Il lemma cura
Definizioni
Definizione di Treccani
cura
s. f. [lat. cūra]. –
1. a. interessamento solerte e premuroso per un oggetto, che impegna sia il nostro animo sia la nostra attività: dedicare ogni c. alla famiglia, all’educazione dei figli, ai proprî interessi; avere c., prendersi c. di qualcuno o di qualche cosa, occuparsene attivamente, provvedere alle sue necessità, alla sua conservazione: avere c. della propria persona, dei proprî oggetti; avere c. del bestiame, dei fiori, dell’orto; non darsi c. di nulla, disinteressarsi di tutto, essere indolente. in partic.: in zoologia, c. parentali, v. parentale; in agraria, c. colturali, quelle dedicate alle piante coltivate, dopo la loro nascita e nel corso della loro vegetazione (zappature, rincalzature, diradamenti, concimazioni in copertura, scerbature, cimatura, ecc.); in tabacchicoltura, trattamento a cui vengono sottoposte le foglie dopo la raccolta: c. al sole; c. ad aria; c. a fuoco diretto. b. riguardo, attenzione: conservare, custodire con c.; aversi c., avere riguardi per sé stesso, e soprattutto per la propria salute. al plur., premure, vigile assistenza: c. pazienti, assidue, affettuose, materne, filiali; raddoppiare le c.; affidare i figli alle c. di un buon maestro. c. impegno, zelo, diligenza: porre c. in qualche cosa; lavoro fatto con molta c.; indagare con la massima cura. d. l’attività in cui si è direttamente impegnati: la c. della casa; le c. dello stato; le gravi c. del suo ufficio; locuz. a cura di (meno com. per cura di), per opera di: nuova edizione a c. di ...; la somma è stata raccolta a c. del comitato. e. oggetto costante (costituito da persone o cose) dei proprî pensieri, delle proprie attenzioni, del proprio attaccamento: l’unica sua c. è la famiglia; non ha altra c. che lo sport, il gioco, lo studio, ecc.
2. a. il complesso dei mezzi terapeutici e delle prescrizioni mediche che hanno il fine di guarire una malattia (sinon. di terapia, ma con significato e uso più ampî): la c. dei tumori, delle affezioni polmonari, delle nefropatie; c. dimagrante; provare un nuovo metodo di c.; prescrivere, adottare una c.; fare una c.; sottoporre (un malato), e sottoporsi a una c.; seguire scrupolosamente la c.; tutte le c. sono state vane; una c. efficace, miracolosa; c. preventiva, lo stesso che profilassi; casa di cura, clinica privata, sanatorio; località di cura, località dove si sfruttano mezzi terapeutici naturali; imposta di cura (o di soggiorno), tributo comunale imposto a tutti coloro che temporaneamente dimorano in stazioni di soggiorno, di cura o turistiche e altre località climatiche, balneari, termali, ecc. b. uso continuato di un rimedio: fare la c. del chinino, del cortisone, degli antibiotici; la c. delle acque. c. l’opera prestata dal medico per guarire un ammalato: avere un malato in cura; affidarsi alle c. di un valente internista; essere in cura (o sotto cura).
3. a. attività di assistenza, sorveglianza e sim., nelle varie forme con cui essa viene esercitata da un curatore (con sign. meno specifico di curatela): la c. di un fallimento; più genericam., amministrazione: la c. degli affari, dell’azienda, del patrimonio. b. in diritto romano, istituto di diritto pubblico che consisteva nell’attribuzione a magistrati straordinarî di compiti particolari che o non rientravano nella competenza delle magistrature ordinarie o richiedevano un’attività specializzata e intensa che da queste ultime non si sarebbe potuto pretendere; per estens., nel medioevo, governo, ufficio, e anche il luogo in cui esso si esercita.
4. in senso spirituale, cura d’anime, il governo delle coscienze, e in partic. il ministero che esercita il sacerdote nella sua parrocchia; di qui, cura, con uso assol., l’insieme dei fedeli affidati al parroco o «curato», e la casa parrocchiale con la chiesa: avere una c. vasta, numerosa; quella [viottola] a destra saliva verso il monte, e menava alla c. (manzoni).
5. letter. pensiero molesto, affanno, preoccupazione (conforme al sign. latino del termine); per lo più al plur.: essere oppresso da gravi c.; avere l’animo sgombro da cure; sento gli avversi numi, e le secrete cure che al viver tuo furon tempesta (foscolo); il dissidio, o mortal, de le tue cure (carducci). ◆ dim. curétta, curettina (soprattutto nel senso di terapia medica).
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Definizione di Hoepli
cura
[cù-ra]
1. attenzione, pensiero, interessamento per qualcosa o per qualcuno
|| Sollecitudine, dedizione, impegno nel provvedere a qualcosa o a qualcuno: la c. del corpo; avere c. di un amico, dei genitori
SIN. premura
2. diligenza, zelo, accuratezza: mettere molta c. nello studio, nel lavoro; lavorare con c.
|| Attenzione, cautela: maneggiare con c.
3. oggetto di attenzione e interesse costante: i libri sono la tua unica c.
4. gestione, amministrazione, direzione: la c. dello stato; le cure domestiche
|| a cura di, per opera di, realizzato da
5. complesso di terapie, medicamenti e rimedi, usati per guarire una malattia o per migliorare una cattiva condizione fisica: la c. dell'influenza; una c. ricostituente
|| estens. l'opera prestata dal medico per guarire il paziente
|| cura di bellezza, insieme di trattamenti tendenti a migliorare l'aspetto fisico di una persona
|| cura del sonno, per cui un paziente affetto da disturbi mentali viene fatto dormire, mediante appositi farmaci, per un periodo di tempo prolungato e con brevissimi intervalli, in condizioni particolarmente favorevoli al riposo
6. eccl ministero del sacerdote cattolico
|| la cura delle anime, assistenza diretta ai fedeli e somministrazione dei sacramenti
|| estens. i fedeli che fanno parte di una comunità il cui governo spirituale è affidato a un sacerdote
|| La sede del curato: saliva verso il monte, e menava alla c. (manzoni)
7. ant., lett. angoscia, affanno, preoccupazione: ... secrete cure che al viver tuo furon tempesta (foscolo)
8. ant. curatela
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Definizione di Garzanti linguistica
cura
[cù-ra]
pl. -e
1. il curare, l’occuparsi di qualcosa; in particolare, nell’editoria cartacea ed elettronica, l’opera del curatore
2. pensiero attento e costante; sollecitudine, dedizione: ha avuto cura di lui fin dalla nascita; voglio ringraziare quanti si sono presi cura di me; ha dedicato tutte le sue cure alle figlie; non darsi cura, disinteressarsi | diligenza, accuratezza: lavorare, vestirsi con cura | riguardo, attenzione, delicatezza: maneggiare con cura
3. ciò che suscita costante interesse e sollecitudine; occupazione, attività in cui si è impegnati: la sua unica cura è lo studio
4. l’insieme dei rimedi usati per guarire da una malattia; terapia (anche in senso figurato): cura di calcio; una cura per il fegato; cura dimagrante; prescrivere, fare, seguire una cura; una cura per i mali della società
5. l’opera prestata dal medico per guarire un ammalato: avere un malato in cura; essere in cura presso un medico
6. l’insieme dei fedeli affidati al parroco; parrocchia
7. (dir.) curatela
8. (lett.) affanno, preoccupazione
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Etimologia
← dal lat. cūra(m).
Termini vicini
cuproléga cuprite cuprismo cuprìfero cùprico cupressàcee cùpreo cuprallumìnio cupolóne cupolino cùpola cupo cùpido cupidità cupidìgia cupézza cùpere cuorifórme cuòre cuorcontènto cuòra cuòio cuoiame cuoiàio cuòco cuòcere cunta cunnilìngio cunicoltura cunicoltóre curàbile curandàio curapipe curare curàrico curarina curaro curatèla curativo curato curàtolo curatóre curazìa curbasciata curbàscio curculióne curculiònidi cùrcuma curcumina curdo cùria curiale curialésco curialista curiato curie cùrio curiosàggine curiosare curiosità