Il lemma ciància

Definizioni

Definizione di Treccani

ciància
s. f. [der. di cianciare] (pl. -ce). –
1. discorso vano e pettegolo, chiacchiera senza costrutto o non rispondente al vero, fandonia; si adopera quasi sempre al plur.: non disse cristo al suo primo convento: «andate, e predicate al mondo ciance» (dante); noi non possiamo mai parlare di certe cose, perché monsignore dice che le son ciance (manzoni); dar ciance a qualcuno, tenerlo a bada con vane promesse; vender ciance, raccontar frottole, dare ad intendere, raggirare. con sign. più generico, senza connotazione spreg. (cfr. chiacchiera): ho in animo di farvi poi sopra quattro c. (g. gozzi).
2. ant. scherzo, burla; bazzecola, cosa di poco conto. ◆ dim. ciancétta.

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Definizione di Hoepli

ciancia
[ciàn-cia]

s.f. (pl. -ce)
1. discorso vano, ciarla: non ci credo, sono tutte ciance
|| dar ciance, parlare a sproposito
|| fig. uscire in ciance, non portare a termine qualcosa
SIN. chiacchiera, fandonia
2. raro scherzo
‖ dim. ciancétta; cianciolìna; ciancerèlla

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Definizione di Garzanti linguistica

ciancia
[ciàn-cia]
pl. -ce
1. (spec. pl.) discorso inutile, sconclusionato o non rispondente al vero; chiacchiera: raccontar ciance
2. (ant., lett.) scherzo, burla

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Etimologia

← deriv. di cianciare.