Il lemma uòmo
Definizioni
Definizione di Treccani
uòmo
(ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). –
1. a. essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale soggetto di atti non immediatamente riducibili alle leggi che regolano il restante mondo fisico: il problema dell’uomo è centrale nella massima parte delle religioni storiche e dei varî sistemi filosofici. dal punto di vista biologico uomo è il termine con cui sono indicate tutte le specie di mammiferi primati ominidi appartenenti al genere homo e, in partic., l’unica specie vivente homo sapiens, caratterizzata da stazione eretta, pelosità ridotta, mani con pollice opponibile che consente la presa di precisione, grande sviluppo del cervello e del neurocranio, che sovrasta la regione facciale; si differenzia inoltre da tutte le altre specie animali per la complessità del linguaggio simbolico articolato, per l’alta capacità di astrazione e di trasmissione di informazioni per altra via che non sia l’ereditarietà biologica (trasmissione culturale). seguito da particolari denominazioni indica, in antropologia, forme o specie diverse: così, con u. di neanderthal vengono indicate le popolazioni ascritte alla sottospecie homo sapiens neanderthalensis, vissute nel periodo würmiano (v. neandertaliano); con u. di pechino e u. di giava sono indicate popolazioni oggi ascritte alla specie homo erectus e conosciute anche, rispettivamente, come sinantropo (v.) e pitecantropo (v.). b. fraseologia più com.: l’origine dell’u.; il primo u., il primo essere umano creato (adamo, secondo la narrazione biblica); la nascita, la vita, l’esistenza dell’u.; il destino dell’u.; la struttura dell’u., e lo scheletro, la muscolatura, il sistema nervoso, la fisiologia dell’u. (in queste e in molte altre espressioni, nelle quali l’uomo è inteso astrattamente e in modo indeterminato, il singolare ha valore collettivo); nasce l’u. a fatica, ed è rischio di morte il nascimento (leopardi); uomini di colore, che hanno la pelle di pigmentazione scura; uomini pallidi, traduz. del nome con cui, spec. in passato, i neri dell’africa centrale chiamavano gli uomini di razza bianca; a memoria d’uomo non si ricorda un fatto simile, per quanto indietro possa riandare la memoria degli uomini; andare a passo d’u. (spec. d’automobile, treni, ecc.), muoversi a bassissima velocità. in contrapp. agli altri esseri viventi o alle cose: l’u. si distingue dalle bestie perché dotato di ragione; la lotta dell’u. contro gli elementi; l’u. aspira al dominio della natura; le responsabilità dell’u. nei cambiamenti climatici. in relazione alla concezione dell’uomo come composto di un corpo materiale e mortale e di uno spirito immateriale e immortale: l’anima dell’u.; il destino sovrannaturale dell’u.; l’u. pneumatico e l’u. psichico, nella concezione paolina (v. pneumatico, n. 1); rispuosemi: «non omo, omo già fui ...» (dante, introducendo a parlare lo spirito di virgilio). con riferimento all’uomo nelle varie epoche storiche e forme di vita: l’u. primitivo, l’u. preistorico, l’u. del medioevo, l’u. del rinascimento, il tipo d’uomo o gli uomini che vissero in quell’età; dice lo filosofo che l’u. naturalmente è compagnevole animale (dante); i diritti dell’u., in una comunità politica; l’u. economico, traduz. dell’espressione lat. moderna homo oeconomicus (v. homo); l’opera, le opere dell’u.; gli uomini che popolano la terra sono più di cinque miliardi. con valore generico in aforismi e proverbî: gli uomini sono ingrati; uomo avvisato è mezzo salvato; i monti stanno fermi e gli uomini camminano; il peccare è da uomini, l’ostinarsi è da bestie; l’u. propone e dio dispone, ecc. locuz. particolare: uomo in mare!, in marina, segnale d’allarme a bordo, quando si scorge una persona caduta in mare, e insieme ordine di eseguire immediatamente le manovre necessarie per il suo salvataggio.
2. a. essere umano di sesso maschile (in contrapp. espressa o tacita a donna): il principio della parità giuridica tra uomo e donna; abito da u., sarto da u.; cappello da u.; un u. solo tra molte donne; dio creò la donna da una costola dell’u.; non so chi fosse al telefono, ma era una voce d’uomo; accompagnato da determinazioni attributive riguardanti l’aspetto fisico: un u. alto, basso, grasso, magro, robusto, gracile; un bell’u.; un pezzo d’u. o un bel pezzo d’u., un uomo aitante e ben fatto; un u. di media statura; un mezz’uomo (mingherlino, rachitico, e in senso fig. uomo vile, codardo); accompagnato da determinazioni attributive riguardanti qualità morali o intellettuali: un u. onesto, disonesto, dotto, ignorante, volgare, educato; un u. d’ingegno; un u. di cuore, generoso; un u. di poche parole, taciturno; un u. di parola, sulla cui parola si può contare; un u. d’onore, che ha il senso del proprio onore, onorato e rispettabile (ma u. d’onore, o di rispetto, è anche denominazione regionale degli esponenti di rilievo della mafia, della ’ndrangheta e della camorra); un u. d’oro, una perla d’u., un tesoro d’u., pieno di ottime qualità; un u. alla buona, alla mano, semplice e cordiale; un u. di paglia, vano e superficiale, un fantoccio, un burattino (per un partic. sign. di uomo di paglia, v. paglia); un u. di mondo, che conosce il vivere del mondo; un u. navigato, che ha molta esperienza; un sant’uomo, un uomo molto buono e pio (non propriamente un santo); un brav’uomo; un buon uomo (o anche, in grafia unita, buonuomo, v., o bonomo), un uomo di buon carattere, bonario; per altre locuz. analoghe, come un benedetto u., un grand’u., un pover’u., ecc., v. l’agg. determinante benedetto, grande, povero, ecc. come elemento pleonastico o lievemente enfatico in funzione di nome del predicato: è un u. onesto (o un onest’uomo); è un u. coraggioso; senza sua moglie è un u. perso, incapace di agire, di decidersi; è un u. rotto a ogni astuzia; non è u. da lasciarsi cogliere in fallo; è l’u. che fa per noi; non è l’u. che immaginavo. alludendo a un uomo particolare in frasi che mirino a rilevare la peculiare individualità (carattere, indole, psicologia, ecc.): conosco l’u. (o il mio u.) e saprò convincerlo; l’u. si vide perduto: il terror della morte l’invase (manzoni); iron., furbo l’uomo!; analogam., premesso a un nome personale o cognome: l’u. dante, l’u. carducci, cioè dante e carducci considerati non nella loro personalità poetica, ma nella loro realtà biografica. b. con sign. pregnante, riferendosi al senno, alla serietà, alla fermezza e in genere a tutte quelle qualità che si pensa debbano essere proprie dell’uomo: sii u. e ribellati a queste sopraffazioni; comportati da u. e non da pagliaccio!; quello sì che è un u.!; fai l’u. e mantieni ciò che hai promesso; se mala cupidigia altro vi grida, uomini siate, e non pecore matte (dante): il secondo verso è talora citato come raccomandazione di agire con discernimento. e contrapponendo l’equilibrio, la prudenza e la piena maturità dell’adulto all’istintiva leggerezza dei fanciulli: si è fatto già u.; è un u. fatto (in queste frasi spesso alludendo anche all’aspetto fisico); è un u. adulto, maturo; si comporta da u., benché sia ancora un ragazzo.
3. a. individuo indeterminato, di sesso maschile: vidi due uomini dileguarsi nell’oscurità; un u. veniva verso di noi; un u. ci stava pedinando; anche in casi in cui il normale uso di signore sarebbe sentito linguisticamente improprio per la modesta condizione o per l’aspetto della persona: è venuto un u. a cercarti; c’è un u. che vuole parlarti; passava giù nella strada l’u. degli stracci; l’u. che fa le pulizie o l’u. delle pulizie; c’è l’u. del gas, della luce. con valore partic., l’u. della strada (ingl. the man in the street), l’uomo medio, il comune cittadino, non qualificato politicamente, astrattamente inteso in quanto rappresenta le opinioni e le aspirazioni della media dei cittadini; u. qualunque, espressione di sign. analogo alla prec., ma che designa più che il disimpegno un atteggiamento antipolitico, in quanto assunta nel 1944 da g. giannini come denominazione del giornale e del movimento da lui fondati, l’u. qualunque e movimento dell’u. qualunque (v. qualunquismo); u. massa, l’individuo tipico della società e della cultura di massa, privo di personalità e carattere. b. con sign. più ristretto, servo, dipendente: c’è qui l’u. del conte, del direttore; oggi ho da pagare i miei uomini; u. nero, ant., servitore di famiglie signorili, o anche servo che si vestiva di nero in occasione del funerale o del mortorio del padrone (per altri sign. della locuz., v. uomo nero); ant., con riferimento agli usi feudali: donna, audite como mi tegno vostro omo e non d’altro segnore (canzone del re giovanni), vostro fedele servitore, vostro devoto. c. componente di una formazione o di un gruppo che riveste una condizione e funzione specifica, organica e unitaria: gli uomini del 3° gruppo corazzato si sono distinti per capacità e coraggio; un equipaggio composto di trenta uomini; nelle squadre di calcio l’attacco è formato da cinque uomini; nella piazza della manifestazione c’era un grande spiegamento di uomini e di mezzi. d. nell’uso pop. e fam., accompagnato dall’agg. possessivo, marito, compagno, convivente abituale: il mio u., il suo u.; io trovai l’uom tuo che andava a città (boccaccio); la villanella all’uom suo el desco ingombra (poliziano); gli uomini della mia vita, quelli con cui una donna ha avuto una relazione più o meno lunga e impegnativa. con sign. partic. e diverso, i miei uomini o gli uomini di casa, i componenti maschili della famiglia.
4. a. seguito da un compl. di specificazione (o da altra determinazione), uomo indica spesso persona che ha un mestiere o una funzione particolare, talora formando un’espressione perifrastica: u. d’affari, commerciante, imprenditore, operatore economico o finanziario, ecc.; u. politico, impegnato nella vita politica; u. di chiesa, ecclesiastico; u. di lettere, letterato; u. di scienza, scienziato, studioso di discipline scientifiche; u. di legge, giurista, avvocato e sim.; u. di corte, cortigiano, nobile di corte, e anticam. anche giullare, buffone: il gonnella, piacevole buffone, o u. di corte che vogliamo dire (sacchetti); u. di mare, che ha buona pratica del navigare e dei servizî di bordo; u. di fatica, inserviente addetto ai lavori pesanti; u. d’àncora, nel tiro alla fune, ciascuno dei due tiratori avversarî che si trovano al capo estremo della fune; u. di giro, nella pallacanestro, lo stesso che pivot; u. di coscienza, in tipografia, v. coscienza, n. 4; u. a masso, cavatore di marmo, cioè l’operaio che esegue le operazioni necessarie per il distacco dei massi di marmo dal monte e per il movimento degli stessi nella cava; u. delle caverne, l’uomo preistorico. in partic., u. d’arme, espressione con cui dapprima fu chiamato chi si dedicava alla professione delle armi, sia il soldato a cavallo sia quello a piedi; ma poi, nel tardo medioevo, il cavaliere armato di tutto punto con pesante armatura. b. con valore più generico: u. di fiducia di qualcuno, che ne amministra gli affari come fiduciario; l’u. della situazione, necessario in una data contingenza, particolarmente adatto a risolvere problemi sorti in un determinato momento; l’u. del giorno (o del momento), che al momento presente ha acquistato grande rinomanza e ha una posizione di particolare rilievo in politica, nella cultura, ecc. c. in espressioni di origine recente, giustapposto a un sostantivo al quale la persona indicata è metaforicamente riferita per somiglianza di funzioni (giustapposizione solitamente segnata da un trattino): uomo-ragno, v. ragno; uomo-rana, v. rana; uomo-siluro, lo stesso che siluro umano, v. siluro; uomo-torpedine, v. torpedine; uomo-radar, denominazione corrente del controllore della circolazione aerea o di volo; uomo-sandwich, v. sandwich; uomo chiave, in senso fig., la sola persona che possa risolvere e sbloccare una situazione particolarmente difficile.
5. con valore molto vicino a quello di pron. indefinito: quando un u. nasce disgraziato ...!; se si può levare un u. dalle pene, dobbiamo farlo. anticam. uomo (con uso assol., o preceduto da art. determinativo) era un vero e proprio pron. indefinito: potrebbe già l’uomo opporre contra me e dicere ... (dante); con questo uso è più frequente la forma tronca uom, om (cfr. il fr. on o l’on): veramente è questi così magnifico come uom dice (boccaccio); ahi, come poco a sé creder uom degge! (poliziano); analogam., ogni uomo significò «ognuno»: pampinea, fatta reina, comandò che ogn’uom tacesse (boccaccio).
6. in alcune locuz., è nome di oggetti: u. meccanico, non com., automa (nel senso proprio del termine); u. di pietra, piramide a secco che gli alpinisti erigono sulle cime raggiunte mediante scalate; u. morto, nome di un dispositivo di sicurezza, e di alcuni tipi di attaccapanni (v. uomo morto).
7. locuz. avv.: a tutt’uomo, di uso ormai raro, con tutta la forza di cui un uomo è capace, con estremo vigore: si mise a dar mazzate a tutt’u.; come un sol uomo, tutti insieme, con sforzo unanime: gridavano come un sol u.; si precipitarono su di lui come un sol uomo. per la locuz. marcamento o marcatura a uomo, nello sport, v. marcamento. ◆ come s’è già avuto occasione di notare per figliuolo, legnaiuolo, luogo, si hanno anche per uomo esempî nell’ant. toscano e umbro di riduzione del dittongo uo a u, documentata anche questa in boccaccio (dec. iii, 1, 11): che è uno umo a star con femine? ◆ nei varî alterati, essendo la prima sillaba fuori d’accento, si ha sempre o- invece che uo-; si vedano quindi nel rispettivo ordine alfabetico omaccio, omarino, ometto, omicciolo, omiciattolo, omino, ominone, omone, ecc.
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Treccani...
Definizione di Hoepli
uomo
[uò-mo]
ant., pop. omo
1. zool mammifero dei vertebrati (homo sapiens), dell'ordine dei primati, con stazione eretta su due gambe, dalle mani con pollice opponibile, dotato di sistema nervoso molto sviluppato, di alto grado di intelligenza, caratterizzato dalla capacità di elaborare e trasmettere le esperienze acquisite e dal linguaggio articolato: anatomia dell'u.; il corpo, la testa, il cervello, le mani dell'u.; lo sviluppo dell'u. dalla nascita alla morte
2. essere umano, considerato in relazione alle sue caratteristiche intellettuali e spirituali e alle sue facoltà di raziocinio ed elaborazione simbolica: la sensibilità dell'u.; l'u. ha molti bisogni spirituali; tutti gli uomini hanno un universo morale; talvolta le idee dell'u. generano mostri
|| L'essere umano considerato in relazione a un periodo storico, a un'epoca culturale, a un ambiente sociale e sim.: l'u. medievale, rinascimentale; l'u. moderno ha perso molte certezze; l'u. comune
|| (con valore collettivo) la specie umana, considerata in senso generico, in base all'insieme di caratteristiche che la contraddistinguono: l'apparizione dell'u. sulla terra; le razze dell'u.; l'u. e gli altri animali
|| a memoria d'uomo, indietro nel tempo fin quando un uomo può ricordare; fig. da moltissimo tempo: a memoria d'u. non si ricorda un'estate così calda
|| a passo d'uomo, di veicolo che procede alla velocità corrispondente all'andatura di passo di un uomo
3. rispetto ai caratteri morali o intellettuali, individuo adulto di sesso maschile: un u. giusto, avveduto, saggio; uomini educati e sensibili; un u. intelligente, buono, onesto; un u. malvagio, disonesto, sciocco
|| buon uomo, uomo senza malizia, sprovveduto
|| da uomo a uomo, francamente, apertamente
|| essere, non essere uomo da, essere, non essere capace di: non è u. da compiere tali gesti
|| galant'uomo, galantuomo
|| grand'uomo, di grandi meriti, virtù e sim.; antifr. uomo che, ai fatti, si rivela privo di doti, qualità e sim.: vedi com'è finito quel grand'u.!
|| pover'uomo, che suscita compassione o disprezzo
|| sant'uomo, estremamente buono, tollerante, paziente
|| uomo d'azione, che preferisce agire piuttosto che teorizzare
|| uomo finito, rovinato, sul piano morale o economico
|| uomo forte, che adotta o auspica sistemi e metodi autoritari
|| fig. un uomo d'oro, una perla d'uomo, uomo che possiede moltissimi pregi, virtù, meriti
4. rispetto all'ambito sociale, culturale, storico, o al ruolo e all'attività svolti, individuo adulto di sesso maschile: un u. benestante, ricco, povero; un u. colto, informato; un u. che si è fatto da sé
|| uomo d'affari, operatore economico
|| uomo d'arme, di guerra, soldato, combattente
|| uomo di casa, casalingo
|| uomo di chiesa, ecclesiastico; estens. uomo molto pio
|| uomo contro, chi diventa la figura ispiratrice, il punto di riferimento di un movimento di opposizione
|| uomo di corte, cortigiano
|| uomo economico, concezione astratta di individuo che, conoscendo profondamente le condizioni e i meccanismi di mercato, opera al solo soddisfacimento dei propri bisogni, ottenendo il massimo rendimento con la minima spesa
|| uomo di fatica, che è addetto ai lavori manuali
|| uomo di fiducia, che è incaricato di svolgere compiti di particolare delicatezza per conto del datore di lavoro
|| uomo del giorno, del momento, uomo che fa parlare di sé in un preciso periodo, spec. per meriti, qualità, imprese particolari
|| uomo di legge, giurista
|| uomo di lettere, scrittore, letterato
|| uomo di mare, marinaio
|| uomo massa, uomo medio, rappresentante tipico della società massificata
|| uomo medio, in cui si ritrovano gusti, aspirazioni e comportamenti tipici del ceto medio
|| uomo di mondo, che ha una vita di relazione molto ricca e intensa o che ha molta esperienza
|| uomo navigato, che ha avuto molte esperienze
|| uomo nuovo, che si è fatto da sé, partendo dal nulla
|| uomo d'ordine, rispettoso delle istituzioni; estens. conservatore
|| uomo di scienza, scienziato; estens. erudito
|| uomo di stato, statista
|| uomo della strada, il cittadino comune, considerato come rappresentante dell'opinione pubblica media
|| uomo di teatro, drammaturgo o attore
|| fig. uomo di paglia, prestanome; estens. uomo poco affidabile, senza carattere
|| sicil. uomo d'onore, di rispetto, chi appartiene a una organizzazione mafiosa o ne rispetta il codice
|| uomo di panza, uomo di spicco all'interno di una cosca mafiosa
5. maschio adulto della specie umana, spec. contrapposto a donna o bambino, ragazzo e sim.: dio creò l'u. e la donna; è un bell'u.; suo figlio ormai è un u.; sua sorella sembra un u.
|| comportarsi, agire da uomo, in modo fermo, assennato, giudizioso come dovrebbe una persona adulta: ormai sei grande, comportati da u.
|| da uomo, maschile, tipico dell'uomo o a lui destinato: modi da u.; scarpe da u.
|| essere, dimostrarsi uomo, mostrare caratteristiche di virilità, coraggio e sim. ritenute tradizionalmente patrimonio dell'uomo: sii u., affronta le difficoltà con coraggio!
|| per soli uomini, di spettacoli o pubblicazioni che, per il loro contenuto di argomento esplicitamente sessuale, si rivolgono ai soli uomini adulti
|| uomo d'età, prossimo a essere vecchio
|| uomo fatto, ormai completamente sviluppato, adulto
|| un mezzo uomo, uno scampolo, una cicca d'uomo, un uomo piccolo e mingherlino
|| fig. un pezzo d'uomo, un uomo alto, robusto, ben fatto
6. il compagno di una donna: finalmente ha conosciuto il suo u.
|| fam. marito
7. tipo, persona, spesso con valore pleon.: non è cattivo, è soltanto un u. nervoso; è un u. capace di tutto; non è l'u. adatto a questo lavoro; senza di te è un u. rovinato
|| Preceduto dall'art. determ. o da un agg. poss. indica un individuo preciso di cui si parla in un determinato contesto: il loro u. arrivò ben presto; dove sarà finito il nostro u.?; come ti sembra l'u.?
|| enf. sostituisce un pron. person. o dimostr.: non sono l'u. che credi; questo è proprio l'u. che fa per me; l'u. tremava di paura
8. persona indeterminata di sesso maschile: vidi un u. che mi veniva incontro; alcuni uomini attraversavano correndo la piazza; non conosco quell'u.; c'è di là un u. che cerca di te
|| a tutt'uomo, a tutta forza
|| come un sol uomo, tutti insieme, unanimemente, coordinando gli sforzi
|| fig. uomo nero, nel mondo infantile, spauracchio, babau
|| ant. buon uomo, quell'uomo, appellativo con cui ci si rivolgeva a persone sconosciute: buon u., potete indicarmi la strada?
9. lavoratore di sesso maschile
|| Commesso, dipendente: l'u. della tipografia, della lavanderia
|| Persona addetta a un servizio: l'u. dell'ascensore, delle pulizie
|| Operaio, lavorante: in quella fabbrica hanno cinquanta uomini
|| ant. servitore
|| fam. l'uomo del gas, dell'acqua, e sim., chi è addetto alla lettura dei contatori o alla riscossione a domicilio
|| st uomo nero, nelle famiglie signorili, servitore che, vestito di nero, seguiva il feretro del padrone defunto
10. (con valore impers. o indeterm.) uno, un tale: se un u. si arrende, è perduto; l'u. che non lavora non ha diritto alla pensione
|| ant. con valore di pron. indef.: messo è che vien ad invitar ch'om saglia (dante)
11. seguito da un sostantivo che ne determina la funzione, la mansione
|| uomo radar, controllore di volo
|| uomo ragno, nel circo, contorsionista
|| uomo rana, uomo fornito di respiratore e di larghe pinne di gomma ai piedi, adibito nella seconda guerra mondiale a operazioni subacquee contro natanti nemici
|| uomo siluro, siluro umano
|| uomo sandwich, uomo che porta addosso due cartelli pubblicitari, uno davanti e uno dietro, girando per le strade per farli vedere
12. nome di oggetti o dispositivi particolari
|| uomo meccanico, automa, robot
|| uomo morto, attaccapanni formato da un'asta verticale da cui sporgono diversi pomi; attaccapanni da camera munito di rotelle; dispositivo di sicurezza che arresta automaticamente una motrice ferroviaria, tranviaria e sim., in situazioni di emergenza
|| uomo da sarti, manichino
|| uomo di pietra, specie di piramide formata da pietre sovrapposte che gli alpinisti erigono al termine di un'ascensione
13. unito a un nome proprio, vale a designare gli aspetti propriamente umani di un personaggio famoso, distinta dalla funzione per cui è conosciuto: l'u. montale, l'u. garibaldi
14. uomo nero, nei giochi di carte, fante di picche o di bastoni
|| Gioco di carte, che si svolge tra un numero qualsiasi di giocatori, con un mazzo da cui sono stati tolti tutti i fanti, tranne quello di picche o bastoni, consistente nello scartare le carte a coppie, cercando di far pescare l'uomo nero a uno degli avversari; perde chi, all'ultima mano, ne è ancora in possesso
15. antrop uomo delle caverne, uomo preistorico; fig. uomo rozzo, incivile
|| uomini blu, denominazione dei tuareg, che indossano un telo impregnato di indaco, con il quale coprono il capo e il volto e che lascia spesso sulla loro pelle striature di colore blu
|| uomo delle nevi, lo yeti
16. mar marinaio: un equipaggio di duecento uomini
|| uomo in mare!, grido d'allarme per avvertire che qualcuno è caduto da bordo in mare
17. mil componente di una formazione militare: un esercito di centomila uomini; arrivò il maresciallo con quattro uomini
18. relig secondo la dottrina cristiana, essere creato da dio a sua immagine e somiglianza, dotato di ragione e di anima immortale, condannato alla mortalità del corpo dal peccato originale, ma destinato, grazie al sacrificio di cristo, alla redenzione
|| il figlio dell'uomo, gesù cristo
|| uomo dio, dio che si è fatto uomo nella persona di gesù cristo
19. sport componente di sesso maschile di una squadra sportiva: gli uomini del milan, del torino
|| a uomo, nei giochi di squadra, di tipo di marcatura in cui ogni giocatore controlla un giocatore dell'altra squadra
|| uomo gol, nel calcio, attaccante particolarmente prolifico
|| uomo partita, giocatore che, con il proprio apporto, risulta determinante per l'esito di un incontro
20. st misura di profondità equivalente all'altezza di un uomo, stabilita convenzionalmente a circa 1,60 m: in mezzo al fiume ci saranno circa due uomini d'acqua
|| PROV. l'u. propone e dio dispone, la realizzazione dei progetti umani dipende sempre dalla volontà di dio
|| PROV. u. avvisato mezzo salvato, chi viene avvertito in anticipo dei rischi che corre può agire in modo da evitarli
‖ dim. ⇨ omìno; ⇨ ométto; ⇨ omarìno; omùccio
|| accr. omóne
|| pegg. ⇨ omicciòlo; omicciuòlo; ⇨ omiciàttolo; ⇨ omàccio
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Definizione di Garzanti linguistica
uomo
[uò-mo]
omo
pl. omini
1. individuo adulto di sesso maschile, appartenente alla specie umana (contrapposto a donna o a bambino, fanciullo, ragazzo) | accompagnato da un aggettivo, assume significato diverso a seconda che l’aggettivo preceda o segua: un uomo buono, un uomo onesto e di buon carattere; un buon uomo, un uomo semplice e bonario; un uomo povero, una persona priva di mezzi; un pover’uomo, una persona che vale poco o sfortunata; un uomo grande, alto e robusto; un grand’uomo, una persona eccezionale per meriti, qualità | seguito da determinazioni varie, indica un individuo con determinate caratteristiche o qualità: un uomo di coscienza, coscienzioso; un uomo navigato, esperto della vita; un uomo finito, rovinato moralmente o economicamente; uomo di legge, giurista, avvocato; uomo di chiesa, ecclesiastico; uomo di lettere, letterato; uomo di mare, esperto della navigazione; uomo di fatica, addetto a lavori pesanti; uomo d’armi, chi si dedica al mestiere delle armi; uomo forte, chi usa o propugna metodi autoritari |un uomo d’oro, una perla d’uomo, che ha molte buone qualità |un pezzo d’uomo, robusto e ben proporzionato dim. omarino, ometto, omino, accr. omone, pegg. omaccio, omiciattolo, omuncolo
2. ogni essere umano, senza riguardo al sesso; con valore collettivo, gli uomini nel loro insieme, la specie umana: la nascita, la vita dell’uomo; la dignità, i diritti dell’uomo |l’uomo del medioevo, del rinascimento, il tipo di uomo che riassume in sé i valori fondamentali di quelle epoche storiche | (scient.) mammifero superiore caratterizzato dalla posizione eretta, dal linguaggio articolato, dal grande sviluppo del cervello, dalle elevate attività psichiche, dalla capacità di trasmettere in modo elaborato esperienze e conoscenze acquisite (ord. Primati): il corpo, lo scheletro dell’uomo | (filos.) essere dotato di coscienza, capace di rappresentare a sé stesso il mondo esterno e di agire responsabilmente
3. persona indeterminata di sesso maschile: è venuto un uomo a cercarti; c’è un uomo alla porta
4. uomo addetto a un servizio; dipendente, incaricato: l’uomo delle pulizie; l’uomo del gas, della luce; manderemo un nostro uomo per la manutenzione
5. compagno, convivente di una donna; marito: attendeva il ritorno del suo uomo dalla guerra
6. chi fa parte di una formazione militare o dell’equipaggio di una nave o di un aereo, di un gruppo, di uno staff: una pattuglia di trenta uomini; gli uomini dell’equipaggio
7. componente di una squadra sportiva maschile: gli uomini della nazionale di calcio
8. nome di alcuni oggetti o dispositivi: uomo meccanico, automa
9. (lett.) nella forma tronca uom e om, in costruzioni impersonali: ti farà piacere / la mia città, come ch’om la riprenda (DANTE Purg. XXIV, 44-45)
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Etimologia
← lat. hŏmo, pl. homĭnes, corradicale di hŭmus ‘terra’, quindi, in orig., ‘terrestre’, opposto a ‘divino, celeste’.
Termini vicini
unzióne untüóso untuosità untume untóre unto untìccio untata untare unquemài -ùnque unquanco ùnqua unplugged uno unno ùnnico unìvoco univocità univèrso universitàrio università universìade universaliżżare universalità universalìstico universalista universalismo universale univalve uòpo uòṡa uòvo ùpas uperiżżare uperiżżatóre uperiżżazióne upgrade uppercut ùpupa upwelling uracile uragano uràlico uraniano urànico uranìfero uraninite urànio uranismo Urano urano- uranografìa uranogràfico uranògrafo uranolite uranometrìa uranoscopìa uranòscopo urato