Il lemma ritorsióne
Definizioni
Definizione di Treccani
ritorsióne
s. f. [dal lat. mediev. (dei giuristi) retorsio -onis, der. di retorsus, part. pass. tardo (class. retortus) di retorquere «ritorcere»]. –
1. l’azione, il fatto di ritorcere, in senso fig.: r. di un argomento, di un’accusa.
2. atto di ostilità, o comunque non amichevole, con il quale si risponde a un analogo atto compiuto da altri nei proprî confronti: un’offesa fatta per r.; negargli ogni aiuto, è stata una r. eccessiva. in diritto e nei rapporti internazionali, comportamento ostile ma non aggressivo, né violento né comunque giuridicamente illecito, per lo più afferente alla politica commerciale, col quale uno stato reagisce a un comportamento analogo posto in essere da un altro stato nei suoi confronti; si distingue dalla rappresaglia per il fatto che non presuppone nel comportamento dello stato offensore la violazione di norme del diritto internazionale.
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Definizione di Hoepli
ritorsione
[ri-tor-sió-ne]
1. il ritorcere un'accusa, un'insinuazione, un'argomentazione e sim. contro colui che per primo l'ha rivolta o l'ha sostenuta: la r. di un'ingiuria, dell'offesa; r. di un argomento a danno di chi lo sostiene
|| ass. atto vendicativo compiuto come reazione a un atto ostile; rappresaglia, rivalsa: ingiurie fatte per semplice r.
2. comm nel commercio internazionale, atto di discriminazione compiuto da un paese verso un altro, ritenuto responsabile di aver applicato misure che impediscono il corretto svolgimento dei normali rapporti commerciali
3. dir causa speciale di giustificazione per cui il reato di ingiuria può essere non punibile in caso di reciprocità delle offese
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Definizione di Garzanti linguistica
ritorsione
[ri-tor-sió-ne]
pl. -i
1. il ritorcere, l’essere ritorto; in particolare, atto vendicativo nei riguardi di chi ha (o si ritiene abbia) arrecato un danno materiale o morale | nel diritto internazionale, forma di autotutela con cui uno stato risponde alla presunta violazione dei propri interessi da parte di un altro stato con un atto ostile, ma lecito (p.e. rottura delle relazioni diplomatiche o dei rapporti commerciali)
2. (dir.) causa di giustificazione speciale per cui, in caso di reciprocità di ingiurie, il giudice può dichiarare non punibili uno o entrambi gli offensori.
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Termini vicini
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