Il lemma sàbato
Definizioni
Definizione di Treccani
sàbato
(ant. o region. sàbbato) s. m. [lat. sabbătum, dal gr. σάββατον, e questo dall’ebr. shabbāt «(giorno di) riposo»]. – sesto giorno della settimana, l’ultimo lavorativo per alcune categorie di lavoratori, per altre già giorno di riposo (per gli ebrei è invece il settimo giorno della settimana, festivo e consacrato a dio, nel quale si interrompe ogni attività lavorativa in ricordo, secondo l’antico testamento, del giorno di riposo di dio dopo la creazione o anche della liberazione del popolo d’israele dalla cattività egiziana): arriverò s., o s. prossimo; l’ufficio è aperto al pubblico anche il s., o di s.; è un programma che va in onda ogni s., o tutti i sabati. in partic.: s. grasso, l’ultimo sabato di carnevale; s. inglese, la vacanza del pomeriggio del sabato, riconosciuta inizialmente in inghilterra, soprattutto alle categorie impiegatizie, e quindi adottata anche in altri paesi (per es., in italia, nel periodo fascista, con la denominazione mutata in s. fascista); nella liturgia cattolica, s. di passione, s. santo, il sabato che precede rispettivam. la domenica delle palme e quella di pasqua. locuzioni partic. e modi prov.: sabato che viene!, iron. o scherz. per alludere a tempo molto lontano o per significare che un fatto non si verificherà mai; dio non paga il s. (con riferimento alla consuetudine ormai non più diffusa di pagare i salarî il sabato sera), la punizione, oppure la ricompensa, divina, anche se non è immediata, non può mancare; non c’è s. senza sole (cui si fa spesso seguire: non c’è donna senza amore); la febbre del s. sera, espressione giornalistica (ispirata al titolo del film saturday night fever del regista statunitense j. badham, 1977), divenuta quasi proverbiale per riferirsi alle serate che molti giovani passano in discoteca fino a tarda ora la sera del sabato, cui talvolta seguono folli e pericolose corse in macchina per il rientro a casa. ◆ il sabato del villaggio, titolo di uno dei canti di g. leopardi, composto a recanati in un solo giorno, il 29 sett. 1829.
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Definizione di Hoepli
sabato
[sà-ba-to]
ant., region. sabbato
Sesto giorno della settimana civile, seguente al venerdì
|| Presso gli Ebrei settimo giorno della settimana, festivo, consacrato a Dio
|| sabato di passione, quello che precede la domenica delle palme
|| sabato grasso, ultimo sabato di carnevale, che nel rito ambrosiano precede la prima domenica di quaresima
|| sabato santo, quello precedente la pasqua
|| fam. fare sera e sabato, fare tardi senza concludere niente
|| scherz. sabato che viene!, con allusione a tempo molto lontano, a evento che non accadrà: “ti ha restituito quel denaro?” “sì, s. che viene!”
|| st sabato inglese, vacanza del pomeriggio del sabato per alcune categorie di impiegati, secondo l'uso inglese, introdotta anche in italia negli anni trenta
|| PROV. dio non paga il s., il castigo divino si può differire, ma non evitare
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Definizione di Garzanti linguistica
sabato
[sà-ba-to]
pl. -i
il sesto giorno della settimana, quello che segue il venerdì; nella settimana ebraica è l’ultimo giorno, consacrato al riposo | (prov.) Dio non paga il sabato, il castigo divino può tardare ma è immancabile (con riferimento all’uso di pagare i salari il sabato sera)
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Etimologia
← lat. sabbătu(m), dal gr. sábbaton, a sua volta dall’ebr. shabbāt ‘(giorno di) riposo’.
Termini vicini
sabatino sabadìglia sa’ s- ruzzolóne ruzzolìo ruzzolata ruzzolare rùzzola rużżo rużżare rùvido ruvidità ruvidézza rùtulo ruttóre rutto ruttare rutina rùtilo rutilare rutilante rutherfordio rutherford rutèno rutènio rutàcee ruta rùstico rusticità sabàudo sabba sabbàtico sàbbato sàbbia sabbiare sabbiato sabbiatóre sabbiatrice sabbiatura sabbièra sabbióne sabbionìccio sabbióso sabeismo sabellianismo sabelliano sabèllico sabèo sabina sabino sabìr sabot sabotàggio sabotare sabotatóre sabra saburrale sacca saccàia