Il lemma rovèscio
Definizioni
Definizione di Treccani
rovèscio
(ant. rivèscio o rivèrscio) agg. e s. m. [lat. reversus] (pl. f. -sce). –
1. agg. voltato dalla parte opposta a quella diritta, e, più genericam., voltato in modo contrario a quello abituale, normale: aveva sospesa sul suo capo ... una bussola r. (d’annunzio); via, che è costruita a forma di basto r. (silone); di persona, riverso, supino: giaceva r. sul letto; con il capo r. sul guanciale; in questo senso anche con valore avv.: cadde rovescio. raro e limitato in usi generici, in cui è com. rovesciato, è invece specifico in alcuni usi e sign. tecnici: a. in aeronautica, volo r. (o rovesciato), volo nel quale un velivolo permane in traiettoria rettilinea o curvilinea ruotato attorno all’asse longitudinale di 180° rispetto al volo ordinario. b. in architettura, arco r., tipo di arco ribassato, a sesto capovolto, avente l’estradosso appoggiato sul terreno, utilizzato nella costruzione di gallerie per contrastare le spinte che il terreno esercita dall’esterno; esistono anche rari esempî di antichi edifici a struttura portante muraria nei quali i pilastri di fondazione sono collegati con archi diritti (barulle) e con archi rovesci che, posti più in basso, hanno funzione analoga a quella svolta nelle gallerie. gola r., v. gola, n. 2 e. c. nei lavori a maglia, si dice (come contrapposto a dritto) del punto eseguito in modo che compaia sul diritto del lavoro la parte che normalmente appare nel dietro; le maglie r. formano delle righe orizzontali. anche con funzione di s. m.: lavorare un dritto e un rovescio.
2. in locuz. avv.: a. alla rovescia, in posizione contraria al normale: appendere un quadro alla r.; impugnò il bastone alla r.; s’è infilato le calze alla r.; oggi il mondo va alla r., questo è il mondo alla r., commentando qualche fatto o discorso opposto alla consuetudine, alla tradizione, in genere con intonazione di biasimo. b. a rovescio, con lo stesso valore di alla rovescia, ma più com. in espressioni fig., in cui significa in modo contrario a quello giusto, esatto, normale: capisce sempre a r. le cose che gli si dicono; questa mattina mi va tutto a r.; è così distratto che fa sempre a r. di quel che gli si dice. c. da rovescio, dalla parte contraria a quella diritta, normale: si mise a guardare nel binocolo da r.; i vocaboli palindromi si possono leggere anche da r., da destra a sinistra. d. di rovescio, nell’espressione mettere, colpire di r., nella parte o nella direzione opposta a quella normale. nell’uso marin., l’espressione di r. si usa con valore attributivo, quando si parla di manovre doppie, per indicare quella delle due che è in bando, ossia che non lavora; per es., nelle vele quadre, la mura di r. è quella di sottovento, mentre la scotta di r. è quella di sopravvento.
3. s. m. a. la parte opposta al diritto: il r. del foglio, di una stoffa; le camicie di seta vanno stirate dal (o nel, o a) r.; il r. della mano, il dorso, opposto al palmo; r. del timone, la parte posteriore, che rimane a poppavia del suo asse di rotazione (più com. spalla). in partic., la parte di un abito che viene rovesciata, sul collo e nelle maniche (anche al femm., rovescia), più comunem. detta risvolto; il lato della moneta opposto a quello principale (dritto) che presenta l’impronta dell’autorità emittente; analogam., il r. della medaglia, anche con uso fig., per cui v. medaglia. in alcune espressioni prov.: ogni ritto ha il suo r., ogni cosa buona ha i suoi lati cattivi; una cosa che non ha né ritto né r. (cfr. l’espressione di analogo sign. che non ha né capo né coda); non entrarci né per ritto né per r., per alcun verso. b. in tipografia, lettera o segno capovolto che il compositore colloca, sia per errore sia provvisoriamente, nella composizione, in sostituzione di lettere o segni mancanti, in modo che la linea abbia la dovuta giustezza: nelle bozze di stampa in corrispondenza di questi rovesci provvisorî appare un rettangolo nero. c. colpo dato di rovescio, col rovescio della mano (cfr. manrovescio) o di un arnese qualsiasi o di un’arma. nel tennis, colpo di rimando che si esegue (da parte di chi gioca normalmente con il braccio destro, non è cioè mancino) volgendo il fianco destro alla rete e trasferendo il peso del corpo dalla gamba sinistra (arretrata) su quella destra (situata in avanti): la racchetta deve essere portata molto all’indietro con un ampio movimento del braccio e deve essere impugnata in modo da rivolgere verso l’alto la parte che deve colpire la palla; si distinguono il r. normale, il tagliato e il liftato (che è di uso molto raro), il lungolinea e l’incrociato. d. r. di pioggia, caduta violenta di pioggia, generalmente di breve durata e a tipo temporalesco: la pioggia cadeva a rovesci, o, anche, pioveva a rovesci. per estens., un r. di grandine; e quindi di qualsiasi materiale, per lo più liquido, che si butta giù o cade dall’alto: dalla finestra piovve sui disturbatori un r. d’acqua; e fig.: un r. di bastonate, d’improperî, d’insulti. e. fig. grave perdita economica o crollo finanziario determinatisi all’improvviso: subire un r. di fortuna, un r. finanziario; e assol.: dopo quel r. non si è più ripreso; una signora, nativa d’inghilterra, ridotta da’ rovesci domestici a dover dar lezione di lingua inglese e di musica, onde campar onoratamente la vita (torelli). ◆ accr. rovescióne, come s. m. (v. la voce).
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Definizione di Hoepli
rovescio
[ro-vè-scio]
(pl. m. -sci; f. -scia, pl. -sce)
a agg.
Posto in senso contrario al normale, in posizione opposta al diritto: hai la maglietta rovescia
|| cadere rovescio, lungo disteso
|| colpire di rovescio, con la parte esterna di un attrezzo
|| giacere rovescio, supino
|| punto rovescio, nei lavori a maglia, punto che fa apparire all'esterno la parte che di solito rimane all'interno
|| da, di, per rovescio, al contrario, nella direzione opposta a quella normale, o comunque presa come punto di riferimento
|| a rovescio, alla rovescia, al contrario, in posizione opposta a quella normale: indossi il maglione a r.; fig. in maniera opposta a quella giusta: oggi mi va tutto a r.; il mondo va alla rovescia
|| conto, conteggio alla rovescia, caratteristico dei lanci spaziali, si esegue scandendo, secondo la numerazione decrescente, le varie operazioni tecniche necessarie al lancio, che si effettua in corrispondenza del numero zero
|| mandare a rovescio, mandare a rotoli
b s.m.
1. azione del rovesciarsi, del cadere precipitosamente
2. caduta violenta e improvvisa: ci prendemmo un r. di grandine
|| estens. ciò che cade o viene fatto cadere dall'alto: un r. di pietre ostruì la strada
3. parte opposta al diritto, superficie posteriore o retrostante: il r. delle carte; il r. del tessuto
|| fig. né per diritto né per rovescio, in nessun modo
|| non ha né diritto né rovescio, di persona incomprensibile e di discorsi che non hanno né capo né coda
CONT. diritto
4. nel lavoro a maglia, punto rovescio
5. colpo inferto con il dorso della mano, manrovescio
6. fig. il contrario, l'opposto: capisce sempre il r. di quello che gli si chiede; hai fatto tutto il r.
7. fig. brusco capovolgimento di sorte, spec. fallimento di carattere economico: un r. di fortuna; subì una serie di rovesci; rovesci finanziari
8. mar spalla del timone
9. mil lato meno espugnabile di una fortificazione, perché esposto verso la direzione più protetta dagli attacchi del nemico
10. numis parte di minore interesse di una medaglia o di una moneta
|| fig. il rovescio della medaglia, l'aspetto negativo di una situazione
11. sport nel tennis e in altri sport in cui si usa la racchetta, colpo dato alla palla con la superficie esterna dell'attrezzo, cioè quella corrispondente al dorso della mano: un avversario imbattibile nel r.; ha il r. più debole del diritto
12. tip nel procedimento a piombo, lettera o segno collocato capovolto dal compositore, al posto di battute al momento mancanti o non comprensibili nel testo originale
‖ dim. rovescìno
|| accr. ⇨ rovescióne
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Definizione di Garzanti linguistica
rovescio
[ro-vè-scio]
pl. -sci
1. la parte opposta a quella diritta; il lato di sotto o di dietro: il rovescio della mano, di una carta | in un tessuto, il lato meno pregiato della lavorazione, quello che nella confezione rimarrà all’interno | (prov.) ogni diritto ha il suo rovescio, non vi è nulla che sia tutto e soltanto positivo
2. un cadere violento e improvviso (anche in senso figurato): un rovescio di pioggia; un rovescio di improperi
3. nel lavoro a maglia, uno dei due punti fondamentali: un diritto e un rovescio
4. nel tennis, colpo vibrato alla palla con la faccia esterna della racchetta
5. (mil.) il lato di una fortificazione o di un apprestamento difensivo da cui è meno probabile ricevere un attacco | sconfitta di proporzioni non troppo gravi
6. il rovesciarsi, specialmente all’improvviso o violentemente | dissesto, rovina finanziaria: rovescio di fortuna
♦ agg.
f. -a, pl.m. -sci, f. -sce
voltato in modo contrario al normale: maglia rovescia; cadere rovescio sul pavimento, disteso; tenere il capo rovescio, riverso
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Etimologia
← deriv. di rovesciare.
Termini vicini
rovesciata rovesciare rovesciaménto rovèscia roveréto róvere rover roventino rovènte roventare rovèllo rovàio routinièro routine routinàrio routier router rousseauiano round roulottista roulotte roulette rough rotùleo rotula rottura rótto rottamista rottame rottamazióne rovescióne rovescióni rovéto rovina rovinàccio rovinare rovinìo rovinismo rovinista rovinografìa rovinogràfico rovinògrafo rovinologìa rovinóso rovistare rovistìo róvo royalty ròzza rożżézza różżo rożżume ruba rubacchiare rubacuòri rubamazzo rubaménto rubare rubato rubatóre