Il lemma càmera
Definizioni
Definizione di Treccani
càmera
s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. –
1. a. in senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e impianti, una destinazione speciale. più concretam., ciascuno dei locali che compongono un appartamento: c. da letto, c. da pranzo, c. da soggiorno; un appartamento di tre c. e cucina. in senso più ristretto, il nome di camera è riservato spesso (soprattutto in toscana) alla sola camera da letto, preferendo per gli altri ambienti il nome di stanza; è con questo sign. che s’intendono anche le espressioni: c. d’albergo, c. mobiliata (in partic. quella che si dà a pigione); affittare e prendere in affitto una c.; prenotare, riservare, disdire la c. (in un albergo); c. matrimoniale, la c. degli ospiti; fare o rifare la c., ripulirla, rifare i letti, rimetterla in ordine; veste da c., sinon. di vestaglia, ecc. per estens., l’insieme dei mobili che arredano un ambiente: acquistare una c. da letto, una nuova c. da pranzo; c. in stile ottocento, in stile moderno; una c. in noce, in mogano, ecc. b. dal sign. di stanza appartata, di ambiente (o complesso di ambienti) riservato in una corte e sim. per abitazione privata del principe e dei familiari, le designazioni: maestro di c., cortigiano, gentiluomo, addetto alla cura personale di un principe, di un prelato, e valletto di c., paggio. ha origine affine anche la locuz. musica da c.: indicò dapprima la musica eseguita nelle sale delle corti a divertimento dei principi (contrapp. alla musica di teatro o di chiesa), poi, in genere, quella per pochi strumenti e per poche voci, come il duetto, il trio, il quartetto, il quintetto, ecc. c. nella marina mercantile, servizio di c., personale di c., l’insieme dei servizî relativi all’alloggiamento, alla mensa e alla vita dei passeggeri e del personale di bordo, e rispettivam. il personale addetto a tali servizî.
2. il senso fondamentale di ambiente o spazio delimitato atto a contenere qualcosa si conserva, con particolari accezioni, nelle seguenti denominazioni specifiche: c. oscura, il laboratorio in cui il fotografo esegue operazioni di sviluppo e stampa lavorando al riparo da sorgenti luminose, naturali e artificiali, ad eccezione di deboli lampade diversamente colorate o schermate a seconda dei materiali sensibili usati (per un altro sign. dell’espressione, v. oltre, al n. 4); c. di punizione (semplice o di rigore), nelle caserme, locale dove i militari scontano le punizioni per infrazioni disciplinari; c. di sicurezza, cella della questura e di posti di polizia in genere, in cui vengono custodite temporaneamente le persone fermate; con altro senso, c. di sicurezza o c. corazzata o blindata, locale, di norma sotterraneo, con pareti e soffitto di forte spessore e porta blindata, nel quale le banche custodiscono i valori proprî o affidati loro dai clienti (cassettisti) e le riserve di metalli preziosi (è detta anche, nel linguaggio corrente di banca, sagrestia o tesoro o, con parola francese, caveau); c. d’ordini (o centrale d’ordini), nelle navi militari, locale in comunicazione con la torre di comando, che contiene gli apparecchi per la trasmissione di ordini nei varî compartimenti, nonché gli organi di rispetto per il governo della nave; camere a gas, i locali, appositamente attrezzati, nei quali, durante la seconda guerra mondiale, venivano soppressi mediante gas venefici prigionieri di guerra e internati per motivi politici o razziali nei campi di sterminio istituiti dalla germania nazista (in alcuni degli stati uniti d’america, la camera a gas è usata per le esecuzioni capitali); c. (o cappella) ardente o mortuaria, stanza parata a lutto, in cui si espone la salma su un cataletto, tra ceri accesi.
3. nome dei varî spazî racchiusi da rettangoli di rete che, posti l’uno a contatto dell’altro, costituiscono la tonnara: c. grande, c. di levante, c. di ponente, c. della morte.
4. in varie tecniche, il termine si è esteso a indicare ambienti chiusi, o cavità, anche di piccole dimensioni, aventi funzioni particolari, o destinati a contenere qualcosa, o in cui si svolge un processo fisico o chimico o d’altra natura. in partic.: c. di accensione, negli endoreattori, il dispositivo dove avviene la precombustione; c. d’aria, sia l’involucro destinato a contenere un gas compresso (come, per es., i pneumatici delle ruote gommate, o i palloni del calcio), sia l’intercapedine ottenuta nello spessore di un muro; c. a bolle, c. a scintille, c. di wilson (o a espansione o a nebbia), dispositivi per rendere osservabili, e quindi fotografabili, le traiettorie di particelle ionizzanti; c. a canna, struttura leggera usata per soffittatura, costituita da un’armatura portante di legno sulla quale è fissato uno strato di stuoie di sottilissime canne o reti metalliche rivestite di intonaco; c. di combustione, nelle macchine e negli impianti termici, ambiente opportunamente delimitato entro il quale avviene la reazione tra un combustibile e un comburente; c. di decompressione, con più usi (v. decompressione, n. 1); c. gas, lo spazio interno all’involucro di un aerostato o dirigibile (o anche la parete che lo limita), destinato a contenere il gas sostentatore; c. di lancio, nelle navi da guerra, il compartimento che contiene il lanciasiluri; c. di mina (o fornello), scavo fatto nella roccia per sistemarvi delle cariche esplosive; c. di piombo, impianto per la fabbricazione dell’acido solforico, costituito da grandi recipienti di lamiera di piombo; c. rigeneratrici, camere di recupero del calore nei forni a combustione; c. di riposo, locale ove si lascia sedimentare un miscuglio liquido; in partic., nei caseifici, luogo dove avviene la separazione, per affioramento, della crema dal latte (c. di riposo del latte); c. di scoppio, nei motori a scoppio, lo spazio fra la testata dei cilindri e il pistone, quando questo si trova nella sua posizione più elevata. nelle armi da fuoco, c. di scoppio, c. a bossolo o a polvere, c. del proietto, la parte dell’arma destinata a contenere la carica. in ottica: c. oscura, vano interno delle macchine fotografiche, con pareti annerite, ove viene sistemato il materiale sensibile (lastra o pellicola) da impressionare; anche l’apparecchio ottico, prototipo della macchina fotografica, costituito da una cassetta su una parete della quale è praticato un forellino (o è fissata una lente), attraverso il quale gli oggetti esterni illuminati proiettano la propria immagine capovolta sulla parete opposta. in alcune lingue europee, meno spesso in italiano, si dà il nome di camera alla macchina fotografica; in italia tale uso è raro, e più spesso attribuito alla macchina da presa cinematografica e a quella televisiva (cfr. anche telecamera). c. chiara (o c. lucida), dispositivo, costituito da un prisma di forma idonea, usato nella riproduzione a mano di disegni: disposti opportunamente una figura e un foglio rispetto al prisma, si vedono attraverso di esso le due immagini sovrapposte, sicché la figura è veduta sul foglio e se ne possono seguire i contorni con la matita.
5. a. in medicina, il termine è usato per indicare cavità anatomiche piccole e ben delimitate: c. del dente, la cavità della polpa dentaria; camere dell’occhio, due cavità, tra cornea e iride (c. anteriore) e tra iride e cristallino (c. posteriore), che comunicano tra loro attraverso la pupilla e contengono l’umore acqueo; viene inoltre detta c. di attrizione, nelle ferite d’arma da fuoco con ritenzione del proiettile, la sede in cui questo si arresta nello spessore delle parti molli. col sign. più generale, esso indica anche ambienti attrezzati per scopi particolari o apparecchiature in cui l’elemento fondamentale sia rappresentato da una cavità chiusa: c. (o sala) operatoria, per l’esecuzione di interventi chirurgici; c. incubatrice (v. incubatrice, n. 2). b. in botanica, cavità che si trova in un tessuto, di dimensioni più ampie dei soliti spazî intercellulari; per es., c. sottostomatica, che sta al di sotto di uno stoma e comunica con altri spazî intercellulari del mesofillo.
6. termine usato fin dai tempi lontani, e tuttora di largo impiego, per indicare il luogo dove si riuniscono corpi o collegi con potere deliberativo, e gli organismi stessi che vi si riuniscono; per es., c. di consiglio, ambiente d’un tribunale nel quale i giudici si riuniscono per deliberare le cause; per estens., procedimento in c. di consiglio, tipo di procedimento (così detto perché in nessuna sua fase si svolge in udienza) che riguarda in genere materia di famiglia o stato delle persone; nelle navi da guerra, c. di consiglio, sala facente parte dell’alloggio dell’ammiraglio, destinata anche a riunire gli ufficiali per un tribunale di guerra, per un consiglio di disciplina o per altre cerimonie. nel medioevo, camera indicava inoltre il luogo dove si custodiva il denaro pubblico (per es., c. regia, il tesoro del principe in età feudale, a cui confluivano tutte le rendite provenienti dai varî cespiti), e quindi lo stesso denaro (così, corso o valuta di camera era detto il prezzo a cui le camere ricevevano il denaro dovuto all’erario, corrispondente all’attuale corso legale). con l’uno o con l’altro di questi sign. originarî, il termine è stato o è tuttora usato per indicare: a. collegi deliberanti in materia amministrativa, con controllo diretto sull’attività finanziaria di uno stato, e anche varî uffici finanziarî, incaricati della revisione dei conti o di risolvere controversie in materia di tributi o di prestiti pubblici; per es.. c. della sommària, ufficio istituito nel regno di napoli da carlo i d’angiò (1266-1285) per la riscossione dei tributi; c. dei conti, magistratura dello stato di savoia e del ducato di milano, con funzioni di controllo sui varî organi che maneggiavano pubblico denaro; c. apostolica, ufficio finanziario e amministrativo della curia romana (in origine chiamato camera dominii papae) che curava gli interessi patrimoniali della chiesa romana. b. magistrature speciali; per es., c. del podestà, istituita a venezia nel sec. 15° per giudicare sommariamente le controversie dei pastori; c. ardente, tribunale istituito in francia da enrico ii nel 1547, con l’incarico di perseguire i colpevoli di eresia; c. stellata (ingl. star chamber), tribunale inglese, abolito nel 1640, che giudicava cause di natura politica. c. istituzioni che hanno il fine di rappresentare gli interessi di particolari forme di attività economica; in partic.: c. dei mercanti, organo che a milano, in epoca comunale, si occupava delle varie questioni attinenti al commercio e decideva le controversie in materia; c. del lavoro, associazione territoriale (provinciale o comunale) di lavoratori, che raggruppa gli iscritti ai varî sindacati professionali esplicanti la loro attività in quel territorio; c. di commercio, ente di diritto pubblico, sottoposto alla vigilanza e tutela del ministero dell’industria e commercio, che ha lo scopo di proteggere il commercio, l’industria e l’agricoltura in ogni provincia; c. (o stanza) di compensazione o di liquidazione: v. compensazione, n. 3 b. carattere e funzioni particolari hanno le cosiddette c. arbitrali (v. arbitrale). d. organi legislativi, e in partic., negli stati a sistema rappresentativo, i due rami del parlamento; così, in inghilterra, la c. alta o dei lord, e la c. bassa o dei comuni; in italia, le due assemblee del parlamento, chiamate congiuntamente camere (lo scioglimento delle c., votazione a c. riunite), e disgiuntamente senato e camera dei deputati (ma anche, più brevemente, camera, in espressioni come i membri della c., le riunioni della c., l’elezione della nuova c., ecc.). ◆ dim. camerétta, camerina, camerino m. (v.), letter. camerèlla; spreg. camerùccia; accr. cameróna, e cameróne m.; pegg. cameràccia (tutti quasi esclusivam. nel sign. proprio).
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Treccani...
Definizione di Hoepli
camera1
[cà-me-ra]
1. locale abitativo di un edificio: c. da pranzo, da letto; c. degli ospiti; appartamento di due camere più servizi
|| ginnastica da camera, che si può effettuare negli spazi abitativi
|| musica, concerto da camera, che, per il numero limitato degli strumenti e le caratteristiche timbriche e sonore quasi intime, è da eseguire preferibilmente in un locale raccolto
|| fig., ant. far camera pulita, fare piazza pulita, licenziare tutti
SIN. stanza
2. per anton. camera da letto
|| camera ammobiliata, mobiliata, che si dà o si prende in affitto completa di mobilio
|| fare la camera, metterla in ordine
|| maestro di camera, cortigiano al servizio personale di principi, prelati e sim.
|| valletto di camera, paggio
|| veste da camera, indumento che si indossa al risveglio sopra gli abiti da notte; vestaglia
3. locale, area, ambiente, isolato e chiuso, destinato a una determinata funzione
|| camera ardente, parata a lutto, dove si espone la salma del defunto per l'ultimo omaggio
|| camera blindata, a prova di scasso, in cui si depositano valori
|| camera di consiglio, dove il giudice o il collegio giudicante si ritira per deliberare
|| camera a gas, nei campi di sterminio nazisti, luogo in cui venivano uccisi i prigionieri per mezzo di gas tossici; in alcuni stati degli usa, luogo in cui si esegue la condanna capitale
|| camera di punizione, quella in cui vengono trattenuti i militari che hanno infranto regole disciplinari
|| camera di sicurezza, locale della questura o del commissariato dove si rinchiudono persone sospettate di reato
|| camera sterile, negli ospedali, locale asettico utilizzato nel corso del trattamento di particolari malattie che provocano la caduta delle difese immunitarie
|| estens. camera della morte, tratto terminale della tonnara
|| fig. la camera della coscienza, l'intimo della coscienza
4. estens. complesso dei mobili con cui è arredato uno spazio abitativo, e in part. una camera da letto: ho comprato una c. in noce
5. anat cavità dell'occhio contenente umore acqueo: c. anteriore, posteriore
6. banc camera di compensazione, istituzione preposta alla compensazione di debiti e crediti tra banche, senza movimentazione di denaro
7. bur ufficio preposto all'amministrazione dei beni di un determinato ente
|| camera apostolica, organismo preposto alla cura dei beni della santa sede
8. dir camera, istituzione rappresentativa di determinati settori dell'attività economico-produttiva
|| camera di commercio, industria e artigianato, ente ufficiale di coordinamento e promozione delle attività su base territoriale o di rapporti e scambi con altri paesi
|| camera del lavoro, associazione territoriale di lavoratori di categoria
9. fis camera a scintille, apparecchio che rende visibili le particelle cariche
10. polit camera, organo deliberatore di stati a sistema rappresentativo: camera dei deputati
|| camera bassa, dei deputati
|| camera alta, senato
|| le camere, l'insieme di camera dei deputati e camera dei senatori
|| per anton. la camera, la camera dei deputati: approvata al senato, la legge dovrà ora passare alla camera
11. tecn parte chiusa di un congegno, destinata a particolari funzioni
|| camera d'aria, intercapedine lasciata nei lavori di muratura a scopo di isolamento; interno di pneumatici, costituito di un involucro di gomma, da riempire d'aria
|| camera di decompressione, vano attrezzato per riabilitare alla pressione atmosferica l'organismo umano sottoposto a pressioni superiori
|| camera oscura, vano interno degli apparecchi fotografici, con pareti annerite, sul fondo del quale si trova la pellicola; il locale in cui si sviluppano le negative fotografiche o si manipola materiale fotosensibile
|| camera di scoppio, dove avviene la compressione e la combustione della miscela che alimenta i motori
‖ dim. camerìna; ⇨ camerìno m.; ⇨ camerétta
|| accr. cameróna; cameróne m.
camera2
it.
s.f.
Apparecchio da ripresa fotografica, cinematografica o televisiva
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Etimologia
← lat. camĕra(m) ‘volta di una stanza, stanza con una volta’, dal gr. kamára; nel sign. polit. è calco dell’ingl. chamber.
Termini vicini
camepìzio camèna camembert camelina camèlidi camèlia camèdrio camecèraṡo cambuṡière cambuṡa cambriglióne cambriano cambrì cambra cambogiano cambista càmbio cambiavalute cambiatensióne cambiàrio cambiare cambiamonéte cambiaménto cambiale cambiadischi cambiàbile camàuro camarilla camangiare camallo camerale cameralismo cameraman cameràrio camerata cameratésco cameratismo camerière camerino camerista camerìstico camerléngo cameròtto càmice camicerìa camicétta camìcia camiciàio camiciòla camiciòtto camillino caminata caminétto caminièra camino càmion camionàbile camionale camioncino camionétta