Il lemma tornire

Definizioni

Definizione di Treccani

tornire
v. tr. [der. di tornio] (io tornisco, tu tornisci, ecc.). –
1. lavorare al tornio, arrotondare e levigare con la lavorazione al tornio: t. un pezzo metallico; t. il legno, l’avorio.
2. fig. elaborare, rifinire, condurre a perfezione formale: t. una frase, un periodo, un verso, e anche una pagina, un sonetto, un madrigale. ◆ part. pass. tornito, anche come agg.: pezzi meccanici, elementi di legno torniti; un vaso di ceramica tornito, ben tornito; levò dalla sporta una scatola d’un legno ordinario, ma tornita e lustrata con una certa finitezza cappuccinesca (manzoni); più spesso in senso estens. e fig.: braccia, gambe ben tornite, di rotondità perfetta e di forme molto armoniche, così da sembrare lavorate al tornio: la gamba t. risaliva a un seno procace e molle (claudio magris); versi, periodi perfettamente torniti, rifiniti con eleganza.

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Definizione di Hoepli

tornire
[tor-nì-re] (tornìsco, -sci, -sce, tornìscono; torniènte, raro; tornìto)

v.tr.
1. tecn lavorare al tornio: t. il legno, l'acciaio, l'avorio; t. le gambe di un tavolino
2. estens. rifinire con cura, elaborare con finezza, con eleganza: t. una frase, un periodo

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Definizione di Garzanti linguistica

tornire
[tor-nì-re]
io tornisco, tu tornisci ecc.
a aus. avere
1. lavorare un pezzo al tornio: tornire il legno, l’avorio, il metallo
2. rifinire con accuratezza, rendere armonioso: tornire una frase, un verso

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Etimologia

← deriv. di tornio.