Il lemma passare
Definizioni
Definizione di Treccani
passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – i. intr. (aus. essere)
1. a. andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. per la via, per una via; p. per la strada principale, per una scorciatoia; per dove sei passato?; p. per luoghi bui, per una zona poco frequentata; è una strada centrale dove passa molta gente. anche con riferimento ad animali, veicoli, imbarcazioni e sim.: stormi di uccelli passavano nell’aria; per questo viale passano molte macchine; passa la nave mia colma d’oblio per aspro mare (petrarca). per estens., con riferimento alle strade stesse: è un viottolo che passa attraverso i campi; questo sentiero passa per il bosco. anche, attraversare (sempre nel senso della lunghezza) l’interno di un luogo: p. per una galleria, per un tunnel, per un corridoio sotterraneo; spec. con riferimento a cose, a liquidi scorrenti o ad altri fluidi: il cibo passa per l’esofago; l’acqua passa per un condotto di cemento; il gas passa attraverso un tubo; il filo per cui passa la corrente. b. toccare, attraversare un luogo durante il cammino, cioè in un tratto del proprio percorso: nel viaggio di ritorno, sono passato per siena; per andare in ufficio, passo di solito per piazza cavour. analogam., con riferimento a strade, fiumi e altre cose: la via aurelia passa per genova; l’arno passa per firenze; monete che passano per molte mani. in senso fig.: ma che razza d’idee ti passano per la mente?; è un pensiero che non mi passa neanche per l’anticamera del cervello; non riflette, e dice tutto ciò che gli passa per la testa. nella geometria, si dice che una curva, o un piano, o una superficie passa per un punto p se contiene tale punto, cioè se esso giace sulla curva, ecc.; così, dire che una superficie passa per una retta significa che la retta giace per intero sopra la superficie; in senso analogo al precedente, si dice che un gruppo di punti passa per un punto p, quando p fa parte del gruppo. c. con la prep. tra (o, talvolta, con la locuz. prepositiva in mezzo a), percorrere o attraversare lo spazio che si trova fra i due limiti indicati: il generale passò tra le file di soldati schierati; la processione è passata in mezzo a due fitte ali di popolo; la palla gli passò fra le gambe. con altro sign., intercorrere, essere in mezzo, soprattutto in senso fig.: un tempo fra loro passavano buoni rapporti; tra i due fatti passa una grande differenza; in modo più fam.: da me a lui ci passa una bella differenza, o assol. ci passa! d. entrare, o uscire, attraverso un foro, una apertura o altro spazio: siamo passati per l’ingresso principale; probabilmente il ladro è passato per la finestra; c’era una tale folla che si passava a stento. con riferimento a cose: il filo è troppo grosso e non passa per la cruna dell’ago; sarà difficile che il tavolo passi attraverso la porta; la finestra è chiusa ermeticamente e non ci passa aria; far p. un liquido attraverso un filtro. con sign. analoghi: il freddo è così intenso che passa attraverso i vestiti; il suono, la voce passava attraverso le pareti. in senso fig.: p. per il rotto della cuffia, riuscire a cavarsela a stento, per puro miracolo; con altro sign., trovarsi ad affrontare: è passato attraverso molte peripezie, molte disavventure. e. con uso assol. (e con alcuni dei sign. precedenti), per indicare il movimento più che il luogo: p. di corsa; p. uno alla volta, in fila indiana, a due a due; si guardò intorno per vedere se passasse qualcuno; non passava nessuno (fam., non passava un cane, non passava anima viva), s’intende per la via; i corridori passavano a poca distanza l’uno dall’altro; al traguardo, passò lui per primo; vorrei p., se non le dispiace; mi fa p., per favore?; mi scusi se passo avanti io, nel fare strada a qualcuno; sarà più prudente p. al largo; p. inosservato, non essere notato (con riferimento non solo al passaggio ma anche alla semplice presenza di una persona; e fig., di cosa: questo particolare è passato inosservato). di veicoli: le sbarre del passaggio a livello si abbassarono perché stava per p. un treno; proprio in quel momento passò una macchina e l’urtò col parafango. f. seguito da prep. varie, che ne determinano di volta in volta il sign.: passavo appunto di lì mentre lui usciva di casa; passava e ripassava davanti alla vetrina del negozio; p. davanti, dietro, di fianco a una persona; mi passò accanto senza vedermi; p. avanti a qualcuno, superarlo in una fila, o nel cammino, nella corsa (e fig., nella carriera), e analogam. p. in testa, superare gli altri, raggiungere il primo posto in una corsa, in una classifica, in una graduatoria; p. sopra un ponte; p. sotto il giogo; non entrerai se non passando sopra il mio corpo (frase usata spesso in tono enfatico o scherz.); fig., passare sopra qualche cosa, non curarsene, non darle importanza, oppure chiudere un occhio, giudicare con indulgenza e perdonare: p. sopra le convenzioni, sopra gli scrupoli; per questa volta, passerò sopra la tua scappatella; passiamoci sopra!, facciamo finta che nulla sia successo e non parliamone più. di animali: una lepre gli passò davanti a poco più d’un metro; un pipistrello gli passò sopra la testa; e di cose: un vaso, caduto da una finestra, gli passò a pochi centimetri dal naso; il proiettile gli passò fischiando accanto all’orecchio; il tubo passa sotto il pavimento; ne è passata d’acqua sotto i ponti!, modo prov. fig. (è passato del tempo da allora, sono molto mutate le condizioni da allora, e sim.). g. con sign. particolari: p. oltre, passar via, proseguire senza fermarsi, andare avanti, tirare diritto: passò oltre senza salutare (anche fig.: è un argomento scabroso, e sarà opportuno p. oltre); fece finta di non sentire e passò via; passa via!, o passa là!, scacciando un cane o altro animale. con lo stesso sign., anche assol.: non ragioniam di lor, ma guarda e passa (dante), verso divenuto proverbiale nella forma alterata non ti curar di lor ecc.; in alcuni giochi con le carte, passo, formula usata con vario significato, generalm. nella fase iniziale del gioco (per es., nella dichiarazione del bridge, nel poker). con valore avverbiale la locuz. fam. e passa, e più, oltre, in espressioni quali dieci euro e passa, un chilometro e passa (v. anche passa2). in senso fig., andare oltre il punto giusto: p. di cottura, di vivande rimaste troppo tempo al fuoco; con riferimento a frutta, carni e sim., aver superato il limite di maturazione o di freschezza, andare a male, guastarsi, solo nel part. pass. (v. passato).
2. usi estens.: a. entrare in un luogo: varcati i confini, i barbari passarono nel territorio dell’impero; se volete p. nel mio ufficio, parleremo con più comodo; far p. un visitatore, un cliente; passi!, entri pure, si accomodi; riuscì a p. senza pagare il biglietto; merce passata in italia di contrabbando. b. andare in un luogo o da qualcuno (c’è per lo più l’idea che ci si fermi per breve tempo e che il luogo si trovi lungo il cammino che per altri motivi dobbiamo fare): devo p. un momento in banca; nel ritorno, sono passato dall’avvocato; quando puoi, passa da me, che devo dirti qualcosa; se fai in tempo, passa a sentire come sta; passerò io stesso a prenderti.
3. spostarsi da un luogo all’altro, trasferirsi in un dato posto, recarsi in un altro luogo per fermarvisi definitivamente o per sostarvi temporaneamente: nel secolo scorso la sua famiglia passò in francia; da torino, dopo qualche anno, passò a milano (o anche, passò a stare, passò ad abitare a milano); non ha più il negozio qui, è passato da poco in via rossini; col mese prossimo, passeremo in una stanza più grande; vogliamo p. in salotto a prendere il caffè? per estens., con riferimento a cose, essere spostate, collocate altrove, o anche spostarsi da un luogo a un altro: il divano è passato nella stanza da letto; dalla conduttura, l’acqua passa nel serbatoio. fig.: p. al nemico, come disertore o come traditore; p. al partito avversario, aderire a esso abbandonando il proprio. con altri usi fig.: a. trasferirsi da una ad altra persona, detto di cose concrete o astratte: è un prodotto che passa direttamente dal produttore al consumatore; la notizia passò di bocca in bocca; alla sua morte, i beni passarono agli eredi; tradizioni che passano di padre in figlio. anche, essere tramandato, affidato, consegnato: p. ai posteri, p. alla storia, e sim. b. cambiare di stato, di condizione, di attività e sim.: p. dalla vita alla morte, dalla veglia al sonno, dalla povertà alla ricchezza; passa con molta facilità dal pianto al riso; e col solo compl. di moto a luogo: p. a miglior vita (eufem. per morire); da domani, passo in un altro ufficio; p. nei paracadutisti, p. in cavalleria (anche fig.: v. cavalleria, n. 5 b); per estens.: p. a cresima, a comunione (s’intende la prima); p. a nozze, a (o in) seconde nozze; analogam.: p. ad altra tonalità; p. gradatamente dal piano al forte; p. da un metodo severo a un metodo permissivo. con riferimento a cose, venire a trovarsi in una situazione diversa da quella di prima: p. in armamento, in disarmo, di una nave; p. in giudicato (v. giudicato1, n. 2 b); frase passata in proverbio, divenuta proverbiale. in partic., subire una trasformazione fisica o chimica: p. dallo stato solido allo stato liquido; p. da metallo a ossido. c. col solo compl. di moto da luogo, andar via, allontanarsi, uscire e sim. (sempre con uso fig.): mi è passato di mente, l’ho dimenticato; p. di moda, non essere più attuale; passi da me questo calice, parole di gesù nell’orto di getsemani (matteo 26, 39: «transeat a me calix iste»); p. di vita, di questa vita, o assol. (poet.) passare, morire: consola la tua donna, la qual sempre, poi che tu di questa vita passasti, è stata in lagrime (boccaccio); in questa forma passa la bella donna, e par che dorma (t. tasso). d. procedere, cambiando argomento: passeremo ora a esaminare un altro aspetto della questione; passando all’argomento principale ...; passiamo ad altro; condotti dal filo della nostra storia, noi passiamo a raccontar gli avvenimenti principali di quella calamità (manzoni); p. all’ordine del giorno (v. ordine, n. 3 b).
4. usi fig. più particolari: a. avanzare, essere promosso: p. di grado; p. capitano, colonnello; p. agli esami; p. con il massimo dei voti; è passato in seconda, in terza, dove c’è anche il senso, più proprio, di trasferirsi da una classe a quella successiva. b. ottenere l’approvazione: la proposta, la legge è passata. c. essere considerato buono o discreto, essere ritenuto accettabile, o comunque essere tollerato: non è un capolavoro, ma può p.; avrei preferito una stoffa più resistente ma può p. anche questa; l’epiteto faceva p. il sostantivo (manzoni, riferendosi all’espressione «bella baggiana» con cui i bergamaschi avevano definito lucia); per questa volta, passi!, modo di ammettere, di perdonare. d. con la prep. per, esser considerato (a ragione o a torto): passa per un uomo molto ricco, è comunemente ritenuto tale; in genere, passa per un galantuomo; non vorrei p. per (o da) ignorante; mi secca p. per (o da) imbecille.
5. a. con riferimento al tempo, procedere, trascorrere: come passano presto gli anni!; è già passato un mese, e non ha dato ancora sue notizie; non passerà molto tempo, che te ne accorgerai; non passa giorno che non litighino; passò quel tempo, enea, verso del metastasio (didone abbandonata ii, 4), divenuto proverbiale e citato, per lo più scherz., per constatare il mutamento della situazione o delle condizioni rispetto al passato, o con altri sensi analoghi. sostantivato: col passar del tempo, col passar delle ore, e sim. b. per estens., di cosa che avviene e dura nel tempo, allontanarsi, cessare, aver fine, non esserci più: il successo passa presto; il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno, saranno eternamente valide (parole di gesù nel vangelo di matteo 24, 35: «caelum et terra transibunt, verba vero mea non praeteribunt»); anche il freddo è passato; passato il carnevale, viene la quaresima; ormai il peggio è passato; coraggio, il meglio è passato (ennio flaiano); ogni pericolo è passato; ciò che è passato non torna più; tutto passa alla fine; cosa bella mortal passa e non dura (petrarca); mi è passato il raffreddore, il mal di testa, il dolore alla spalla; ti è passata la paura?; la sbornia non gli è ancora passata; ormai me n’è passata la voglia; farsi p. un capriccio; gli passerà!, riferendosi a persona che è adirata o crucciata. c. non com. succedere, svolgersi: ecco come passò il fatto; fu domandato da’ doganieri come la cosa fussi passata (p. fortini); non crediate che con don abbondio le cose passassero freddamente (manzoni).
6. tr. a. attraversare, percorrendo o varcando uno spazio, o andando oltre un determinato limite: al tempo che passaro i mori d’africa il mare (ariosto); p. uno stretto, un canale, riferito a nave; p. il confine; p. le alpi. in alcuni contesti, attraversare nel senso della larghezza: p. il fiume in barca, a guado, a nuoto; questa stessa accezione ha il verbo nella frase prov. p. il rubicone che, nell’uso com., ha acquisito il sign. fig. di prender partito, fare un gesto decisivo che impegna a una determinata linea di condotta, come fece cesare passando il rubicone contro il volere del senato romano. con valore causativo e con compl. di persona: p. qualcuno all’altra riva, dall’altra parte del fiume, farlo passare, traghettarlo con barca e sim. b. percorrere; raro in senso proprio, è com. nelle locuz. p. in rassegna o in rivista, soldati e sim., passar loro davanti percorrendoli con lo sguardo; in senso fig., p. in rassegna, esaminare partitamente: p. in rassegna le varie ipotesi, le varie proposte. c. attraversare da parte a parte, forare, trafiggere: il proiettile gli passò il polmone; una pallottola gli aveva passato il braccio; fig., le sue parole mi passarono il cuore. d. con valore causativo, far passare, cioè far entrare e uscire, attraverso un’apertura, un foro o una serie di fori: p. la mano, un oggetto attraverso le sbarre; p. la fune dentro un anello; p. la farina per lo staccio; p. la verdura; p. i legumi, p. le patate, farli filtrare a pressione, dopo lessati, attraverso i fori di un apposito utensile di cucina, in modo da ottenere una pasta omogenea (v. passata, n. 5, e passato, n. 3 c); p. con un filtro, per il filtro, attraverso un colino. e. far scorrere su una superficie: p. uno straccio sui mobili; p. una mano di tinta sulle pareti; passarsi una mano sulla fronte. con sign. affine: le passò un braccio attorno alla vita; gli passarono la corda al collo. nel linguaggio di cucina, p. la carne (o altro) nell’uovo sbattuto, nella farina, nel pangrattato, immergervela perché ne resti avvolta; p. la verdura (o altro) in padella, darle una breve rosolatura in olio o burro. analogam., in alcune operazioni tecniche o artigianali, trattare con determinate sostanze o soluzioni, in genere per immersione o per via chimica, oggetti per lo più metallici, a scopo protettivo, di rivestimento o di finitura.
7. spostare, trasferire da un luogo a un altro, o dare ad altra persona: abbiamo passato il malato in infermeria; vorrei p. questo quadro sull’altra parete; all’esame gli hanno passato la copia del compito; p. la palla, il pallone al compagno di gioco (anche assol. passare, effettuare un passaggio); si passavano il fiasco tutt’in giro, bevendone ciascuno un sorso; quando ho finito di leggere il giornale, te lo passo; mi passi il sale?, a tavola; p. una lettera, un documento agli atti, collocare fra i documenti da conservare, nell’apposito inserto; p. agli archivî, lo stesso che archiviare (v.); fig., p. in bella copia, in pulito; p. una proposta ai voti; p. a credito, accreditare. anche, trasmettere, far conoscere ad altri: p. un’imbasciata; p. la parola d’ordine; p. la voce, trasmettere da persona a persona un comando o un avvertimento. in alcuni contesti, assegnare, provvedere di qualche cosa: p. uno stipendio, un assegno mensile; per il vitto, passa in casa un tanto al mese; ha ottenuto la separazione legale, ma deve p. gli alimenti alla famiglia; fig. scherz., quel che passa il convento, il vitto normale, d’ogni giorno, o in genere quello di cui si dispone.
8. a. superare, oltrepassare qualcuno (nel cammino, in una gara di corsa): lo raggiunse e lo passò; passò agevolmente a uno a uno tutti gli altri corridori; fig.: mi ha già passato in altezza; passa tutti in bravura; per capacità, passa chiunque altro; di gran lunga passava di bellezza tutte l’altre donne napoletane (boccaccio). con compl. di cosa, superare, andare oltre un determinato punto o livello: p. il segno, la misura; la sua sfacciataggine passa ogni limite; i bambini che passano il metro devono pagare il biglietto; la lettera passa il peso, il limite di peso per l’affrancatura normale; superare una determinata età: deve aver già passato la cinquantina. anche, superare una prova o una serie di prove: p. i quarti di finale, o sim., in gare sportive. b. non com. tralasciare, omettere: renzo guardava, esaminava, di fila in fila, di viso in viso, senza passarne uno (manzoni). c. affrontare, trovarsi ad affrontare: p. la visita medica, esservi sottoposto; ha passato una dura prova; ho passato una bella paura; p. un guaio, un grosso guaio, correre un serio pericolo, trovarsi in serie difficoltà. per estens., patire, soffrire: ha passato molti dispiaceri nella vita; ne ha passate tante!; quante me ne ha fatte passare! col pron. la indeterminato: passarla bella, correre e superare un grosso pericolo; passarla liscia, evitare un danno, sfuggire a una pena meritata.
9. promuovere: la commissione esaminatrice ha passato tutti i candidati nella sessione di giugno. approvare: il consiglio d’amministrazione non gli ha voluto p. questa spesa straordinaria. con la indeterminato, passarla a qualcuno, sorvolare su qualche sua mancanza, perdonargli qualcosa: per una volta te la passo; questa non gliela passo davvero; analogam., non gliene passa una, non gli perdona nulla, non accetta per buono niente di ciò che egli fa o dice, trovando da ridire su tutto. 10. trascorrere il tempo o un determinato periodo di tempo in qualche luogo, impiegarlo in qualche occupazione: p. le vacanze al mare, in montagna; p. le feste in famiglia; p. il pomeriggio in casa, la serata con gli amici; passa tutto il suo tempo libero occupandosi di giardinaggio; passa molte ore della giornata a guardare la televisione; si gioca, tanto per p. il tempo, per farlo trascorrere; e con riferimento al modo: come hai passato il natale?; p. qualche ora serena in compagnia; il malato ha passato una notte agitata, tranquilla. in alcuni casi, equivale ad attraversare: ho passato momenti terribili; passammo un brutto quarto d’ora. fam.: passarsela bene, vivere agiatamente, piacevolmente; passarsela male, essere in tristi condizioni economiche, vivere in mezzo a varie preoccupazioni. 11. locuz. particolari: a. p. le acque, recarsi a fare la cura delle acque in una stazione termale. b. p. per le armi (dal fr. passer par les armes), fucilare, uccidere facendo giustizia sommaria: la locuz. deriva prob. dal fatto che in origine il condannato era fatto passare attraverso due file di soldati, ognuno dei quali lo colpiva con la punta della picca. c. p. qualche cosa sotto silenzio, tacerne, non farne cenno di proposito. ◆ part. pres. passante, usato quasi esclusivam. come agg. e s. m. (v. la voce). ◆ part. pass. passato, anche come agg. e s. m. (v. la voce).
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Definizione di Hoepli
passare
[pas-sà-re]
(pàsso)
a v.intr. (aus. essere)
1. attraversare uno spazio spostandosi da un luogo a un altro; transitare: è passato un autobus; p. tra i campi, per la via; per andare in camera bisogna p. dal corridoio; il cibo passa dall'esofago
|| passare al largo, alla larga, evitare una determinata zona
|| passare avanti, davanti a qualcuno, superarlo: invece di fare la coda, mi è passato avanti; fig. diventare più bravo di lui: il tuo collega ti è passato avanti
|| passare davanti, dietro a qualcosa, a qualcuno, percorrere lo spazio che gli sta davanti o dietro: sono passato davanti al cinema
|| passare oltre, procedere senza fermarsi: passò oltre come se niente fosse
|| passare prima di qualcuno, precederlo: è passato poco prima di te
|| passare sopra (a) qualcosa, percorrere la parte superiore o scavalcarla: p. sopra un ponte; passò sopra alla pozzanghera; fig. tollerare, mostrare indulgenza: p. sopra a un errore di ortografia
|| passare sotto (a) qualcosa, procedere a un livello più basso: la metropolitana passa sotto al duomo
|| passare via, allontanarsi
|| fam. passa via!, si usa per allontanare un animale
2. snodarsi, transitare seguendo un determinato tracciato: la nuova strada passerà a cento metri dalla vecchia; il corteo passò tra due ali di folla
|| Scorrere: il fiume passa attraverso la città
3. andare oltre, proseguire senza lasciarsi coinvolgere: non ragioniam di lor ma guarda e passa (dante)
|| passo, nei giochi di carte, dichiarazione del giocatore che decide di non partecipare a una mano
|| e passa, e oltre, anche di più: saranno vent'anni e passa
4. trovarsi di passaggio in una località, in un punto di un percorso: se passo da milano, andrò a vedere il duomo; passerò in portineria a ritirare il pacco; passi pure a trovarmi quando vuole
|| fig. passare per la testa, per la mente, venire in mente: si può sapere cosa ti passa per la testa?; non ti passa mai per la mente di poter sbagliare?
5. entrare o uscire da un'apertura: p. dalla finestra, per la porta di servizio; il freddo passa dagli spifferi; l'auto non passa per il cancello
|| fare, lasciar passare, permettere il passaggio
|| fig. passare per il rotto della cuffia, farcela a malapena, a stento
6. del tempo, trascorrere: sono già passati vent'anni; è passato tanto tempo da quel giorno
|| Di fenomeno, finire, esaurirsi, venir meno: il peggio è ormai passato; il mal di testa non vuol proprio p.; ti è passata la sbronza?; gli è passata la voglia di fare degli scherzi!
|| fam. gli passerà, tornerà di buon umore, si calmerà, riferito a persona adirata o addolorata, spec. per motivi da poco
|| canta che ti passa!, esclamazione che invita a non dare troppa importanza agli eventi spiacevoli o sfavorevoli
7. cambiare luogo, trasferirsi da un luogo a un altro: è passata da roma a milano; passiamo in giardino a goderci il fresco
|| fig. passare al nemico, tradire
8. fig. subire uno spostamento: il negozio passa di padre in figlio; p. direttamente dal produttore al consumatore
|| Diffondersi, circolare: notizie che passano di bocca in bocca, che si diffondono velocemente
|| passare di mano in mano, essere usato, toccato, posseduto da una persona dopo l'altra
9. fig. mutare condizione, stato, sostanza: p. dallo stato solido a quello liquido; p. dalla veglia al sonno, dal riso al pianto
|| passare a nuove nozze, sposarsi nuovamente
|| passare a vie di fatto, in una contesa, dopo gli insulti, ricorrere alla forza
|| passare alla storia, diventare celebre
|| passare dalle parole ai fatti, mettere in pratica la teoria
|| passare di cottura, cuocere troppo
|| eufem. passare a miglior vita, morire
|| fig. passare di mente, di capo, essere dimenticato: volevo dirtelo, ma poi mi è passato di mente
|| passare di moda, non rispondere più ai gusti del tempo
10. fig. spostare la propria attenzione su un nuovo oggetto o su un diverso aspetto dello stesso argomento: passiamo ora alle opere minori del nostro autore; è ora di p. alla seconda fase
|| passare ad altro, cambiare argomento
11. fig. intercorrere, esserci una certa distanza o differenza, di tempo o di valore: tra quei due non passano più i rapporti di un tempo; tra me e mio fratello maggiore passano quattro anni
|| ass., fam. ci passa, ce ne passa, c'è una notevole differenza: tra il mio lavoro e il tuo ce ne passa
12. fig. ottenere l'approvazione: i franchi tiratori hanno impedito che la legge passasse
|| Essere accettato, tollerato: non è un capolavoro ma può p.; passi l'abbigliamento sciatto, ma almeno pèttinati!
|| non lasciarne passare una, puntualizzare, criticare puntigliosamente
|| per questa volta, passi!, per questa volta la manchevolezza è perdonata, l'eccezione è consentita
13. fig. ottenere, guadagnare un livello superiore: p. di grado; p. a caporal maggiore
|| ass. a scuola, essere promosso: passare agli esami
14. fig. essere considerato, ritenuto, giudicato: p. per un genio; p. da stolto
|| far passare qualcuno per, da stupido, fargli fare la figura dello stupido
|| farsi passare per un altro, fingere di essere un altro, agire sotto mentite spoglie: si faceva p. per un avvocato
b v.tr.
1. attraversare, andare oltre; superare: p. un fiume, la frontiera, un posto di blocco
|| fig. passare il rubicone, prendere una decisione irrevocabile, come quella di cesare, che varcò quel fiume in armi sebbene ciò fosse proibito dalle leggi romane
2. percorrere
|| fig. leggere, scorrere velocemente con lo sguardo: p. le prime pagine dei giornali; p. le schede di un catalogo
|| passare in rassegna, in rivista, ispezionare le truppe schierate in armi; fig. analizzare, esaminare: p. in rassegna i commenti della stampa
3. inserire o togliere qualcosa attraverso un'apertura: p. il filo nella cruna; p. il braccio dal finestrino dell'auto
4. far transitare qualcosa attraverso una superficie permeabile o attraverso un trattamento particolare
|| passare al setaccio, setacciare; fig. ricercare indagando minuziosamente: la polizia ha passato al setaccio gli ambienti della malavita
|| fam. passare le acque, soggiornare in una stazione termale
|| gastron in cucina, ridurre a una poltiglia omogenea: p. la verdura, le patate lesse
|| Cuocere rapidamente: p. le carote in burro e salvia
5. trafiggere, trapassare
|| passare da parte a parte, trapassare: la pallottola lo passò da parte a parte
|| mil passare per le armi, uccidere i nemici vinti, spec. senza processo
|| ant. passare per le picche, giustiziare un commilitone facendolo passare tra due file di compagni armati; fig. svergognare pubblicamente
6. superare, oltrepassare: l'ho passato a cento all'ora; p. qualcuno in altezza, in peso, in età; passa il metro e novanta; ha passato la quarantina
|| passare il limite, il segno, eccedere, esagerare
7. spostare, cambiare di posto, trasferire: p. i fiori dal balcone al giardino; mi vogliono p. all'ufficio acquisti
|| passare agli archivi, in archivio, archiviare
|| passare agli atti, porre un documento nel fascicolo appropriato
|| passare uno scritto in bella copia, redigerlo in forma definitiva
8. dare, porgere, consegnare: passami il sale; fate p. il vassoio
|| fig. passare qualcuno al telefono, ass. passare, chiamare al telefono la persona richiesta o cederle la comunicazione su un altro apparecchio: resti in linea, le passo l'ufficio vendite
|| sport passare la palla, lanciarla a un compagno di squadra
9. assegnare: p. gli alimenti all'ex moglie, una somma per le piccole spese ai figli
|| fig., fam. quello che passa il convento, ciò che si è in grado di offrire: spero che vi piaccia, è quello che passa il convento!
10. trasmettere: p. un'informazione molto riservata; p. un messaggio
|| passare la voce, passare parola, propagare una notizia
|| passo!, nel gergo delle telecomunicazioni, formula con cui si cede la parola all'interlocutore
|| passo e chiudo, formula con cui si chiude definitivamente il contatto
11. stendere, distribuire una sostanza fluida su una superficie: p. la cera sul pavimento; p. la vernice sui muri
|| Strofinare con qualcosa: p. un panno morbido sul mobile; p. una pentola con la paglietta
12. fig. sperimentare direttamente vivendo, affrontare: ho passato momenti peggiori
|| Subire, sopportare: p. un bello spavento, dei guai, delle noie
|| Affrontare e superare una prova: p. gli esami, la visita di leva
|| ass. essere promosso: se non passi, niente motorino!
|| passarla, scamparla, uscire da una situazione pericolosa: l'ha passata bella!
|| passarla liscia, evitare una giusta punizione: la prossima volta non la passerai liscia
|| passarne, avere esperienze dolorose: quante ne ha passate, poveretta!
|| passarne, averne passate di tutti i colori, aver fatto ogni sorta di esperienza
13. fig. accettare, perdonare, tollerare: passo tutto, ma non che si rida alle mie spalle; te ne ho passate fin troppe di mascalzonate
|| passare qualcosa sotto silenzio, tollerarla, ignorarla, evitando di parlarne
14. fig. trascorrere il proprio tempo: passo le mie serate in casa; dove passerai le ferie?; p. un momento, un periodo difficile
|| passare un brutto quarto d'ora, vivere un'esperienza molto sgradevole, benché breve
|| fam. passarsela, divertirsi, prendersi una distrazione
|| passarsela bene, vivere agiatamente
|| come te la passi?, come stai?
15. lett. tralasciare
c come s.m. (solo sing.)
Passaggio, corso: l'inesorabile p. del tempo
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Definizione di Garzanti linguistica
passare
[pas-sà-re]
a aus. essere
1. muoversi attraversando, percorrendo un luogo per andare in un altro (anche in senso figurato): passare per una strada, passare attraverso i campi; per andare da Milano a Roma si passa per Bologna; qui non è passato nessuno; per avere successo bisogna passare attraverso molte difficoltà | detto di cosa, specialmente di fluido, scorrere in, attraverso: l’acqua passa nelle condotte | detto di linea, percorso, strada, fiume ecc., toccare un luogo, arrivarci e oltrepassarlo: la retta passa per i punti A e B; l’Arno passa per Firenze
2. muoversi, con riferimento alla posizione di qualcosa: passare accanto a un edificio; passare sotto un ponte; l’aereo sta passando sopra all’isola
3. andare, trasferirsi da un luogo a un altro; cambiare stato, condizione, attività: da Roma passò a Milano; passiamo in salotto a prendere il caffè; passare dal pianto al riso, da un argomento all’altro; passare a nuove responsabilità |passare dalle parole ai fatti, (fig.) decidersi ad agire, mettendo in pratica i discorsi fatti |passare ad altro, (fig.) cambiare argomento |passo, nei giochi di carte, dichiarazione del giocatore che decide di non giocare una mano
4. entrare, penetrare attraverso un luogo, un’apertura: una cassa troppo grande per passare dalla porta; un vento gelido passa attraverso le imposte; lasciare, far passare qualcuno, lasciargli il passo, lo spazio per passare
5. detto di tempo, trascorrere, fluire: sono passati due anni | intercorrere, esserci in mezzo (anche in senso figurato): tra i due fratelli passano dieci anni; tra il dire e il fare passa una bella differenza; tra una cosa e l’altra ce ne passa!
6. andare in un luogo o da qualcuno per fermarsi per poco tempo: passerò da te a salutarti
7. cessare, finire: la paura è passata; il peggio è passato; la bufera è passata; il mal di testa non mi è ancora passato |gli passerà!, prima o poi ritornerà di buon umore, detto di persona arrabbiata o immusonita
8. ottenere approvazione; essere promosso: la legge sui lavori usuranti è passata; non è riuscito a passare al concorso; passare di grado; passare capitano, colonnello | essere accettabile: non è un capolavoro ma può passare; per questa volta, passi!
9. essere considerato [+ per, da]: passa per un genio, ma ancora deve dimostrare molto; passare da stupido, da bugiardo
10. (lett.) andare avanti, oltre; procedere: non ragioniam di lor, ma guarda e passa (DANTE Inf. III, 51)
11. (ant.) morire: passa la bella donna, e par che dorma (TASSO G.L. XII, 69)
12. (ant.) avvenire, svolgersi, detto di cose, eventi
♦ v.tr.
a aus. avere
1. andare oltre; oltrepassare, superare (anche in senso figurato): passare il fiume a nuoto; passare la sessantina, avere più di sessant’anni; passare il metro, essere più alto o più lungo di un metro |passare gli esami, ottenere la promozione |passare un guaio, (fig.) trovarsi in una situazione difficile
2. far cambiare posto a qualcosa, spostarla; anche, dare, cedere ad altri: passare un tavolo nella stanza accanto; passami la pratica |passare uno stipendio, pagarlo |passare la palla, (sport) in vari giochi di squadra, indirizzarla a un compagno |passo!, (telecom.) formula con cui chi trasmette comunica di interrompere la trasmissione per consentire a chi riceve di trasmettere a sua volta | attraversare da parte a parte; trafiggere: la spada gli passò il petto
3. far entrare o uscire da un’apertura, attraverso un foro ecc.: passare la mano tra le sbarre; passare il filo nell’ago; passare al setaccio, setacciare; esaminare minuziosamente
4. distribuire, spalmare, far scorrere qualcosa su una superficie: passare la cera sul pavimento; passare lo straccio sui vetri
5. scorrere con lo sguardo, esaminare superficialmente: ho passato tutto il libro ma non ho trovato quella ricetta
6. trascorrere un periodo di tempo: passare l’estate al mare, la notte in bianco
7. nel linguaggio di cucina, ridurre in poltiglia: passare la verdura, le patate | far rosolare rapidamente, saltare: passare gli spinaci in padella | immergere brevemente: passare la carne nell’uovo e poi nel pangrattato | filtrare, colare: passare il brodo
8. (fam.) ammettere, promuovere: non l’hanno passato agli esami | tollerare, perdonare: te ne ho passate già troppe
9. (lett.) tralasciare: Renzo guardava, esaminava, di fila in fila, di viso in viso, senza passarne uno (MANZONI P.S. XXXVI) | tacere qualcosa nel raccontare un fatto: Passo qui cose orribili, che fatte / furon, ma le coprì quell’aer nero (TASSO G.L. IX, 50)
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Garzanti linguistica...
Etimologia
← lat. volg. *passāre, deriv. di păssus ‘passo’.
Termini vicini
passapòrto passapiède passapatate passaparòla passante passanastro passamontagna passamèżżo passamano passamanerìa passàggio passaggière passagallo passafino passafièno passacavo passacarte passacàglia passàbile passa pass pasquinata pasquétta pasquale pàsqua pasionària paṡigrafìa pashmina pasdaràn pascóre passata passatèlla passatèllo passatèmpo passatismo passatista passatìstico passato passatóia passatóio passatóre passatrice passatura passatutto passavanti passaverdura passavìa passavivande passavolante passeggèro passeggiare passeggiata passeggiatóre passeggiatrice passeggino passéggio pàssera passeràio passerèlla passerifórmi