Il lemma cifra
Definizioni
Definizione di Treccani
cifra
(ant. cìfera) s. f. [dal lat. mediev. cifra, e questo dall’arabo ṣifr «nulla, zero», che è un calco del sanscr. śūnyá «vuoto, zero»]. –
1. a. ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente lo zero (c. non significativa) e i numeri dall’uno al nove (c. significative) secondo il sistema diffuso dagli arabi (cioè 1, 2, 3, ecc.), detti perciò anche cifre arabe o arabiche (mentre i segni secondo l’uso romano: i, ii, iii, ecc. si chiamano più comunem. numeri romani). frequenti nell’uso parlato e nel linguaggio giornalistico le espressioni un numero, o una somma, una spesa, un bigliettone, e sim., a due c., a tre c., ecc., per significare «superiore a 9, o inferiore a 100», e rispettivam. «superiore a 99 o inferiore a 1000», e così via; per es.: un’inflazione annua a due c.; un costo totale di oltre sei cifre. b. numero in generale: quale c. ti è risultata?; c. astronomiche, numeri grandissimi (come quelli che esprimono le distanze in astronomia, quando si adoperino a tale fine i chilometri anziché gli anni-luce); c. tonda, il numero più vicino in unità o decine o centinaia ecc.: sarebbero 497 euro, in c. tonda 500; la spesa è di euro 12,25 ma faremo 12 in c. tonda; il teatro può contenere un migliaio di persone in c. tonda. c. nell’uso com., somma di denaro: si tratta di una bella c.; mi ha chiesto una c. esagerata; ha lasciato debiti per una c. enorme. d. cifra d’affari, il valore complessivo delle negoziazioni concluse da un’azienda o da un ramo di essa in un dato periodo. e. cifra di castelletto, limite massimo di credito che la banca ritiene di poter concedere a un cliente.
2. scrittura abbreviata, per lo più con le sole iniziali accostate o intrecciate del nome e cognome, monogramma: ricamare la c. sul fazzoletto, in una camicia; mi son fatto fare un sigillo con la mia cifra.
3. genere di codice segreto usato nei dispacci militari, diplomatici o industriali, nello spionaggio e sim., che consiste nel trasformare il messaggio originale (messaggio in chiaro), usando i segni dell’alfabeto e altri segni grafici con valore diverso dal normale o con una qualunque altra regola (chiave della cifra) accessibile solo agli interessati, in un messaggio cifrato o crittogramma, che si può reinterpretare (decifrare) solo con la chiave: trasmettere in cifra; per non mandare imbasciate a bocca, scrivono lettere in cifera (machiavelli); ufficio cifra, nei ministeri e negli alti comandi militari, l’ufficio incaricato di cifrare e decifrare dispacci; letter., nel plur., messaggio cifrato: spedillo in licia apportator di chiuse funeste cifre al re (v. monti); fig., ant., parlare in cifra, in gergo, o in modo oscuro.
4. in teoria dell’informazione e in informatica, ciascuno dei simboli (decimali, binarî, ecc.) di un messaggio codificato; cifre di controllo, quelle aggiunte alle cifre che rappresentano il messaggio (o cifre d’informazione) in base alle regole del codice per garantire la rivelazione o la correzione di certi errori di trasmissione o di elaborazione.
5. nel linguaggio tecn., equivale a coefficiente, fattore: cifra di merito, o di qualità, c. di rumore (v. qualità, n. 3 b; rumore, n. 2 c).
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Definizione di Hoepli
cifra
[cì-fra]
ant. cifera
1. ciascuno dei segni attraverso la cui combinazione è possibile rappresentare tutti i numeri naturali
|| cifra arabica, ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i numeri dallo zero al nove
2. numero: dimmi la c. del totale
|| Somma di denaro: mi ha chiesto una c. esagerata; pago una c. irrisoria
|| una cifra astronomica, un numero grandissimo
|| cifra tonda, priva di frazioni o decimali
3. sigla stilizzata che rappresenta le iniziali del nome, spesso intrecciate insieme: ricamare le cifre sul fazzoletto; carta da lettere con la c. in rilievo
SIN. monogramma
4. caratteristica peculiare dello stile di uno scrittore o di un artista
5. mil codice segreto per mezzo di cifre o lettere alfabetiche o altri segni convenzionali: messaggio, scrittura in c.
|| chiave della cifra, metodo per decodificare una scrittura in cifra
|| fig. parlare in cifra, in modo oscuro
6. mus carattere musicale
7. ant. zero
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Definizione di Garzanti linguistica
cifra
[cì-fra]
pl. -e
1. ciascuno dei segni con cui si rappresentano i numeri dallo zero al nove: un numero di sei cifre |a due cifre, a doppia cifra, si dice di fenomeno la cui espressione numerica supera il nove: inflazione a due cifre
2. nell’uso comune, numero, anche di più cifre
3. somma di denaro: ha pagato una bella cifra per quell’auto, ma ne è valsa la pena |cifra astronomica, somma di denaro elevatissima
4. abbreviazione di un nome, formata per lo più dalla lettera iniziale; monogramma: ricamare le cifre sulla camicia
5. scrittura segreta usata nei dispacci militari o diplomatici; codice: decodificare un messaggio in cifra; parlare in cifra, in modo poco chiaro, quasi facendo apposta per non farsi capire
6. tratto stilistico peculiare che caratterizza l’opera di uno scrittore o di un artista
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Etimologia
← dal lat. mediev. cifra(m), che è dall’ar. sifr ‘il vuoto; nulla, zero’, calco del sanscr. sūnya.
Termini vicini
cifòṡi cièlo ciellino cièco cidònio -cida cicuta cicòria cicógna cicloturista cicloturismo ciclotróne ciclotomìa ciclotìmico ciclotimìa ciclòstomi ciclostile ciclostilare cicloraduno ciclopista ciclòpico ciclopìa ciclòpe ciclònico ciclóne ciclomotorista ciclomotóre ciclòide cicloidale ciclofurgóne cifrare cifràrio cifrato cifrista cigliato cigliétto cìglio ciglióne cigliuto cigno cigolare cigolìo cilécca cilèno ciliare ciliati cilìcio ciliègia ciliègio ciliegiòlo cilindràia cilindrare cilindrasse cilindrata cilindratrice cilindratura cilìndrico cilindro cilindròide cima