Il lemma rùstico
Definizioni
Definizione di Treccani
rùstico
agg. e s. m. [dal lat. rustĭcus, der. di rus «campagna»] (pl. m. -ci). –
1. agg. di campagna, campagnolo: le r. zampogne (t. tasso); casa r., fondo r.; chiesetta r.; lingua r., non com., la lingua parlata in campagna, dai contadini: que’ componimenti e quelle stanze in lingua r. fiorentina e toscana, che ... ho vedute in gran credito, pregiandosi i primi verseggiatori di scrivere con lo stile de’ montanari e de’ bifolchi toscani, come d’un ornamento vezzoso di poesia (bettinelli). architettura r. , propria degli edifici sorti in tutti i tempi storici nelle campagne o nei piccoli centri abitati, edifici dovuti non all’opera di artisti, di tecnici, di artefici dotati di una particolare cultura, ma all’estro costruttivo degli uomini della terra, contadini, operai, montanari; distinta quindi dall’architettura rurale, che comprende gli edifici costruiti sì in campagna, ma da tecnici colti e in base a progetti bene organizzati, per i bisogni dell’agricoltura e delle industrie agricole, oltreché per la razionale abitazione dei contadini. in titoli di opere e in denominazioni partic.: il comune r., titolo di una poesia delle rime nuove di g. carducci (1885); la vita r., titolo di un’ode del parini; stile r., di oggetti d’arredamento, mobili, costruzioni che ripetono nella foggia quelli diffusi in ambienti campagnoli: letto, tinello, villetta di stile r. (o anche tinello r., villetta r., ecc.); pizza r., torta r., pizza o pasticcio cotti al forno, con imbottitura di formaggio piccante o di carne salata, e condimento a base di pepe e altri aromi forti.
2. agg. rozzo, molto semplice, non elegante: la rozza voce e r. in convenevole e cittadina ridusse (boccaccio); una cena, una festa, una cerimonia r., semplice, alla buona, come si usa in campagna. riferito a oggetti lavorati, non rifinito, grezzo: tavolo r., sedia r.; spec. di parti di costruzioni edilizie: muro r., facciata r., senza intonaco, senza rivestimento murario (e v. anche al n. 5 c): diede un’occhiata anche alla facciata del duomo, rustica allora in gran parte e ben lontana dal compimento (manzoni); per l’intonaco r., v. intonaco. in partic.: a. nella terminologia architettonica derivata dai trattati cinquecenteschi sugli ordini classici, si dicono rustiche le parti costituite da elementi bugnati, sia che si tratti di membrature appartenenti a un ordine architettonico, che prende il nome di ordine r., sia che il bugnato costituisca il motivo di paramento di tutta una superficie muraria e delle sue eventuali aperture; ancor più specificamente, si parla di bugnato r. quando gli elementi bugnati presentano una superficie scabra, grezza, irregolare, e non liscia: il bugnato r. adottato da bernini per gli angoli del palazzo di montecitorio. b. in legatoria, legatura r. o alla rustica (o brochure), con una semplice copertina di cartone o di carta pesante, effettuata per lo più nella tipografia stessa in cui il libro è stato stampato. c. scrittura r., in paleografia e in epigrafia latina, forma di scrittura a tratteggiamento meno calligrafico e monumentale rispetto alla «elegante», senza essere però di esecuzione rozza e trascurata; in partic., nell’antichità classica e nel medioevo, scrittura r. (contrapp. a capitale elegante), tipizzazione della scrittura capitale libraria (v. capitale1, n. 3).
3. agg. fig. ruvido, scontroso, poco socievole, soprattutto nei modi esteriori (in genere con senso non spreg. o meno spreg. di rozzo, ritroso): un uomo r., gente r.; è r., ma d’animo gentile; è così r. che accetta raramente i nostri inviti; r. schiettezza, semplicità, onestà; più raram., schivo, timido: se talora vedea guatarmi da cupido amante, chinava gli occhi rustica e selvaggia (t. tasso).
4. agg. in agronomia, piante r., quelle capaci di adattarsi o di resistere a condizioni sfavorevoli climatiche (siccità, freddo, ecc.), pedologiche (carenza di nutrimenti o eccesso di sali), all’attacco di parassiti, ecc.
5. s. m. a. non com. contadino, persona di campagna: anche se vive in città, è rimasto un r.; una festa di rustici. b. il locale o il complesso dei locali che in una fattoria o in una villa sono adibiti alla rimessa di attrezzi agricoli o all’alloggio dei contadini, dei giardinieri, ecc.: ristrutturare un r. per farne una trattoria di campagna, o una villetta. c. nel linguaggio tecn. delle costruzioni, r. di un edificio, il complesso delle sue strutture (ossatura portante e murature) prive di rivestimento e delle altre opere di finitura superficiale (spesso intenzionalmente non rifinite per creare un particolare effetto architettonico o ornamentale). d. in gastronomia, involtino di pasta sfoglia con ripieno di formaggio, funghi, alici e altri ingredienti saporiti. ◆ dim. rustichétto; per lo più sostantivati l’accr. rusticóne, il pegg. rusticàccio o rusticonàccio, sempre nel sign. 3 e spesso con intonazione scherz. o affettuosa: ci rese a mala pena il saluto, quel rusticone (de amicis)._◆ avv. rusticaménte, in modo rustico: mobili lavorati rusticamente; anche, con schiettezza ruvida: trattare, salutare rusticamente.
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Treccani...
Definizione di Hoepli
rustico
[rù-sti-co]
(pl. m. -ci; f. -ca, pl. -che)
a agg.
1. di campagna, campagnolo: fabbricati rustici; fondi rustici; vita rustica
2. estens. fatto alla maniera campagnola, con semplicità o con materiali grezzi: villetta rustica; mobili di stile r.
|| alla rustica, alla buona: mangiare alla rustica
3. fig. di persona, non raffinato, rude, scontroso: è un po' r. ma non è cattivo; carattere r.
|| estens. timido, schivo, poco socievole: è un gatto r. che non vuole carezze
|| estens. semplice, genuino: maniere rustiche
4. fig. di edificio o di lavoro, non rifinito: una rustica panca di legno; soffitto di travi rustiche
|| facciata rustica, priva di intonaco o di altre rifiniture
|| legatura alla rustica, in editoria, brossura
|| pavimento rustico, di semplici tavole o mattoni
b s.m. (f. -ca nel sign. 1)
1. contadino, villico: la parlata dei rustici
2. edificio completato ma non ancora rifinito
|| Costruzione non rifinita, annessa all'abitazione padronale di campagna, destinata un tempo all'alloggio dei contadini, oggi usata come deposito di attrezzi, di legname e sim., o riadattata come alloggio secondario: villa con annesso r.; abitano nel r. della fattoria
3. al pl. pasta di pane cotta al forno ripiena di ingredienti aromatici o piccanti
‖ dim. rustichétto; rustichìno
|| accr. rusticóne
|| pegg. rusticàccio
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Definizione di Garzanti linguistica
rustico
[rù-sti-co]
f. -a; pl.m. -ci, f. -che
1. di campagna: vita rustica |stile rustico, che imita quello campagnolo
2. riferito a persona, poco socievole, scontroso, rozzo: un uomo dal carattere rustico; avere modi rustici | semplice, alla buona: una cena rustica
3. detto di cose, grezzo, non rifinito: facciata rustica, senza intonaco
♦ n.m.
pl. -ci
1. costruzione annessa a una villa o a una fattoria, usata come deposito per attrezzi agricoli o come alloggio per i contadini
2. (edil.) edificio in costruzione e non ancora rifinito
3. (gastr.) pasticcino salato di pasta sfoglia farcita
4.
f. -a; pl. -che
(lett.) contadino
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Garzanti linguistica...
Etimologia
← dal lat. rustĭcu(m), deriv. di rūs rūris ‘campagna’.
Termini vicini
rusticità rustichézza rusticano rusticale rusticàggine russoiano russo russificare russare ruspo ruspista ruspare ruspante ruspa rush rusco ruscèllo ruscellare ruralità rurale rupìcolo rupìcola rupìa rupèstre rupe ruotare ruòta ruòlo ruolino rùnico ruta rutàcee rutènio rutèno rutherford rutherfordio rutilante rutilare rùtilo rutina ruttare rutto ruttóre rùtulo ruvidézza ruvidità rùvido rużżare rużżo rùzzola ruzzolare ruzzolata ruzzolìo ruzzolóne s- sa’ sabadìglia sabatino sàbato sabàudo