Il lemma vólo
Definizioni
Definizione di Treccani
vólo
s. m. [der. di volare2]. –
1. l’azione del volare, la capacità di volare, cioè di sostenersi e muoversi nell’aria. a. con riferimento ad animali alati, e spec. a uccelli, il volo è distinto, secondo la posizione e il movimento delle ali, nelle forme caratteristiche del v. planato (o librato), che si attua senza battere le ali e non richiede propulsione da parte dell’animale, il quale sfrutta la forza di gravità (è questa, per es., la modalità esclusiva del volo dei mammiferi dermotteri); il v. veleggiato (o a vela), ad ali aperte, in cui il profilo e la posizione delle ali vengono regolati in modo da sfruttare le correnti d’aria ascendenti locali, caratteristico di alcuni falconiformi, molti gabbiani e alcuni uccelli marini; e il v. battuto (o battente, o remigante o remigato), in cui le ali, variamente mosse, producono la forza motrice di propulsione, e in cui il bordo posteriore, flessibile, dell’ala, si piega verso l’alto. il termine può inoltre indicare sia la capacità in genere: animali atti al v.; sia la singola azione: un v. alto, rapido, lento, basso; e tra quei rami con sicuri voli cantando se ne gìano i rosignuoli (ariosto); il v. delle rondini; il v. spezzato dei pipistrelli; il v. delle api, delle vespe, ecc. (per v. nuziale, v. nuziale); prendere, pigliare il v.; spiccare, alzare, levare il v.; spiegare il v. (quindi a volo spiegato); raccogliere il v.; dare il v. a un uccello, liberarlo, farlo uscire dalla gabbia; tiro al v. (o a v.), v. tiro2, n. 2 a. in etologia, v. di parata, insieme di complessi volteggi che si osserva spesso negli uccelli rapaci, avente funzione dimostrativa e intimidatoria nei confronti di elementi della stessa specie che si trovano a passare nel territorio di riproduzione di un individuo; v. di orientamento, il volo di ricognizione compiuto da molti insetti appena usciti dai loro nidi, che serve per memorizzare segni di riferimento utili a ritrovare gli stessi luoghi al ritorno da voli in cerca di cibo. nel linguaggio venatorio, v. a campanile, volo verso l’alto, verticale o quasi; v. alto, basso e v. ordinato, in formazione, ecc., anche come volo caratteristico delle diverse specie di uccelli; con sign. più concr., un v. di starne, di pernici, ecc., stormo o grande gruppo di uccelli che si leva in volo o passa volando; volo, uccello da richiamo, che nella caccia al capanno si fa volare (lanciare un v.) perché gli uccelli selvatici lo seguano quando torna verso la posta o la tesa. b. con riferimento ad aeromobili: da milano con un’ora di volo si arriva a parigi; v. a motore, effettuato con aeromobili provvisti di motori; v. a vela, o veleggiato, quello proprio degli alianti, i quali volano, o veleggiano, in presenza di masse d’aria ascendenti e senza bisogno di un apparato propulsore; v. automatico, controllato per mezzo del pilota automatico; v. cieco o v. strumentale, navigazione aerea con i soli strumenti di bordo, senza riferimenti visivi esterni; v. subsonico, transonico, supersonico, ipersonico, volo effettuato rispettivamente a velocità inferiore, vicina, superiore, di molto superiore (oltre mach 5) a quella del suono; v. librato o v. planato, con traiettoria inclinata, realizzato per la sola azione della gravità; v. radiocomandato o radioguidato, eseguito dal pilota su indicazioni ricevute per radio, oppure telecomandato per radio; v. telecomandato o teleguidato, comandato a distanza, in genere mediante onde radio; v. senza scalo, senza soste intermedie; v. verticale, effettuato da aeromobili che decollano verticalmente. linea di volo, locuz. ormai sempre più rara, adoperata genericamente per indicare la linea di fede di un aeromobile, che risulta parallela al vettore velocità dell’aeromobile stesso per un particolare assetto di volo, generalmente il volo rettilineo uniforme orizzontale (v. stazionario), corrispondente a una data velocità d’impiego: mettersi in linea di v.; linea dei v., striscia di terreno, in aeroporti o campi d’aviazione, lungo la quale si dispongono solitamente gli aeroplani per effettuare il decollo. con sign. più concreto, singolo viaggio in aereo o servizio di linea: il v. dell’alitalia da roma a new york; (ellitticamente, il v. parigi-vienna); o l’aereo stesso che fa servizio di linea: il v. da madrid è in arrivo tra 10 minuti; ho fatto tardi e ho perso il volo; anche, un’impresa aviatoria particolarmente significativa: il primo v. sulla manica (blériot, 1909), il v. transatlantico di lindbergh (1927). con riferimento a veicoli spaziali: v. extraatmosferico, e v. interplanetario, v. interstellare; un’astronave che può effettuare in 60 ore il v. dalla terra alla luna. c. riferito a divinità o esseri soprannaturali immaginati come dotati di ali o comunque capaci di volare: un v. di angeli, di dèmoni, di spiriti maligni, di streghe; ma fatta amor la sua bella vendetta, mossesi lieto pel negro aere a volo (poliziano); hermes portava in volo dall’olimpo alla terra i messaggi e gli ordini di zeus; e riferito a esseri umani, leggendarî o reali, che si alzano e si muovono nell’aria con ali artificiali o con altri apparecchi: il v. di dedalo e icaro, nella mitologia classica; i varî tentativi di volo umano con ali mobili, con apparecchi di sostentazione azionati a braccia, ecc. d. estens. spostamento, movimento rapido nell’aria di corpi e oggetti, determinato dalla forza di gravità o dalla spinta o dallo slancio a essi impressi dall’esterno: quel poveretto ha fatto un v. dalla finestra, dalle scale, giù dall’albero; la freccia, il giavellotto, ricadde dopo un lungo v.; il sasso, o la palla, fece un v. di una trentina di metri; in alpinismo, volo, la caduta nel vuoto di un arrampicatore che, con un violentissimo strappo, rimane sospeso alla corda. in partic., nello sport, si definisce volo uno dei quattro momenti del salto in genere, cioè quello in cui il corpo è librato in aria (parabola), una delle cinque fasi del salto dal trampolino con gli sci, e, nella pallacanestro (ma ormai raram.), l’atto del giocatore di saltare verso il canestro; nel tennis, nel calcio e in altri sport, giocare al v., colpire al v., colpire la palla prima che abbia toccato terra (per il tennis, v. anche volata, n. 2 c); nel rugby, calcio al v., tiro effettuato dal giocatore che, in possesso del pallone, lo lascia cadere dalle mani e lo colpisce prima che tocchi il terreno; per la palla a volo, v. pallavolo. nel gioco delle bocce, la giocata di v. consiste nel colpire una determinata boccia (avversaria o anche propria) oppure il pallino, preventivamente indicati all’arbitro il quale, prima di concedere l’autorizzazione al lancio, deve tracciare sul terreno, davanti al pezzo dichiarato, un arco di cerchio distante da quello 50 cm; il lancio, che deve essere eseguito da una linea posta (nel caso di campi lunghi 28 m) a 7 m dalla testata, deve far sì che la boccia batta entro l’arco segnato sul terreno; nel caso che essa, dopo aver battuto entro l’arco, colpisca uno o più pezzi diversi da quello dichiarato, la giocata è valida solo se questi si trovano a una distanza dal pezzo dichiarato non superiore a 13 cm; è ancora valida se tali pezzi sono colpiti direttamente. e. in fisica, tempo di v. di un corpuscolo veloce, l’intervallo di tempo che il corpuscolo impiega per percorrere un dato cammino, per es., fra la sorgente e un rivelatore o tra due rivelatori posti a distanza prefissata; quest’ultimo caso è quello utilizzato per misurare la velocità del corpuscolo.
2. fig. a. in similitudini e metafore, per indicare il rapido elevarsi al di sopra di altre cose: onde la gloria nostra, o bel figliuolo, vedren [= vedremo] sopra le stelle alzarsi a volo (poliziano); il salire rapidamente in alto grado: a i v. troppo alti e repentini sogliono i precipizi esser vicini (t. tasso); o, riferito ad aspirazioni, a sentimenti e pensieri, l’elevarsi per nobile e generoso ardimento: amore, ch’ad alto v. impenni ogni vil core (poliziano); dell’ingegno: or tu, signore, col v. ardito del felice ingegno t’ergi sopra d’ognaltro (parini); i v. della fantasia, il rapido trasferirsi di essa da uno in altro oggetto; v. poetico, v. lirico; voli pindarici (v. pindarico). per indicare un rapido diffondersi: e presta a’ miei sospir’ sì largo volo, che sempre si ridica come tu m’eri amica (petrarca); un’azione singolarmente rapida e ardita: e volta nostra poppa nel mattino, de’ remi facemmo ali al folle v. (dante). nell’uso com., fare un v. in un luogo, lo stesso ma molto meno com. che fare un salto, recarvisi con rapidità e con l’intenzione di non trattenervisi a lungo; prendere il v., in senso fig., scomparire, dileguarsi improvvisamente (cfr. involarsi), riferito a cosa o persona: il denaro, il cassiere ha preso il v.; con sign. più generico: quando un nostro padre predicatore ha preso il v., non si può prevedere su che ramo potrà andarsi a posare (manzoni). b. in locuzioni avv.: a (o al) volo, con grande rapidità e prontezza: capire, intendere a v.; è un’ottima occasione, e bisogna afferrarla al v.; a volo d’uccello, v. uccello, n. 3 c; di volo, rapidamente, di fretta, senza soffermarsi: un tema affrontato soltanto di v.; in un v., subito, rapidamente, in brevissimo tempo: arrivo in un v.; in un v. sparirono tutti.
3. usi e sign. tecn. partic.: a. in scenotecnica, volo (o anche macchina per volo), apparecchio per far salire verso il cielo o l’alto, o per far discendere sulla terra, un personaggio; anche l’attore stesso che sale o discende con l’apparecchio: il v. aveva commosso l’ingenuo pubblico. b. nel linguaggio di borsa, clausola di ordini di acquisto o di vendita equivalente a volando (v.). c. in araldica, figura costituita da due ali d’uccello congiunte: v. spiegato e v. abbassato, secondo che le estremità delle ali sono volte verso il capo dello scudo o verso la punta; doppio v., complesso di due voli congiunti di cui l’uno spiegato e l’altro abbassato; un’ala sola è detta semivolo. d. nel gioco di carte dell’écarté (v.), fare il v., fare tutte e cinque le prese. ◆ dim. volétto, volettino. TAV.
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Definizione di Hoepli
volo
[vó-lo]
1. azione e facoltà del volare, proprie degli uccelli e di altri animali dotati di ali: alzarsi in v.; il v. del pipistrello, della farfalla, dell'ape
|| al volo, mentre l'animale o altro sta volando; fig. immediatamente, subito: capì al v. la mia allusione
|| a volo d'uccello, dall'alto: una veduta a v. d'uccello; fig. in modo rapido e non approfondito, a grandi linee: dare al giornale una scorsa a v. d'uccello
|| colpire un uccello in volo, mentre sta volando
|| prendere, spiccare il volo, iniziare a volare; fig. dileguarsi, fuggire: il patrimonio ha preso il v.; il ricercato ha preso il v.; fig. elevarsi, intraprendere una luminosa carriera: ha spiccato il v. nel mondo del cinema
|| volo battuto, battente, quando gli uccelli battono le ali volando
|| volo planato o librato, quando gli uccelli volano senza battere le ali
|| volo radente, quando gli uccelli volano bassi, radendo la superficie della terra, del mare e sim.
|| fig. prendere, cogliere un'occasione al volo, sfruttarla con prontezza, non lasciarsela scappare
|| volo di icaro, impresa difficile e ambiziosa che si conclude negativamente
2. estens. traiettoria seguita da un corpo che si sposta nell'aria: il sasso tirato dal bambino fece un lungo v.; il v. del paracadutista; un v. pauroso dalla finestra del quinto piano
|| Balzo, salto con cui il corpo umano si libera nell'aria: il portiere fece un v. tra i pali; fare un volo dal trampolino
3. estens. caduta rovinosa: ho fatto un v. dalla bicicletta, dalla moto
|| far fare un volo a qualcosa, lanciarla; fig. gettarla via: ho fatto fare un v. a quella vecchia maglia
4. estens. rapida incursione, volata: faccio un v. lì da te e te lo porto
|| in un volo, velocemente, in un attimo: arrivo in un v.
5. estens. stormo, gruppo di uccelli o di aerei: un v. di rondini passa nel cielo
6. fig. rapida e totale astrazione dalla realtà spaziale e temporale
|| volo pindarico, passaggio da un argomento all'altro senza apparente connessione logica, secondo lo stile del poeta greco pindaro
7. fig., lett. diffusione
8. aer spostamento nell'aria di un aeromobile o di un mezzo spaziale, del personale di bordo e degli eventuali passeggeri; viaggio: un v. tranquillo; il v. andata e ritorno milano-roma; da milano a new york ci sono sei ore di v.
|| campo di volo, quello destinato alle manovre di decollo e di atterraggio degli aerei
|| volo a vela, degli alianti, che sfruttano la spinta del vento
|| volo cieco, strumentale, effettuato con il solo uso degli strumenti
|| volo di linea, percorso effettuato abitualmente da un aereo in servizio passeggeri
9. arald figura formata da due ali di uccello
10. sport colpire la palla al volo, prima che tocchi terra
|| tiro a, al volo, sport consistente nel colpire, con fucile da caccia, bersagli mobili nell'aria
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Definizione di Garzanti linguistica
volo
[vó-lo]
pl. -i
1. la capacità di volare: il volo è proprio degli uccelli e di molti insetti
2. l’azione del volare: il volo della rondine, di un coleottero, del pipistrello; un uccellino che spicca il primo volo; levarsi, alzarsi in volo |prendere il volo, alzarsi in volo, cominciare a volare (anche in senso figurato): il canarino stava per prendere il volo; l’aereo ha preso il volo da poco; i ladri hanno preso il volo, sono fuggiti, non si riesce a prenderli |dare il volo, lasciar libero di volare via (anche in senso figurato): dare il volo a un uccello prigioniero; Chi è costui che 'l nostro monte cerchia / prima che morte li abbia dato il volo...? (DANTE Purg. XIV, 1-2)
3. il movimento di un aeromobile o di un altro oggetto nell’atmosfera: il volo degli aquiloni; un aeroplano in volo; volo spaziale, di un veicolo spaziale lanciato oltre l’atmosfera terrestre |volo battuto, quello degli uccelli quando le ali battono l’aria |volo planato, con le ali aperte e ferme |volo radente, volo di uccello o di aeromobile a bassissima quota, quasi rasente il terreno |volo strumentale, volo cieco, effettuato da un aeromobile ricorrendo soltanto alla consultazione degli strumenti di bordo |linea di volo, il percorso fisso seguito da un aereo che fa servizio pubblico |campo di volo, quello per il decollo e l’atterraggio degli aerei | viaggio a bordo di un aeromobile: la Tunisia è a meno di due ore di volo dall’Italia | corsa di trasporto aereo; l’aeroplano che fa servizio di trasporto: il volo Belfast-Londra è stato annullato; il volo da Roma è in ritardo
4. stormo: un volo di uccelli, di aerei
5. riferito a cosa o a persona, il compiere una traiettoria in aria; l’essere lanciato a una certa altezza o il cadere dall’alto: il volo della palla; un bellissimo volo del portiere; fare un volo dalla finestra, da un albero, precipitare; fare un volo per le scale, cadere, rotolare
6. lo spaziare liberamente con la mente; l’aprirsi a più vaste dimensioni: i voli della fantasia; un volo poetico, lirico
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Etimologia
← deriv. di volare.
Termini vicini
volizióne volitivo volitare volièra vólgo vòlgere volgariżżazióne volgariżżatóre volgariżżare volgariżżaménto volgarità volgarismo volgare volére volentièri volenteróso volemìa volée volatóre volato volativo volatiliżżazióne volatiliżżare volatilità volàtile volàtico volàtica volata volare volapié volontà volontariato volontarietà volontàrio volontarismo volontarìstico volovelismo volovelista volovelìstico volpacchiòtto volpàia volpara volpare vólpe volpeggiare volpigno volpina volpino volpòca vòlsco vòlt vòlta voltafàccia voltafièno voltagabbana voltàggio voltàico voltàmetro voltampere voltamperòmetro