Il lemma appèllo
Definizioni
Definizione di Treccani
appèllo
s. m. [der. di appellare; in alcune accezioni, ricalca il fr. appel]. –
1. il chiamare più persone per nome, secondo un ordine stabilito (per lo più alfabetico), per accertarsi che siano presenti o per altri motivi: fare l’a. (degli studenti, dei soldati, ecc.); a. dei caduti, rito commemorativo; rispondere, mancare, presentarsi o non presentarsi all’a. (mancare all’a. è anche modo eufem. per annunciare la morte di un soldato, di qualcuno dei partecipanti a un’impresa rischiosa, e sim.); nelle votazioni assembleari, votazione per a. nominale, quando i votanti, chiamati singolarmente per nome dal presidente, esprimono con un sì o con un no il loro voto (si contrappone alla votazione per scrutinio segreto e a quelle per alzata e seduta o per alzata di mano). per estens., il segnale dato con la tromba nelle caserme o al campo per adunare i soldati: suonare l’appello.
2. convocazione. in partic.: a. nell’ordinamento universitario, ciascuna delle convocazioni previste per ogni sessione ordinaria d’esame: primo, secondo appello. b. nel linguaggio giornalistico, a. alle urne, la convocazione delle elezioni; a. al paese, il ricorso a nuove elezioni in seguito allo scioglimento anticipato delle camere, determinato dall’impossibilità di risolvere con la normale prassi una crisi politica.
3. chiamata, invocazione a qualcuno, richiesta d’aiuto: fare a. alla carità del prossimo; rivolgere un a. alla generosità dei benefattori; accorrere, rispondere all’a. della patria in pericolo; si udì un disperato grido d’appello; faccio a. alla tua comprensione. anche con riferimento alla sottoscrizione di richieste con fini sociali, umanitari, politici: firmare un a. contro la pena di morte; l’a. degli animalisti ha avuto successo. fig.: fare a. alle proprie forze, alle proprie risorse interiori.
4. a. in diritto processuale, ricorso a un giudice superiore al fine di ottenere la revisione della sentenza pronunciata da un organo giudiziario di grado inferiore, da cui l’appellante si sente gravato: a. civile, penale; a. principale, incidentale; interporre, proporre a.; ricorrere in a.; respingere l’a.; diritto d’a.; procedimento d’a.; sentenza d’a.; nel diritto romano, a. al popolo, la facoltà di appellarsi direttamente al popolo contro le sentenze penali. e per indicare l’organo giudiziario a cui è devoluto esclusivamente l’esame dei ricorsi in appello: corte d’a.; presidente, consigliere di corte d’a. (o assol. consigliere d’appello). b. per analogia, in competizioni sportive, ricorso ai competenti organi federali, proponibile dai partecipanti a una gara contro le decisioni o le interpretazioni del regolamento da parte dell’arbitro, dei commissarî, della giuria, ecc. c. con uso estens., nel linguaggio com., non esserci a., non esserci possibilità di revisione o di contestazione: non c’è a. contro le decisioni della presidenza; contro la morte non c’è a., non c’è rimedio, non c’è riparo; analogam., senz’a., senza possibilità di contraddizione o di opposizione, in forma decisiva e definitiva.
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Definizione di Hoepli
appello
[ap-pèl-lo]
1. chiamata per nome di più persone, in genere in ordine alfabetico, per stabilirne l'effettiva presenza: fare l'a. di una scolaresca; rispondere, mancare all'a.
|| appello nominale, in una votazione, chiamata per nome dei votanti
|| estens. segnale per richiamare soldati o persone sul luogo dell'appello
2. istanza, invocazione, invito solenne: rivolgere un a. ai cittadini; lanciare un grido d'a.
|| fare appello, invocare, rimettersi: faccio a. alla vostra clemenza
|| fig. presentarsi, rispondere all'appello, accogliere l'invito a partecipare a un'impresa onerosa o rischiosa
3. nella prassi universitaria, ogni convocazione prevista per ciascuna sessione di esami: presentarsi al primo a.
4. dir mezzo di impugnazione di una sentenza emessa da un giudice di primo grado, che comporta il ricorso all'autorità di grado superiore: ricorrere in a.; interporre a. contro una sentenza; accogliere, respingere l'a.; sentenza d'a.; a. civile, penale; corte d'a.; giudice di a.
|| senz'appello, di provvedimento contro il quale non si può presentare ricorso; estens. senza possibilità di contestazione
|| estens. proroga, rimedio: la morte non concede a.
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Definizione di Garzanti linguistica
appello
[ap-pèl-lo]
pl. -i
1. il chiamare uno per volta, in ordine alfabetico o secondo altro criterio, i componenti di un gruppo, di una classe ecc., soprattutto per controllare le presenze: fare l’appello; rispondere all’appello |primo, secondo appello, nelle università, tornata d’esami
2. dichiarazione pubblica per richiamare l’attenzione, sollecitare prese di posizione ecc.: l’appello del premier agli elettori; un appello degli intellettuali contro l’astensionismo | richiesta di aiuto: i naufraghi lanciarono un disperato appello
3. (dir.) mezzo d’impugnazione con cui si chiede che la sentenza di primo grado sia riesaminata da parte di un giudice di grado superiore: fare, presentare appello; ricorrere in appello
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Etimologia
← deriv. di appellare.
Termini vicini
appellazióne appellatòrio appellativo appellare appellante appellàbile appeasement appeal appastellarsi appastare appassire appassionato appassionare appassiménto appartenére appartenènza appartato appartare appartaménto apparizióne apparitóre apparita appariscènte apparire apparigliare apparènza apparènte apparentare apparécchio apparecchiatura appéna appèndere appendice appendicectomìa appendicite appendicolare appendìzie appennellare appennìnico appennino appercettivo appercezióne appertiżżazióne appesantiménto appesantire appestare appestato appetènza appetìbile appetire appetitivo appetito appetitóso appetizióne appettare appettata appètto appezzaménto appezzare appezzatura