Il lemma ehi

Definizioni

Definizione di Treccani

ehi 〈éi〉 interiez. – serve a chiamare persona con la quale si è in gran confidenza (ehi! giovanni!), o per interpellare qualcuno in tono secco e aspro (ehi, tu!); a richiamare minacciosamente l’attenzione di qualcuno: ehi! pensi bene a quello che dice!; o rispondendo a persona familiare che ci chiami: «carlo!» «ehi!». anche come rafforzativo di eh, sia nelle ripetizioni (eh eh ehi!), sia per esprimere vivacemente ammirazione, stupore, o risentimento, indignazione (e in questi casi mantiene sempre un valore più o meno avvertito di richiamo): ehi! che sventola!; ehi! che maniere sono queste? talvolta rafforzato dall’avv. là, anche in grafia unita (ehilà): ehilà, ragazzi!; ehilà, che sorpresa!

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Definizione di Hoepli

ehi

inter.
1. per richiamare l'attenzione di qualcuno, spec. in modo energico: e., carlo, vuoi venire un momento da me?; e., voialtri, volete tacere?
|| iterat. ehi, ehi, che maniere!
2. per esprimere meraviglia, ammirazione: e., guarda che roba!
3. fam. come risposta a chi chiama: “giovanni!” “e.!”

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Definizione di Garzanti linguistica

ehi
[éhi]
1. (fam.) si usa per chiamare una persona o per richiamarne l’attenzione (per lo più in tono brusco): ehi, vieni qui!; ehi, tu!; ehi, c’è nessuno? | come risposta a chi chiama: «Mario!» «Ehi!»
2. esprime risentimento, indignazione oppure ammirazione, meraviglia: ehi, questo è troppo!; ehi, che bel colpo!

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Etimologia

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