Il lemma ritmo
Definizioni
Definizione di Treccani
ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione può essere percepita dall’orecchio (con alternanza di suoni e di pause, di suoni più intensi e meno intensi, ecc.), o dall’occhio (come alternanza di momenti di luce e momenti di ombra, di azioni e pause, di azioni fra loro simili e azioni di diverso tipo, ecc.), oppure concepita nella memoria e nel pensiero: avere, non avere il senso del r.; r. regolare, costante; r. continuo, intermittente; r. lento, veloce, sempre più veloce e, iperb., r. concitato, frenetico, indiavolato; accelerare, rallentare il r.; in relazione all’impressione psicologica che esso produce: r. monotono, stanco, ossessionante. in partic.:
1. a. con riferimento a impressioni acustiche: r. di una nenia, r. di un tamtam; colpi, spari che si succedono con r. costante. per metonimia, nell’uso corrente, composizione di musica leggera, per lo più jazz, in cui la cadenza ritmica ha, nell’esecuzione, la prevalenza sulla melodia: un r. lento, vivace; l’orchestra ha eseguito un r. jazzistico, brasiliano. per il sign. partic. del termine nel linguaggio musicale, v. oltre. b. con riferimento a impressioni visive: il faro si accende e si spegne con r. regolare; spec. di movimenti: l’ingranaggio si muove con un r. velocissimo; r. di un’oscillazione, di un pendolo; r. di danza; camminare, muoversi a r. di danza, con passi, mosse studiati in modo che ne risulti un movimento armonico, come di danza; r. di un esercizio ginnico. c. con riferimento a più impressioni o sensazioni concomitanti: r. cadenzato di marcia; battere il tamburo con r. rapido; r. della respirazione; r. della pulsazione delle vene, delle arterie; r. del cuore, o delle pulsazioni cardiache; disturbi di r., l’irregolare succedersi delle contrazioni cardiache, dovuto a cause diverse (v. aritmia).
2. a. successione ordinata, a regolari intervalli di tempo, con cui si svolge un fenomeno, si sviluppa un organismo: ritmo delle stagioni; il r. di crescita di un organismo, animale o vegetale; il r. dell’eosinofilia nel sangue, nell’uomo; il r. del ciclo mestruale; r. biologico, sinon. di bioritmo; il r. delle migrazioni, dell’ibernazione, per alcuni animali; il r. di apertura o di chiusura dei fiori, degli stami, ecc., in certe piante, in determinate ore del giorno. b. con riferimento ad attività varie, lo svolgersi più o meno celere e intenso delle loro varie fasi: r. di gioco, r. di lavoro; il r. della vita, delle attività umane, e un r. di vita tranquillo, affannoso; la vita moderna si svolge con ritmi frenetici; aumentare, diminuire il r. della produzione; imprimere un nuovo r. a un’associazione, a un’organizzazione. riferito ad azioni narrate o rappresentate: lo scrittore espone la vicenda con r. incisivo; la narrazione procede a r. serrato, susseguendosi cioè rapidamente le sue varie fasi (e, per estens., le indagini proseguono a r. serrato); r. di un romanzo, di un dramma, di un film. c. frequenza di successione di un fatto, di un fenomeno, cioè il numero delle volte che esso si ripete entro un certo tempo: r. delle vendite; r. delle partenze e degli arrivi; r. delle nascite. r. di un’arma da fuoco automatica, il numero di colpi che può sparare in un minuto primo (lo stesso che celerità di tiro).
3. in senso fig., di forme statiche che si succedono armonicamente nello spazio e non nel tempo (motivi ornamentali, linee di un disegno, masse architettoniche, ecc.), quasi che il loro succedersi fosse un’immagine di movimento: r. di un fregio, di una composizione pittorica; r. di un colonnato, di una serie di archi; r. delle linee di una facciata, di un edificio. in sedimentologia, regolare e ripetuta alternanza di due o più tipi litologici, che si succedono costantemente a causa del ripetersi e del perdurare delle medesime condizioni di disposizione.
4. in musica, uno degli elementi costitutivi (insieme alla melodia e all’armonia) del linguaggio musicale, ossia quello che si riferisce ai rapporti di durata intercorrenti tra i suoni in successione diacronica, nonché all’organizzazione, ordinata o no, di tali durate; il ritmo organizzato e dotato di un’accentuazione periodica prende il nome di metro o tempo: r. (o metro o tempo) binario, ternario, a seconda che il valore complessivo della battuta sia di due o di tre unità di tempo. il termine è anche, talvolta, sinon. di inciso ritmico: r. anacrustico, r. tetico, r. acefalo a seconda che l’inciso cominci, rispettivam., in levare, in battere o con una pausa che sostituisce la prima nota; r. maschile, r. femminile, a seconda che l’inciso conclusivo di una frase musicale sia, rispettivam., tronco (cioè si concluda in battere) o piano (in levare).
5. a. nella metrica, l’alternarsi, in un verso, di sillabe toniche e sillabe atone secondo determinate leggi: scandire il r. di un verso, leggerlo in modo da mettere in risalto tale alternanza; riferito alla metrica classica, e in partic. alla lettura moderna (in cui si accentano le arsi, generalmente lunghe, dei metri): r. trocaico, r. giambico e anapestico, ecc., a seconda che si accenti la prima o l’ultima sillaba del piede o del metro di quel tipo. in prosa, il succedersi degli accenti di frase, in genere senza leggi fisse (eccetto in qualche caso come nel cursus della prosa d’arte medievale), ma secondo il gusto e la sensibilità di chi scrive o parla. b. il componimento stesso che è caratterizzato dall’opposizione di sillaba tonica a sillaba atona, rispetto al verso classico basato sulla quantità sillabica e vocalica. in partic., nome di alcuni componimenti poetici medievali in volgare, che somigliano ai ritmi latini soprattutto perché costituiti da più o meno lunghe serie di versi senza schema metrico fisso, distribuiti in lasse disuguali tra loro, in ciascuna delle quali c’è o di gran lunga prevale una sola rima o assonanza: r. cassinese; r. laurenziano; r. di s. alessio.
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Definizione di Hoepli
ritmo
[rìt-mo]
1. scansione regolare nel tempo di suoni, movimenti, accenti e sim.: il r. cardiaco, della respirazione; il r. delle stagioni; r. di marcia; il r. della danza
2. il succedersi ordinato nello spazio di forme architettoniche, di elementi decorativi e sim.: il r. di un colonnato
3. estens. grado di frequenza, intensità, rapidità di un fenomeno o di una attività: il r. delle vendite, delle nascite, della crescita, della produzione
4. biol ritmo biologico, bioritmo
5. letter il ripetersi, secondo regole precise, di sillabe atone e toniche nella metrica accentuativa, e di sillabe lunghe e brevi nella metrica quantitativa: scandire il r. di un verso; il r. dell'esametro
|| In prosa, andamento di un periodo, di una frase, o di parti più ampie di un testo
|| Successione delle varie fasi e sequenze del racconto: un romanzo d'azione dal r. concitato
6. metr componimento poetico medievale caratterizzato da un numero variabile di versi, tutti con uguali rime o assonanze: r. cassinese
7. mus cadenza caratteristica di ogni tipo di composizione: r. di valzer, di samba
|| Nella musica leggera, composizione in cui il fattore ritmico prevale sulla melodia: r. lento, veloce
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Definizione di Garzanti linguistica
ritmo
[rìt-mo]
pl. -i
1. successione regolare, periodica, cadenzata: il ritmo delle stagioni; il ritmo cardiaco; una corsa dal ritmo sostenuto | andamento di un fenomeno, di un’attività: il ritmo della vita moderna; il ritmo delle nascite continua a decrescere; un ritmo di lavoro insostenibile
2. (mus.) la cadenza propria degli elementi di una composizione che costituiscono l’accompagnamento; l’organizzazione della durata delle note e delle pause, in stretto legame con il succedersi degli accenti: ritmo di valzer, di mazurka, di samba | nella musica leggera, composizione in cui il fattore ritmico prevale sulla melodia: ballare un ritmo lento
3. (metr.) ciò che contraddistingue formalmente la poesia dalla prosa, e che è dato dall’alternarsi, secondo determinati schemi, di sillabe lunghe e brevi nella metrica quantitativa, di sillabe toniche e atone nella metrica accentuativa: il ritmo dell’esametro, dell’endecasillabo | andamento generale di un periodo, di una frase o di un intero testo: il ritmo narrativo di un romanzo
4. successione armonica di forme nello spazio: il ritmo della facciata è scandito da balconcini
5. componimento poetico delle origini, per lo più in lasse monorime, che segna il passaggio dalla metrica dei ritmi basso-latini alla metrica italiana accentuativa: Ritmo laurenziano, Ritmo cassinese
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Garzanti linguistica...
Etimologia
← dal lat. rhўthmu(m), che è dal gr. rhythmós, forse deriv. di rhêin ‘fluire’.
Termini vicini
rìtmico ritmicità rìtmica ritmare ritiro ritiratézza ritirata ritirare ritintura ritìngere ritina ritidòma ritidectomìa ritèssere ritenzióne ritenuto ritenutézza ritenuta ritentivo ritentività ritentiva ritentare ritenére ritèndere ritemprare ritemére ritégno ritassare ritardo ritardista ritmografìa ritmologìa rito ritoccaménto ritoccare ritoccata ritoccatóre ritócco ritògliere ritondare ritòrcere ritorciménto ritorcitóio ritorcitura ritornare ritornèllo ritórno ritorsióne ritòrta ritòrto ritradurre ritraduzióne ritrarre ritrasformare ritrasméttere ritrasmissióne ritratta ritrattàbile ritrattaménto ritrattare