Il lemma farsa
Definizioni
Definizione di Treccani
farsa
s. f. [dal fr. farce, der. di farcir, che è il lat. farcire «riempire»]. –
1. termine che in origine (nella forma fr. farce o in una corrispondente forma lat. mediev. farsa) indicò varî tipi di intervento popolaresco nelle cerimonie liturgiche, mediante interpolazione di testi e canti in volgare nei testi e nelle melodie della liturgia tradizionale, o anche l’inserzione di intermezzi comici nelle sacre rappresentazioni che si tenevano sul sagrato delle chiese. in seguito passò a significare un componimento teatrale, che si propone essenzialmente di far ridere, trattato come genere a sé dal sec. 15° fin quasi ai nostri giorni; costituita per lo più di un solo atto, talora anche musicata, aveva il compito specifico di rallegrare gli spettatori alla fine di una tragedia o anche di una commedia troppo impegnativa. per analogia, si chiamò così, ai primordî del cinema, la scena comica finale che si usava far seguire ai film drammatici. oggi la parola, priva di significato specifico, indica spreg. qualunque commedia, teatrale o cinematografica che, priva di valore artistico, si proponga il solo scopo di eccitare il facile riso di spettatori non raffinati.
2. fig. cosa non seria, buffonata: si è scoperto che era tutta una f.; soprattutto in senso spreg.: smettiamola con queste f. indegne! ◆ dim. farsétta, farsettina (quest’ultimo, solo nel senso proprio); pegg. farsàccia.
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Definizione di Hoepli
farsa
[fàr-sa]
1. teatr genere teatrale di marcato carattere comico, caratterizzato da vicende burlesche e spesso paradossali, nato nel xv sec.
|| Componimento teatrale appartenente a tale genere
2. spreg. spettacolo comico di scarso impegno artistico, spesso grossolano
3. fig. avvenimento, comportamento, impresa ridicola, priva di serietà e di valore: il concorso è stato una f.
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Definizione di Garzanti linguistica
farsa
[fàr-sa]
pl. -e
1. componimento teatrale di carattere popolare, basato su una comicità buffonesca, con azioni veloci, ricche di intrighi, equivoci, colpi di scena; per lo più di breve durata, veniva spesso rappresentato, dal medioevo al Settecento, come intermezzo o come pezzo finale di spettacoli seri | (mus.) breve opera buffa, generalmente di atto unico, spesso condita con elementi dialettali, diffusa in Italia tra il XVIII e il XIX secolo dim. farsetta, pegg. farsaccia
2. avvenimento da non prendere sul serio, situazione insensata e ridicola; buffonata, pagliacciata: il processo divenne una farsa
♦ agg. m. e f. invar.
(sempre dopo il nome) che ha un valore solo apparente, che ha carattere di messinscena: cerimonia farsa; voto farsa; processi farsa, in cui le decisioni sono scontate già prima del dibattito
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Etimologia
← dal fr. farce, deriv. di farcir ‘farcire’, che continua il lat. farcīre ‘riempire’, perché ‘riempiva’ gli intervalli.
Termini vicini
farro farraginóso farràgine faro fàrnia farnètico farneticazióne farneticare farneticaménto farmacovigilanza farmacoterapìa farmacopèa farmacòlogo farmacològico farmacologìa farmacognoṡìa farmacodipendènza farmacodipendènte farmacodinàmica fàrmaco- farmacista farmacìa farmacèutico farmacèutica fariṡèo fariṡaismo fariṡàico farinóso faringoscopìa faringoiatrìa farsàlico farsésco farsettàio farsétto FAS fascèra fascétta fascettàrio fàscia fasciacóda fasciame fasciare fasciatóio fasciatura fascicolare fascicolato fascicolatóre fascicolatrice fascicolazióne fascìcolo fascina fasciname fascinare fascinata fascinatóre fascinazióne fàscino fascinóso fàscio fascìola