Il lemma ché
Definizioni
Definizione di Treccani
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.
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Treccani...
Definizione di Hoepli
che1
a pron. relat. m. e f. inv.
1. il quale, la quale, i quali, le quali (con funzione di soggetto e di complemento oggetto): un sogno c. mi ha spaventato; restituiscimi i libri c. ti ho prestato; la ragazza c. abita qui accanto; le notizie c. mi racconti; è il tuo atteggiamento c. mi infastidisce
2. la qual cosa, con valore neutro
|| Spesso riferito a tutta la propos. precedente, per lo più preceduto dall'articolo determ. o da preposizione: si è presentato all'esame mal preparato, il c. è stato un errore; rispondo alla tua lettera con molto ritardo, del c. ti chiedo scusa
|| non c'è che dire, senza dubbio
|| ell. non c'è di che, formula di ringraziamento: “grazie per il passaggio” “non c'è di c.!”
3. pop. in cui: dall'istante c. l'ho vista, non l'ho più dimenticata; paese c. vai, usanza che trovi; l'anno c. ci siamo incontrati
4. lett., poet. (con funzione di caso obliquo, con o senza preposizione) cui: era il giorno ch'al sol si scoloraro / per la pietà del suo fattore i rai (petrarca)
b pron. interrog. (solo sing.)
(in propos. interrog. dirette o indirette) quale cosa: c. mi hai detto?; c. fare?; non so c. rispondergli; non capisco di c. ti debba rendere conto
|| che è, che non è, all'improvviso, a un tratto; in una narrazione, per introdurre un evento imprevisto: giocava spensierato quando, c. è c. non è, scoppiò a piangere
c pron. esclam. (solo sing.)
Quale cosa, quali cose: ma c. hai combinato!; c. mi tocca sentir dire!
|| ma che, per nulla, niente affatto; macché: “sei riuscito ad aprire la scatola?” “ma c.!”
d pron. indef. m. (solo sing.)
un che, indica qualcosa di impreciso, indeterminato: un c. di affascinante; un certo non so c.; nel suo atteggiamento c'è un c. di ambiguo
|| un gran che, molto: non ha concluso un gran c. con quell'affare
|| non essere un gran che, di cosa o persona di non grande valore: questo televisore non è un gran c.; si ritiene tanto in gamba, ma non è un gran c.
e agg. interrog. m. e f. inv.
(in propos. interrog. dirette o indirette) quale, quali: c. giorno del mese è oggi?; c. idea ti sei fatto di me?; non so c. camicia mettere; dimmi a c. ora ti posso trovare
f agg. esclam. m. e f. inv.
Quale, quali: c. disordine qua dentro!; c. notte stellata!; c. bei bambini!
|| fam., region. che bello!, che stupido!, com'è bello!, com'è stupido!
che2
cong.
1. introduce propos. dichiarative (soggettive e oggettive) con il v. al congiunt. o all'indicat.: mi sembra giusto c. tu agisca così; è inutile c. io venga domani; credo c. tu abbia capito; spero c. tornerai
2. introduce propos. causali, con il v. all'indicat. o al congiunt.: mi rallegro c. tu abbia vinto; copriti, c. fa freddo
|| Anche nelle loc. cong. visto che, dato che e sim., poiché: visto c. è così tardi, vado a casa
3. introduce propos. consecutive con il v. all'indicat. o al congiunt. per lo più in correlazione con così, tanto, tale e sim.: era così silenzioso c. non l'ho notato; era tanto eccitato c. non mi ha neppure sentito; è un tale scapestrato c. non ci si può fidare di lui
4. introduce propos. finali con il v. al congiunt.: abbi cura c. tutto sia pronto
5. introduce propos. temporali con il v. all'indicat.: sono mesi c. non mi hai più scritto; ero appena rientrata in casa, c. venne un diluvio
|| Con ell. di dopo e posposto a un part. pass.: finita c. ebbe la cena, uscì
6. introduce propos. comparative: l'esame è andato meglio c. non sperassi
|| Introduce il secondo termine di paragone nei comparativi di maggioranza e di minoranza, tra due agg., avv., part. o inf., o tra s. e pron. preceduti da una prep.: cammina più adagio c. una tartaruga; starai meglio là c. qua; è più vistosa c. bella; tiene più alla sostanza c. alla forma
|| In espressioni con valore quasi superl.: sono più felice c. mai; è più c. evidente
7. introduce propos. limitative o eccettuative, per quanto: c. io sappia, non è più passato di qui
|| Senza che: non dirò nulla c. tu non lo possa approvare
|| Diversamente da, diverso da: non riesce a comportarsi c. così; per risolvere problemi di questo genere non c'è c. lui
|| In correlazione con altri, altrimenti, altro, se non: non ha bisogno d'altro c. di riposo; non posso comportarmi altrimenti c. così
8. introduce propos. ottative, imperative o interrogative con il v. al congiunt.: c. tu sia felice!; c. tutti escano subito!; c. ci sia sotto qualcosa?
9. con valore coordinativo, in espressioni coordinative: c. tu voglia o c. tu non voglia; sia c. ti piaccia sia c. non ti piaccia
10. nella formazione di locc. congiuntive e congiunzioni composte: ammesso c., nel caso c., nonostante c., malgrado c.; in modo c.; senza c., tranne c., salvo c., dopo c., prima c., appena c. e sim.; allorché, finché, benché, cosicché, perché, poiché, sicché e sim.
ché
cong.
ant., lett. perché (introduce una propos. causale o interrogativa con il v. all'indicat., o una propos. finale con il v. al congiunt.): ascoltami, c. devo dirti qualcosa di importante; stai attento, c. non abbia a succederti qualcosa
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Etimologia
← lat. quĭd.
Termini vicini
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