Il lemma abbandonare
Definizioni
Definizione di Treccani
abbandonare
(ant. abandonare) v. tr. [dal fr. abandonner, der. della locuz. ant. a bandon «alla mercé», derivante a sua volta dal franco bann «potere»] (io abbandóno, ecc.). –
1. lasciare definitivamente e per sempre: a. la casa paterna, la terra nativa, a. la famiglia, gli amici. riferito a persone (come compl. oggetto), e talora anche a luoghi, lasciare senza aiuto e protezione, lasciare in balìa di sé stessi o d’altri: ha abbandonato la moglie e i figli; spero che non vorrete abbandonarmi; un uomo abbandonato da dio, un disgraziato, uno sciagurato; lo abbandonò alla sua sorte; di cani e d’augelli orrido pasto lor salme abbandonò (v. monti); a. la città al saccheggio, al degrado. lasciare, in genere: a. la presa. fig., venir meno (detto delle forze, della vita): sentì che ormai le forze l’abbandonavano; non finì il tutto, e in mezzo la parola e la voce e la vita l’abandona (ariosto). con accezioni particolari: a. il mondo, la vita, morire o anche ritirarsi dalla vita mondana; in marina, a. l’ancora, lo stesso che filare per occhio (v. filare 3, n. 2 a).
2. estens. smettere di fare o di occuparsi di una cosa, ritirarsi da un’impresa o dal luogo della competizione: a. l’inseguimento, a. un affare; in competizioni sportive, a. una gara, una corsa, a. il ring (frequente anche con uso assol., spec. nel pugilato e negli scacchi: ha abbandonato alla quinta ripresa; il bianco abbandona); a. il campo, cessando di combattere, di lottare, di competere; a. le posizioni, in battaglia. mettere da parte, non seguire più: a. un proposito; a. un’usanza. trascurare: a. la casa, un terreno. nel linguaggio di borsa, a. il premio, valersi della particolare facoltà (per es. di non eseguire il contratto) insita in un contratto a premio, pagando il solo premio pattuito.
3. a. allentare: a. le redini. b. delle membra e delle parti del corpo, lasciarle cadere, rilassarle secondo la loro posizione naturale: a. il capo sul petto; a. le braccia, anche come segno d’impotenza, di remissività.
4. rifl. lasciarsi andare inerte: abbandonarsi alla corrente (anche fig.); s’era abbandonato sulla poltrona. fig., cedere, non opporre resistenza: abbandonarsi al vizio, alle passioni; affidarsi: si abbandonava alla dolcezza dei ricordi, al lento ritmo della musica; il padre cristoforo, al quale l’atto e il contegno di don rodrigo non permettevano di abbandonarsi alla speranza (manzoni); abbandonarsi a uno, mettersi con piena fiducia nelle sue mani. assol., perdersi d’animo, cessar di lottare: per colpo darmi tal, ch’è più grave a chi più s’abbandona (dante); avvilirsi, non aver più cura di sé: dopo la morte del marito s’è proprio abbandonata. ◆ part. pass. abbandonato, anche come agg., nei varî sign. del verbo (v. la voce).
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Definizione di Hoepli
abbandonare
[ab-ban-do-nà-re]
(abbandóno)
a v.tr.
1. lasciare un luogo, una persona o una cosa, definitivamente o per un lungo periodo: a. la casa; a. la famiglia, la moglie; non abbandona la scrivania da dieci ore
|| Lasciare un luogo prendendo una direzione diversa: a. la strada maestra
|| abbandonare il mondo, ritirarsi in solitudine
SIN. distaccarsi
2. lasciar cadere, lasciare andare, gettar via: i soldati in fuga abbandonarono le armi
|| Allentare: a. le redini
|| Delle parti del corpo, lasciar cadere come peso inerte: a. le braccia lungo il corpo
3. estens. trascurare, cessare di curarsi: lo abbandonò proprio nel momento del pericolo
|| Dare, lasciare in balìa: a. qualcuno alla sua sorte, al destino, a se stesso
|| Non coltivare: a. un terreno
4. rinunciare, smettere, astenersi da qualcosa: a. un proposito, un'idea, una pretesa; a. la presa; a. la gara; a. gli studi
SIN. interrompere
CONT. proseguire
5. fig. venir meno, cessare: sì che la vita quasi mi abbandona (dante)
6. ass., sport ritirarsi
b v.rifl. abbandonàrsi
1. affidarsi senza resistenza: abbandonarsi alla corrente
|| Accasciarsi: abbandonarsi su una sedia
2. fig. cedere: abbandonarsi al vizio, ai piaceri, alle passioni
|| abbandonarsi a qualcuno, affidarglisi ciecamente
3. ass., lett. scoraggiarsi, avvilirsi: tal ch'è più grave a chi più s'abbandona (dante)
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Definizione di Garzanti linguistica
abbandonare
[ab-ban-do-nà-re]
io abbandóno ecc.
a aus. avere
1. lasciare definitivamente o per un lungo tempo (anche in senso figurato): abbandonare il proprio paese; la speranza non mi ha mai abbandonato | riferito a un oggetto materiale, lasciarlo in un luogo, disfarsene: abbandonare la refurtiva
2. lasciare senza aiuto, sostegno, assistenza e simili: abbandonare un cane |abbandonare qualcuno a sé stesso, lasciarlo completamente solo, non curarsene più | lasciare nell’incuria, trascurare: è un peccato abbandonare un giardino così bello
3. smettere di tenere, di stringere o di tirare: abbandonare la presa, le briglie | riferito a parti del corpo, piegare, reclinare, lasciar cadere: abbandonare la testa sul petto; abbandonare le braccia sui fianchi
4. rinunciare a portare a termine; desistere da qualcosa: abbandonare gli studi; abbandonare la lotta, un’impresa, un progetto | ritirarsi da un’attività: abbandonare il commercio, gli affari
5. (sport) ritirarsi da una competizione: il pugile ha abbandonato alla seconda ripresa
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Etimologia
← dal fr. abandonner, deriv. dall’antica locuzione à bandon ‘in potere’, che è di orig. germanica.
Termini vicini
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