Il lemma àbaco
Definizioni
Definizione di Treccani
àbaco
s. m. [dal lat. abăcus, gr. ἄβαξ -ακος «tavoletta»] (pl. -chi). –
1. a. tavoletta rettangolare usata dagli antichi per eseguire i calcoli; quello dei romani, per es., portava due serie di otto asticciole in cui scorrevano gettoni o palline forate. l’uso dell’abaco, indispensabile nelle civiltà antiche (cina, babilonia, grecia, roma) per la mancanza di un sistema di numerazione adatto al calcolo, e conservatosi ancora nel medioevo, decadde con l’introduzione nell’occidente latino delle cifre arabiche; oggi si conserva come mezzo didattico per la prima infanzia nella forma del pallottoliere, e anche, in taluni paesi, come strumento ausiliario per i contabili, i commessi di negozio, ecc. b. libretto elementare di aritmetica; tavola pitagorica o altro mezzo per agevolare il calcolo; arte di fare i conti (con questa accezione è più com. la grafia abbaco). il mutamento di significato, da «strumento per contare» a «arte del contare», è in relazione con il liber abaci, opera (1202) del matematico pisano l. fibonacci, una parte del quale è dedicata alle regole pratiche di aritmetica. c. sinon. di nomogramma, rappresentazione grafica di una legge di dipendenza tra variabili, di largo uso in varie discipline: per es., in elettrotecnica per determinare rapidamente reattanze, impedenze, frequenze di risonanza di circuiti (a. di reattanze); in balistica, per determinare i dati di tiro (a. balistico); ecc. d. nelle ricerche di mercato si dà il nome di abachi o abbachi ai grafici da cui si può facilmente ricavare l’indicazione dell’ampiezza da dare a un campione, presumendo una data percentuale di risultato e accettando un dato margine di errore, o viceversa (a. di barnes, di stoetzel, di clopper e pearson).
2. tavola usata dagli antichi romani per esporre il vasellame durante il banchetto, oggetti artistici, o per raccogliere offerte alla divinità. il termine indica ancor oggi nella chiesa il piccolo tavolino, più spesso detto credenza, su cui vengono posati, nel presbiterio, i vasi sacri e gli altri oggetti liturgici per la celebrazione della messa.
3. a. in architettura, tavola, in genere quadrangolare, che termina superiormente il capitello degli ordini architettonici classici e ne costituisce il motivo di coronamento e di appoggio del sovrastante architrave. b. Per analogia, la breve zona superiore di mensole e balaustri.
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Definizione di Hoepli
abaco
[à-ba-co]
o abbaco
1. tavoletta, simile a un pallottoliere, per eseguire calcoli aritmetici
|| Tavola pitagorica
|| Libretto elementare di aritmetica
2. estens. arte di fare i conti
3. mat rappresentazione grafica di una funzione di più variabili
4. arch elemento a forma di parallelepipedo o di tavoletta, collocato tra il capitello e l'architrave
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Definizione di Garzanti linguistica
abaco
[à-ba-co]
pl. -chi
1. libretto che tratta i primi elementi di aritmetica; strumento per calcoli elementari, simile al pallottoliere; tavola pitagorica | (non com.) l’arte di fare i conti
2. (mat.) nomogramma
3. (arch.) parte superiore del capitello, a forma di parallelepipedo o di tavoletta, sulla quale poggia l’architrave o l’arco
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Etimologia
← lat. abăcu(m), che è dal gr. ábax ábakos ‘tavola, tavoletta per fare i conti’; nel sign. arch. è stato usato per la prima volta da vitruvio (sec. i a.c.).
Termini vicini
abacà a- a2 abaṡìa abate abatino abbacare abbacchiaménto abbacchiare abbacchiato abbacchiatura abbàcchio abbacinaménto abbacinare àbbaco abbadare abbagliaménto abbagliante abbagliare abbàglio abbaiare abbaiata abbaiatóre abbaino abbàio abballare abballottare abbancare abbandonaménto abbandonare abbandonato abbandònico abbandóno abbarbagliaménto abbarbagliare abbarbicare abbarcare abbarrare abbaruffare abbaruffìo abbassalìngua abbassaménto abbassare abbasso abbastanza abbàttere abbattifièno abbattiménto abbattitóre abbattuta abbattuto abbatuffolare abbazìa abbaziale abbecedàrio abbellare