Il lemma tòrpido

Definizioni

Definizione di Treccani

tòrpido
agg. [dal lat. torpĭdus, der. di torpēre «essere torpido»]. –
1. che ha temporaneamente perduto la prontezza dei riflessi e dei movimenti, riferito al corpo o a parti del corpo: avere le membra torpide. più genericam., lento, pigro, fiacco, riferito sia ai movimenti del corpo sia alle facoltà intellettuali e morali: mente, intelligenza t., ingegno t., volontà t.; torpido per natura, e impazïente d’ogni pastoia (giusti); i poliziotti oziavano, con l’occhio t. che non vede niente (i. calvino). con valore attivo, poet., che rende torpido: a lui nel reo cuore germoglia torpida la selva di barbarie (carducci).
2. nel linguaggio medico, di ulcera o altra lesione o manifestazione patologica che mostra scarsa tendenza a guarigione. ◆ avv. torpidaménte, con torpidezza o torpore: starsene torpidamente disteso al sole.

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Definizione di Hoepli

torpido
[tòr-pi-do]

agg.
1. preso da torpore, da temporanea tardezza di movimenti, di sensibilità; intorpidito: membra torpide per il freddo; muscoli torpidi per la lunga immobilità
CONT. elastico, scattante
2. fig. fiacco, lento, pigro: un uomo t. per natura; l'ozio rende torpidi
|| Ottuso, tardo: mente torpida
CONT. vivace, svelto
3. poet. che rende torpido, ottuso, inerte

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Definizione di Garzanti linguistica

torpido
[tòr-pi-do]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. colpito da torpore: sentirsi un braccio torpido | pigro e lento nel ragionare, nell’agire: una mente torpida; un ragazzo torpido
2. (lett.) che rende fiacco, lento: e a lui nel reo cuore germoglia / torpida la selva di barbarie (CARDUCCI)

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Etimologia

← dal lat. torpĭdu(m), deriv. di torpēre ‘essere intorpidito’.