Il lemma quaṡi
Definizioni
Definizione di Treccani
quaṡi
avv. e cong. [lat. quasi]. –
1. a. circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini: è q. un litro; pesa q. un quintale; l’ho pagato q. mille euro; ha q. trent’anni ormai; è q. un’ora che aspetto; è già q. sera; è q. finito; so q. tutto; sono q. uguali; ero q. pronto; mi scrive q. ogni giorno; gli parlò con affetto q. paterno; sono q. pentito d’averglielo detto; non è q. mai in casa; al viso mio s’affisar quelle anime fortunate tutte quante, quasi oblïando d’ire a farsi belle (dante). con funzione attenuativa: direi q., oserei q. dire che, e sim., volendo temperare l’arditezza di ciò che si afferma; e affacciando una proposta: si potrebbe q. andare a tavola, potremmo q. metterci in cammino (penso che sia ormai il momento di farlo). ripetuto, esprime una maggiore oscillazione del giudizio o della decisione: quasi quasi ci vengo anch’io; sarebbe quasi quasi meglio. assol., nelle risposte: «hai finito di scrivere la relazione?» «quasi». e per correggere sé stessi o altri, togliendo la restrizione: «si sono q. ridotti in miseria» «anche senza quasi». b. seguito o preceduto da un verbo o da una locuz. verbale, equivale spesso a «mancava, mancò poco che»: q. cadeva; m’è venuto q. addosso; venne in tanto dolore, che q. fu per gittarsi della torre (boccaccio).
2. come, come se fosse ...: gentileza di sangue, e l’altre care cose tra noi, ... quasi vil soma, egualmente dispregi (petrarca). frequente con un part. pass.: avanzava veloce, q. portato dal vento. in funzione di cong. subordinativa (col senso di «come se»), col verbo al congiuntivo: insisteva, q. avesse ragione lui; mi guardava meravigliato, q. non capisse ciò che gli dicevo; con lo stesso valore, anche q. che (v. quasiche).
3. per indicare affinità, somiglianza o, al contr., diversità, la parola è usata anche come prefisso (in grafia divisa o unita), per es. in termini del diritto e dell’economia (quasi contratto, quasi delitto, quasi moneta, quasi possesso, ecc.); in matematica, e in qualche altra disciplina, premessa a un agg. o a un sost. (quasielastico, quasigruppo, quasimetallico, quasiperiodico, ecc.), esprime proprietà analoghe a quelle dell’aggettivo o del sostantivo preso in sé, ma perfettamente determinate e non vagamente analoghe. in questo vocabolario, tali composti sono in genere trattati (con poche eccezioni) sotto la voce principale: contratto2, delitto, ecc. ◆ per l’avv. quaṡiménte, v. la voce.
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Definizione di Hoepli
quasi
[quà-ṣi]
a avv.
1. circa, pressappoco; indica approssimazione in misura di poco inferiore rispetto alla completezza di una quantità, di una circostanza, di una condizione: il fiasco è q. pieno; pesa q. un quintale; manca da q. dieci anni; ha lavorato per q. quarant'anni; non ci vede q.; non parla q. mai
|| ass. nelle risposte: “hai finito di scrivere?” “q.”
|| pop. senza quasi, certamente, proprio così
2. (anteposto o posposto a un verbo) per poco: è così sbadato che q. non mi vedeva; fu q. per cadere
3. (con valore attenuativo) forse, probabilmente: se non vi occorre altro, potrei q. andarmene; direi q. che potremmo accettare la proposta
|| iterat. (con valore rafforz.): si potrebbe q. q. sostenere il contrario; q. q. sarebbe meglio accettare
|| (con valore sospensivo) per indicare indecisione: “vieni anche tu?” “q. q. ...”
b cong.
(con valore subordinante, anteposto a una propos. modale esplicita con il v. al congiunt. o a una implicita, per lo più con il v. al part. pass.) come se: era agitato, q. prevedesse la notizia; parli di lui q. fosse uno sciocco; si alzò di scatto, q. spinto da una molla
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Definizione di Garzanti linguistica
quasi
[quà-ʃi]
1. circa, pressappoco, pressoché (indica una quantità o una qualità leggermente inferiore, oppure che qualcosa non è del tutto completo o completato): costa quasi cento euro; sono quasi le sei; sono venuti quasi tutti; mi sembrano quasi uguali; non lo incontro quasi mai; è quasi estate; «Hai finito?» «Quasi»; «È quasi in miseria?» «Senza quasi», è proprio in miseria
2. può indicare incertezza, dubbio e si usa per attenuare un’osservazione, una proposta ecc.: oserei quasi affermare che la questione non ci hai mai interessati; potremmo quasi definirlo un fenomeno tipico del nostro tempo | anche raddoppiato: quasi quasi verrei anch’io
3. accompagnato da un verbo ha spesso il valore di mancò, mancava poco che...: quasi mi faceva cadere; quasi quasi si metteva a ridere
♦ cong.
come se (sempre seguito dal verbo al congiuntivo): le sue mosse si facevano sempre più spavalde, quasi sapesse di non correre rischi | unito a un nome, con o senza trattino, forma espressioni stabili o occasionali che indicano qualcosa che si avvicina al concetto espresso dal nome senza però essere proprio lo stesso: quasi-particella; quasi-moneta; un quasi gol
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Etimologia
← lat. quăsi.
Termini vicini
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