Il lemma ìnfimo

Definizioni

Definizione di Treccani

ìnfimo
agg. [dal lat. infĭmus, superl. di infĕrus: v. infero e cfr. inferiore], letter. – che è il più basso o che sta nel luogo più basso: l’i. lacuna de l’universo (dante), il pozzo infernale nella sua parte più bassa. più com. in senso fig., che occupa il posto più basso in una scala di valori: gente d’i. condizione; l’i. plebe; merce d’i. qualità; letter., stile i., lo stesso (ma meno com.) che stile umile, nella distinzione retorica degli stili. anche sostantivato, gli i., le persone più umili: servir gl’i., ed esser servito da’ potenti, entrar ne’ palazzi e ne’ tuguri ... a tutto era avvezzo un cappuccino (Manzoni).

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Definizione di Hoepli

infimo
[ìn-fi-mo]

a agg.
Che occupa la posizione più bassa di tutte: un'infima valle; l'infima lacuna (dante)
|| Ultimo per grado, valore, pregio: una locanda d'infima categoria; un romanzo d'infima qualità
|| Di umile condizione: esistenza infima
b s.m. (f. -ma nel sign. 1)
1. persona del più basso grado
2. ciò che è al grado più basso

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Definizione di Garzanti linguistica

infimo
[ìn-fi-mo]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. che è il più basso in una scala gerarchica: gente di infimo rango; merce di infima qualità
2. (ant., lett.) che sta più in basso di tutti, che si trova nel punto più basso: Dagl’infimi chiostri i mesti servi / asceser tutti (PARINI)

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Etimologia

← dal lat. infĭmu(m), propr. superl. di infĕrus (cfr. infero), per influsso di īmus (cfr. imo).