Il lemma straordinàrio
Definizioni
Definizione di Treccani
straordinàrio
agg. [dal lat. extraordinarius, comp. di extra «fuori» e ordo -dĭnis «ordine» (cfr. ordinarius «ordinario»)]. –
1. a. non ordinario, che esce dall’ordinario, dal solito, dal normale o dal comune: casi, avvenimenti straordinarî. in ottica, raggio s., quello dei due raggi rifratti che nei cristalli birifrangenti non segue le leggi della rifrazione ordinaria (v. birifrangenza); analogam., onda o componente s., nella propagazione di onde elettromagnetiche in un plasma. b. che ha carattere speciale e temporaneo o puramente accidentale, oppure si aggiunge, in particolari circostanze e occorrenze, a ciò che è ordinario e consueto: recita s. della compagnia; arrivò un corriere s.; treni s. (o anche corse s., o sim., di altri servizî di linea), istituiti in alcuni periodi di particolare aumento del movimento dei passeggeri o del traffico di merci; edizione s., dei quotidiani, o di notiziarî radiotelevisivi, per notizie o avvenimenti eccezionali; entrate, spese s. (anche dello stato); imposta s., contributi s., ecc. in partic., lavoro s., svolto in prolungamento dell’orario normale e retribuito con una maggiorazione prestabilita rispetto alla retribuzione del lavoro ordinario; spesso sostantivato: fare un’ora, due ore di straordinario; pagare lo s., gli straordinarî. c. riferito a dipendenti di amministrazioni pubbliche o private, assunti temporaneamente, in aggiunta a quelli ordinarî che fanno parte dell’organico richiesto dalle normali esigenze: le poste, per il periodo natalizio, assumeranno alcuni impiegati straordinarî. d. in diplomazia, agente s. e missione s., cui sono conferiti compiti speciali e temporanei, soprattutto per negoziati internazionali bilaterali e per particolari rappresentanze. e. nelle scuole secondarie e nell’istruzione universitaria, professore s. o di ruolo s. (o assol. straordinario s. m., anche riferito a donna), il professore di ruolo negli anni di servizio successivi alla nomina per concorso, prestati a titolo di prova del passaggio a professore ordinario.
2. estens. maggiore del solito o del comune, quindi grandissimo, singolare, eccezionale: c’era una folla s.; ottenne uno s. successo; hai avuto una fortuna s.; ha una forza s.; tenore che ha una s. potenza di voce; con valore iperb.: ha un ingegno s.; è dotato di s. memoria. riferito a persona: sei s.!, per esprimere un’enfatica ammirazione.
3. sostantivato con valore neutro (con il sign. proprio ed estens.): che ci trovi di s. in ciò (o in lui, in lei)?; è una cosa perfettamente normale, e io non ci trovo niente di s.; c’è dello s. in tutto questo; la sua sfacciataggine ha dello straordinario. ◆ avv. straordinariaménte, in modo straordinario, in misura straordinaria: un giovane straordinariamente intelligente, una ragazza straordinariamente bella; una situazione straordinariamente pericolosa; nell’alpinismo, straordinariamente difficile, lo stesso che oltremodo difficile (v. oltremodo).
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Definizione di Hoepli
straordinario
[stra-or-di-nà-rio]
ant. estraordinario
(pl. m. -ri; f. -ria, pl. -rie)
a agg.
1. che è fuori della norma, dell'ordinario: un fenomeno s.; un fatto s.
|| assemblea straordinaria, che può essere convocata in ogni momento per deliberare su provvedimenti estremamente importanti
|| edizione straordinaria di un giornale, stampata in occasione di avvenimenti di eccezionale importanza
|| impiegato straordinario, assunto temporaneamente al di fuori dell'organico di un'azienda nella pubblica amministrazione, non inserito nei ruoli statali
|| lavoro straordinario, svolto oltre il normale orario lavorativo; compenso ottenuto per tale lavoro
|| professore straordinario, nella scuola media e nell'università italiana, professore di ruolo in servizio nel biennio o nel triennio immediatamente successivo alla nomina per concorso
|| treno straordinario, che effettua la corsa solo in periodi di eccezionale movimento di passeggeri
CONT. ordinario
2. eccezionale, notevole, fuori del comune: un'intelligenza straordinaria; un concerto s.; persona di straordinaria sensibilità
b s.m. (f. -ria nel sign. 3; solo sing. nel sign. 1)
1. cosa straordinaria: cosa c'è di s. nel suo atteggiamento?
2. ell. lavoro straordinario: ho fatto tre ore di s.
|| Compenso ottenuto per tale lavoro
3. ell. professore, impiegato straordinario
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Definizione di Garzanti linguistica
straordinario
[stra-or-di-nà-rio]
f. -a; pl.m. -ri, f. -rie
1. che non è ordinario, consueto, che non rientra nella normalità: un fatto, un fenomeno straordinario; spesa, vendita straordinaria; l’edizione straordinaria di un quotidiano |treno straordinario, treno supplementare che funziona in un periodo di particolare movimento di passeggeri |lavoro straordinario, prestato oltre l’orario normale
2. grandissimo, eccezionale: una forza, un’intelligenza straordinaria; un successo straordinario; un libro straordinario
♦ n.m.
pl. -ri
1.
f. -a; pl. -rie
forma abbreviata di impiegato straordinario e professore straordinario
2. lavoro prestato oltre l’orario normale; il compenso relativo: fare un’ora, due ore di straordinario; pagare lo straordinario
3. cosa straordinaria: dove è lo straordinario?
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Etimologia
← dal lat. extraordinarĭu(m), comp. di ĕxtra ‘fuori’ e ordinarĭus ‘ordinario’.
Termini vicini
straordinarietà straordinariato strano stranire stranièro straniare straniaménto strangùria stranguglióne strangòzzi strangolazióne strangolatòrio strangolare strangolaprèti strangolaménto stranézza strampalerìa strampalato strampalatàggine stramortire stramònio strame strambòtto strambo stramberìa strambèllo strambata strambare stramba stramazzóne straorzare straorzata strapaeṡano strapaéṡe strapagare straparlare strapazzare strapazzata strapazzo strapazzóne strapazzóso strapiantare strapièno strapiombare strapiómbo strapoggiare strapoggiata strapotènte strapotènza strapotére strappacuòre strappalàcrime strappaménto strappare strappata strappatóre strappatrice strappatura strappista strappo