Il lemma sconciare

Definizioni

Definizione di Treccani

sconciare
v. tr. e intr. pron. [der. di conciare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io scóncio, ecc.). –
1. tr., non com. sciupare, guastare; imbruttire; ridurre in cattivo stato: l’affresco è stato sconciato da un cattivo restauro; il naso solo, un poco troppo elevato nella sommità, sconciavala un pocolino (goldoni); questa è la sola ragione che mi obbliga a volgervi ancora la parola, e che mi trattiene perfino dallo sconciarvi il viso colle mie mani (c. arrighi); e con il sign. partic. di slogare: il colpo che diedi sopra il fondo della barca mi sconciò quasi una spalla (i. nievo).
2. intr. pron., ant. abortire: che dia una pozione alla fanciulla per farla sconciare (machiavelli); s’io conoscessi qualche arcadica pastorella la quale fosse incinta, la sconforterei dal leggere quella descrizione per tema non si sconciasse (Baretti).

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Definizione di Hoepli

sconciare
[scon-cià-re] (scóncio; si coniuga come conciàre)

a v.tr.
Ridurre in cattivo stato, guastare deformando, insudiciando e sim.: s. i muri con scritte stupide
|| sconciarsi una gamba, un piede, slogarseli
b v.intr. pronom. sconciàrsi
1. ridursi in pessimo stato, guastarsi, rovinarsi
2. ant. abortire

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Definizione di Garzanti linguistica

sconciare
[scon-cià-re]
io scóncio ecc.
a aus. avere
conciare male; guastare, rovinare: un colpo che gli ha sconciato una mano; la bellezza di quella cattedrale era sconciata dalle luci al neon

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Etimologia

← comp. di s- e conciare.