Il lemma céncio
Definizioni
Definizione di Treccani
céncio
s. m. [forse affine al lat. cento -onis «centone, insieme di pezzi disparati»]. –
1. sinon. di straccio in quasi tutti i suoi sign., di uso soprattutto tosc. ma largamente noto anche altrove. in partic.: a. pezzo di panno o d’altro tessuto, vecchio e logoro. b. pezzo di panno che s’adopera per spolverare i mobili (passare il c.), per pulire i pavimenti (dare il c. in terra), o quello di canapa, lino o tela con cui s’asciugano le stoviglie. c. al plur., brandelli d’abiti usati e ritagli di sartoria che hanno varie utilizzazioni nell’industria, spec. tessile e della carta, e che pertanto sono oggetto di raccolta e di commercio.
2. È largamente usato in molte locuzioni fig. e più o meno spreg. (nelle quali si alterna spesso con straccio), per indicare abiti miseri o logori, roba di scarso valore, o anche persone mal ridotte di salute o di spirito: vestito o coperto di cenci, di abiti poveri e consunti; riferendosi a poca roba, di cui non c’è da far caso: sono cenci, son pochi c. (e analogam.: gli ha lasciato quattro c. in eredità); ci tratta tutti come cenci, ci tratta male, senza nessuna considerazione; è un abito che, messo una volta, diventa (o si riduce) un c., si affloscia, perde consistenza; di persona: la malattia l’ha ridotto un c., in cattive condizioni; di chi sviene: è andato giù (è cascato) come un c.; bianco come un c. lavato (o di bucato), assai pallido; preferisco starmene nei miei c., rimanere nelle condizioni in cui mi trovo; levar di cenci qualcuno, uscir di cenci, togliere e rispettivam. uscire dallo stato di miseria; non ha un c. di vestito, un abito decente da mettere indosso; è stato tutto l’inverno con quel c. di vestito indosso, con quell’unico abito mal ridotto; e di persona: non le riesce di trovare un c. di marito, un marito qualsiasi. proverbî: i c. sudici vanno lavati in casa, non è bene far sapere agli altri le miserie o le vergogne di casa propria; sono i c. che vanno all’aria, son sempre i poveri, i deboli a buscarle; c. dice mal di straccio, a proposito di chi trova in altri, sparlandone, difetti che potrebbero essere imputati a lui stesso.
3. cappello a cencio, cappello di feltro, floscio, cedevole.
4. cencio (o tela) di nonna, specie di tessuto rado che serve da canovaccio per il trapunto fiorentino.
5. tosc. cenci, o cenci fritti, dolci familiari (altrove chiamati frappe, sfrappole, crostoli, ecc.), ottenuti da sfoglia di farina, uova e zucchero, tagliata con la rotella in strisce di varia forma, che vengono poi fritte.
6. in medicina, c. necrotico, conglomerato necrotico purulento che si forma nel cratere del foruncolo. ◆ dim. cencino, cencétto, cencerèllo, cenci(u)òlo; spreg. cenciùccio; pegg. cenciàccio.
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Definizione di Hoepli
cencio
[cén-cio]
1. pezzo di tessuto vecchio e logoro o ritaglio di stoffa inutilizzabile: un c. di lana, di cotone
|| Pezzo di tessuto per pulire, spolverare e sim.: pulire, spolverare, asciugare con un c.
|| fig. essere bianco come un cencio lavato, molto pallido
|| crollare come un cencio, perdere i sensi
|| ant. dare il cencio, licenziare
SIN. straccio
2. estens. veste povera, stracciata o di poco valore: è elegante anche con un c. addosso
3. fig. cosa floscia, debole: la malattia lo ha ridotto un c.
|| cappello a cencio, di tessuto morbido, deformabile
4. fig. cosa di poco o nessun valore; cosa vile, spregevole: non ha trovato neanche un c. di marito
|| fig. buttare qualcuno o qualcosa tra i cenci, buttarla via come inutile
|| essere nei propri cenci, stare bene, essere in forma
|| mucchio di cenci, persona miserabile
|| togliere qualcuno dai cenci, dalla miseria
|| trattare qualcuno come un cencio, malissimo, senza nessuna considerazione
5. al pl. gastron sfoglia di farina con zucchero e uova, tagliata a strisce, fritta e impolverata di zucchero, specialità della toscana, tipica del carnevale
6. med cencio necrotico, parte di tessuto necrotico che si forma al centro di un foruncolo
‖ dim. cencìno; cencétto; cencerèllo
|| pegg. cenciàccio
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Definizione di Garzanti linguistica
cencio
[cén-cio]
pl. -ci
1. pezzo di tessuto vecchio o logoro o residuo di tessitura o di sartoria, che viene usato per pulire o che si può riutilizzare industrialmente per la fabbricazione di carta e tessuti; straccio |bianco come un cencio lavato, pallidissimo |cappello a cencio, floscio dim. cencetto, cencino, cenciolino
2. abito vecchio e logoro: un mendicante vestito di cenci
3. persona malridotta o sofferente: l’influenza mi ha ridotto un cencio | (prov.) i cenci vanno all’aria, gli umili, i deboli hanno sempre la peggio
4. (region. tosc.) (spec. pl.) dolce tipico del carnevale costituito da strisce dentellate di pasta avvolte a nastro, fritte e spolverate di zucchero; frappa, chiacchiera
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Etimologia
← etimo incerto.
Termini vicini
cenciaiòlo cenciàio cenciàia cenata cenare cenàcolo céna cemetèrio ceménto cementìzio cementite cementista cementifìcio cementificazióne cementificare cementìfero cementière cementazióne cementare cementante cémbro cémbra cembanèlla cémbalo cembalìstico cembalista celtismo cèltio cèltico cèlta cencióso cèncro cenèma ceneràccio ceneràio ceneràrio cenerata ceneratóio cénere cenerèntola cenerìccio cenerina cenerino cenerógnolo ceneróne ceneróso cenerume cenestèṡi céngia cennamèlla cénno cèno- cenobiarca cenòbio cenobita cenobìtico cenobitismo cenóne cenòṡi cenotàfio