Il lemma ocèllo

Definizioni

Definizione di Treccani

ocèllo
s. m. [dal lat. ocellus, dim. di ocŭlus «occhio»]. – in zoologia:
1. occhio semplice degli insetti e di altri artropodi, che consta di una lente e di uno strato cellulare sensibile (rètina); negli insetti sono tipicamente in numero di tre, situati nella regione dorsale del capo, fra gli occhi composti. lo stesso nome si usa anche per le macchie oculari di molti altri invertebrati (per es., delle meduse).
2. ciascuna delle macchie di pigmento (dette anche macchie ocellari o, meno com., macchie oculiformi) che si trovano sul tegumento di alcuni animali, di forma tondeggiante e circondata da una zona chiara (ocelot, tacchino ocellato).

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Definizione di Hoepli

ocello
[o-cèl-lo]

s.m.
zool occhio semplice degli insetti e di altri invertebrati
|| Macchia tondeggiante racchiusa in un anello di colore diverso che si trova sulle ali di alcune farfalle, sulle piume di certi uccelli e sulla pelliccia di molti felini: gli ocelli delle farfalle, del pavone, del leopardo

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Definizione di Garzanti linguistica

ocello
[o-cèl-lo]
pl. -i
(zool.)
1. ciascuna delle macchie rotonde di colore scuro, circondate da un alone più chiaro, caratteristiche del piumaggio o del pelame di vari animali, come pavoni, giaguari, farfalle ecc.
2. piccolo occhio semplice degli insetti e di altri invertebrati

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Etimologia

← dal lat. ocĕllu(m), dim. di ocŭlus ‘occhio’.