Il lemma chiusura
Definizioni
Definizione di Treccani
chiusura
s. f. [lat. tardo clusūra, per clausūra, der. di cludĕre, claudĕre «chiudere»]. –
1. a. l’atto del chiudere o del venir chiuso, il fatto di essere chiuso, anche nel sign. fig. di cessazione, termine, conclusione e sim.: ch. di una porta, di una finestra; la ch. serale dei cancelli d’ingresso ai giardini; orario di ch., di un negozio, esercizio pubblico, stabilimento, museo, biblioteca, ecc. (e per indicare l’interruzione temporanea o la cessazione di un’attività, di un pubblico servizio: giornata di ch., per il riposo settimanale; ch. per ferie; ch. fallimentare; le autorità hanno ordinato la ch. del ristorante per inosservanza delle norme d’igiene); ch. dei conti, in ragioneria, complesso di operazioni contabili eseguite allo scopo di rilevare il reddito di un esercizio; ch. di borsa, ultimo periodo, di breve durata, di ogni riunione ufficiale di borsa; la ch. delle scuole, delle iscrizioni; ch. di un dibattito; nello sport, manifestazione di ch., quella con cui si conclude il periodo annuale di gare di una data specialità. con accezioni tecniche: ch. di un circuito, l’operazione con cui si stabilisce la sua continuità (v. chiudere, n. 1 d); ch. idraulica, interruzione della colonna d’aria in una conduttura, ottenuta mediante una certa quantità di liquido che rimane in una porzione della conduttura stessa: l’artificio al quale si ricorre comunemente per realizzarla è il sifone. b. il modo di chiudere, di chiudersi o d’esser chiuso: ch. elettrica, ch. automatica delle porte; ch. ermetica di un contenitore, ecc. c. in fonologia, ch. di un dittongo, processo (detto anche monottongazione) per il quale le due vocali di un dittongo si contraggono in una sola: così i dittonghi latini au, ae si sono chiusi nelle vocali romanze o, e (lat. aurum, rosae, ital. oro, rose). d. fig. in opposizione ad apertura (n. 5 d), nel linguaggio polit., indisponibilità, da parte di un partito o di un gruppo di partiti (soprattutto del partito di maggioranza o dei partiti che formano la coalizione governativa) al dialogo e alla collaborazione con altri partiti, per rifiuto di natura politica o per inconciliabilità ideologica: ch. a destra, ch. a sinistra. con riferimento al sign. fig. di essere chiuso, la locuz. ch. mentale, incapacità congenita o preconcetta di comprendere o accettare qualcosa (idee, opinioni, innovazioni, proposte, ecc.).
2. con sign. concr., ciò che serve a chiudere: servirsi di una ch. provvisoria, ricorrere a una ch. solida, ecc. nelle armi da fuoco, il congegno d’otturazione dell’arma, spec. nei fucili con canne basculanti. ch. lampo, dispositivo (detto anche cerniera lampo, o più brevemente la lampo s. f.) che permette di effettuare rapidamente la chiusura continua di due lembi di tessuto, costituito da due successioni di piccoli denti metallici o di materia plastica, fissate ciascuna a un nastro di stoffa che si applica al lembo di tessuto da chiudere: la chiusura è determinata per innesto mutuo dei dentini con lo scorrimento di un apposito cursore. fig., in alcuni giochi di carte, avere, non avere la chiusura, avere o non avere la combinazione di carte che consente di chiudere vittoriosamente il gioco (v. chiudere, nel sign. 4 c).
3. a. in matematica, dato un insieme, l’insieme che se ne ottiene aggiungendovi la frontiera; anche l’operazione che permette il passaggio al nuovo insieme a partire da quello dato. b. in logica matematica, ch. universale di un’espressione contenente certe variabili libere è la nuova espressione che si ottiene da quella universalizzando (cioè quantificando universalmente) ciascuna di tali variabili; ch. esistenziale di un’espressione è, invece, la nuova espressione ottenuta particolarizzando (ossia quantificando esistenzialmente) ogni sua variabile libera.
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Definizione di Hoepli
chiusura
[chiu-sù-ra]
1. azione e risultato del chiudere: provvedere alla c. di porte e finestre; orario di c.
|| fig. fine, cessazione, termine: la c. delle scuole, delle iscrizioni, del congresso
|| chiusura di borsa, determinazione dei valori ufficiali di vendita alla fine di una giornata di contrattazioni
|| chiusura dei conti, stesura del conto dei profitti e delle perdite e dello stato patrimoniale di una azienda al fine di calcolare l'utile di esercizio
|| chiusura del giornale, conclusione dell'impaginazione e inizio della stampa
2. ciò che serve a chiudere, serratura: si è rotta la c. della borsetta, del portone
|| chiusura lampo, cerniera lampo
3. fig. isolamento, rifiuto di ogni possibile contatto con persone che si trovano su fronti politici o ideologici diversi
|| chiusura mentale, posizione di rifiuto definitivo e aprioristico di tutto ciò che è diverso rispetto alle proprie convinzioni personali
4. raro chiusa
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Definizione di Garzanti linguistica
chiusura
[chiu-sù-ra]
pl. -e
1. il chiudere, il chiudersi, l’esser chiuso: chiusura della porta; chiusura della caccia, dell’anno accademico; orario, periodo di chiusura |asta di chiusura, (fin.) fase conclusiva della seduta di borsa |prezzi di chiusura, (fin.) quelli che vanno a formare il listino ufficiale di borsa | nei giochi di carte, raggiungimento del punteggio o di un’altra situazione che fa chiudere il gioco
2. ciò che serve a chiudere: chiusura a scatto, automatica, elettronica
3. incapacità o non volontà di comunicare, di discutere, di collaborare: chiusura mentale
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Etimologia
← lat. tardo clusūra(m), per il class. clausūra(m); cfr. clausura.
Termini vicini
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