), bestiolina, frequenti anche per amichevole rimprovero: bestiola, che non sei altro! (rari i masch. bestiòlo, bestiolino); altri dim. bestiolétta, bestiolùccia, besticciòla; vezz. o spreg. bestiùccia; accr. bestióne m., spesso fig., di uomo grande e grosso ma corto di intelligenza o ignorante (non com., e per lo più in senso proprio, il femm. bestióna); pegg. bestiàccia, spec. come appellativo di animale che metta timore o che per altro motivo non piaccia: caccia via quella bestiaccia! (raro il pegg. bestiolàccia).
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Treccani...
Definizione di Hoepli
bestia
[bé-stia]
1. qualsiasi animale, escluso l'uomo
|| bestie grosse, bovini ed equini
|| bestie piccole o minute, ovini, caprini e suini
|| bestie da soma, capaci di portare carichi sulla schiena, come il mulo e l'asino
|| bestie da tiro, capaci di trascinare un veicolo
|| bestie da sella, usate per cavalcare
|| bestie da lavoro o da fatica, animali che lavorano per l'uomo
|| bestie da macello, destinate a essere macellate
|| bestie da latte, che si mungono per averne il latte
|| bestie domestiche, animali allevati dall'uomo per uso o diletto
|| bestie feroci, belve
|| bestie selvatiche, quelle non sanguinarie, ma che vivono lontane dall'uomo
|| fig. brutta bestia, cosa o persona molto temuta, difficile da affrontare: l'esame di latino è una brutta b.
|| bestia rara, persona molto particolare
|| bestia nera, ossessione, tormento: quel professore è la mia b. nera
2. ass. animale domestico o da lavoro: pulire, governare le bestie
|| vivere, mangiare, dormire come una bestia, da bestia, molto male
|| morire come una bestia, da bestia, senza il conforto sociale o religioso
|| lavoro, vita da bestia, dura, tribolata
|| discorso da bestia, stupido o volgare
|| fig. andare, montare, entrare in bestia, diventare una bestia, arrabbiarsi, andare su tutte le furie
|| essere una bestia, in grande collera
3. fig. persona ignorante, rozza, violenta: chi è quella b. che ha scritto questo sproposito?; con lei sei una b.
|| essere una bestia in qualcosa, essere negato: in matematica sono una b.
4. fam. pelliccia
|| Stola di pelliccia
5. gioco d'azzardo con le carte
‖ dim. ⇨ bestiòla
|| accr. bestióna; ⇨ bestióne m.
|| pegg. bestiàccia
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Definizione di Garzanti linguistica
bestia
[bé-stia]
pl. -e
1. ogni animale, in quanto non dotato di coscienza e ragione; si contrappone a essere umano, persona: bestie da soma, da tiro, da cortile, da macello; non voglio bestie in casa; mi ha punto una bestia, mi ha punto un ragno, un insetto dim. bestiola, bestiuola, bestiolina, accr. bestione (m.), pegg. bestiaccia, vezz. bestiuccia
2. grosso animale da lavoro come il cavallo, la vacca, il bue: condurre le bestie all’abbeveratoio |fatica da bestia, enorme, spropositata |lavorare, faticare come una bestia, fare un lavoro, una fatica enorme |vivere come una bestia, in modo incivile, inumano o, anche, in estrema povertà |morire come una bestia, in condizioni disumane, oppure morire ammazzato; anche, senza i conforti religiosi
3. persona ignorante, maleducata, stupida | persona che si comporta con violenza e brutalità
4. gioco di carte
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Etimologia
← lat. bestĭa(m).
Termini vicini
bestemmiatóre bestemmiare bestémmia bèsso besciamèlla BES berzàglio bèrza bertüèllo bertùccia bertóne bertòldo bertòccio bertésca berteggiare bèrta5 bersàglio bersaglierésco bersaglière bersagliare berrovière berrettóne berrétto berrettino berrettifìcio berrettàio berrétta bernoccoluto bernòccolo bernésco bestiale bestialità bestiame bestiàrio bestino bèta betabloccante betacismo betaina betatróne bètel bètilo betlemita betòn betonàggio betònica betonièra betonista bétta béttola bettolante bettolière bettolina bettolino bettònica betulla bèuta BeV béva bevanda