Il lemma vìschio

Definizioni

Definizione di Treccani

vìschio
(letter. o region. visco; ant. véschio, vésco) s. m. [lat. vĭscum]. –
1. a. pianta legnosa delle lorantacee (viscum album), alta di norma una cinquantina di centimetri, comune nell’eurasia e nell’africa boreale: è una emiparassita che vegeta su numerose specie legnose, particolarm. rosacee (pero, melo, sorbo, mandorlo), salicacee, aceracee, pinacee, ecc., dai cui rami assorbe, per mezzo di speciali radici, l’acqua e i sali nutritizî; è molto ramoso, con foglie opposte, coriacee, persistenti, fiori piccoli, gialli e bacche globose, tonde, bianche con mesocarpo vischioso. È largamente diffusa la tradizione di appendere nelle case o di regalare un ramoscello di vischio, in segno di augurio, in occasione del natale o dell’anno nuovo. b. v. quercino, pianta legnosa delle lorantacee (loranthus europaeus), emiparassita su rami di querce, castagni e olivi, dell’europa e dell’asia occid.: ha foglie caduche e piuttosto carnose, bacca rotondeggiante, gialla, con mesocarpo vischioso; dalle bacche e dalla corteccia si ricava la sostanza che serve, insieme a quella ottenuta dall’agrifoglio e da viburnum lantana, a preparare la pania degli uccellatori.
2. a. pania per catturare vivi gli uccelli, ricavata dalla manipolazione della polpa delle bacche di vischio quercino, o prodotta artificialmente (v. artificiale). b. fig., letter. cosa, forza o situazione che lega, trattiene e imprigiona, o attrae insidiosamente: tanto fortuna con più visco intrica il mio volare (petrarca); inganno, insidia; attrazione amorosa per la quale l’uomo resta preso e legato alla donna: quale è uom di sì secura labbia che fuggir possa il mio tenace vischio (poliziano); rinaldo vide ulivier preso al vischio un’altra volta, e già tutto impaniato (pulci), cioè preso d’amore per la bella meridiana.
3. bomba a vischio, ordigno esplosivo munito di ventosa mediante la quale può aderire a una superficie liscia quale la corazza di un carro armato, il pilone di un ponte, ecc.; esplode generalmente dopo un tempo prestabilito per azione di una spoletta a tempo graduata.

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Definizione di Hoepli

vischio
[vì-schio] lett., region. visco; ant. veschio e vesco

s.m. (pl. -schi)
1. bot pianta arbustiva della famiglia delle lorantacee (viscum album), con foglie persistenti e frutti bianchi a bacca, parassita
|| vischio quercino, pianta arbustiva parassita della famiglia delle lorantacee (loranthus europaeus), con foglie caduche e frutti a bacca dai quali si estrae una sostanza mucillaginosa usata per preparare la pania
2. estens. sostanza estratta dalle bacche e dalla corteccia del vischio quercino, che, impastata con acqua e olio, diviene fortemente adesiva e viene impiegata per uccellare; pania
3. fig., poet. legame, impedimento tenace
|| Richiamo, legame amoroso: rinaldo vide ulivier preso al v. / un'altra volta e già tutto impaniato (pulci)
|| Vana lusinga, inganno

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Definizione di Garzanti linguistica

vischio
[vì-schio]
pl. -schi
1. arbusto sempreverde parassita di vari alberi, con foglie carnose lanceolate, disposte a due a due, e frutti a forma di piccole bacche bianche con polpa gelatinosa e appiccicosa; i rami si usano come ornamento augurale per le feste di capodanno (fam. Lorantacee)
2. la sostanza appiccicosa che si estrae dalle bacche del vischio, usata per catturare gli uccelli
3. (lett.) cosa che trattiene e lega; in particolare, attrazione amorosa per cui si resta legato a una persona: quale è uom di sì secura labbia / che fuggir possa il mio tenace vischio (POLIZIANO) | inganno, insidia

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Etimologia

← lat. volg. *viscŭlu(m), dim. del class. vĭscum ‘vischio’.