Il lemma vocazióne

Definizioni

Definizione di Treccani

vocazióne
s. f. [dal lat. vocatio -onis, propr. «chiamata, invito», der. di vocare «chiamare»]. –
1. chiamata, richiamo, appello o invocazione. in senso proprio è d’uso assai raro, limitato quasi esclusivam. alla frase v. ereditaria, con cui si indica in diritto (frequente in questa accezione la forma lat. vocatio) la «chiamata alla successione» (o più propriam. la «delazione ereditaria», cioè l’attribuzione all’erede del diritto di accettare o rifiutare l’eredità), e ad alcune espressioni del linguaggio grammaticale, come complemento di v., quello che si esprime con il caso vocativo (v.).
2. fig. disposizione, tendenza a qualche cosa. in partic.: a. nel linguaggio eccles., e in genere nella storia delle religioni, v. religiosa o sacerdotale, v. all’apostolato laico, orientamento, avvertito come una chiamata di dio, ad abbracciare lo stato religioso, il sacerdozio, le varie forme di apostolato, e in senso più soggettivo la disposizione, sentita più o meno intensamente, a tali forme di vita e di attività: avere, sentire v. al sacerdozio, alla vita claustrale, all’attività missionaria; farsi prete, monaco, suora senza vera v.; perdere la vocazione. b. inclinazione naturale ad adottare e seguire un modo o una condizione di vita, a esercitare un’arte, una professione, a intraprendere lo studio di una disciplina, e sim.: avere, sentire v. al matrimonio, alla vita coniugale; avere v. a, o per, la musica, l’arte, la letteratura, le scienze, il teatro; avere, non avere v. a fare l’insegnante, il sindacalista, il medico, l’attore, ecc.; fare qualcosa per v.; non bisogna impedire ai figli di seguire la propria vocazione. c. in agricoltura (spec. in viticoltura), e in zootecnia, speciale idoneità di un terreno a una determinata coltivazione, e rispettivam. di razze animali a una determinata produzione: v. viticola; colline di alta v. per la coltura di un particolare vitigno; vacche a v. carnea, lattifera.

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Definizione di Hoepli

vocazione
[vo-ca-zió-ne]

s.f. (pl. -ni)
1. eccl spinta interiore mediante la quale dio chiama una persona ad abbracciare la vita religiosa: farsi prete per v., senza v.; avere, sentire la v. di farsi monaca; la v. alla santità
|| Chiamata rivolta all'uomo direttamente da Dio: la v. di maometto
2. estens. disposizione interiore che spinge l'uomo ad operare determinate scelte di vita: la v. al celibato, al matrimonio
3. fig. inclinazione naturale, predisposizione, attitudine: avere v. alla, per la musica, all'arte, alla politica, al commercio; fa l'avvocato ma non ne ha la v.; seguire la propria v.; ha sbagliato v.; scherz. ha la vocazione della bottiglia!
SIN. propensione
4. non com. chiamata, richiamo
5. dir vocazione ereditaria, chiamata all'eredità
6. ling complemento di vocazione, complemento vocativo

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Definizione di Garzanti linguistica

vocazione
[vo-ca-zió-ne]
pl. -i
1. inclinazione naturale verso un’arte, una professione, un genere di studi ecc. [+ a, per]: una forte vocazione all’insegnamento, per la letteratura; fa il suo lavoro per vocazione
2. (relig.) impulso interiore, interpretato come una chiamata da parte di Dio ad abbracciare la vita religiosa o a intraprendere una particolare missione a servizio della chiesa o del prossimo [+ a]: vocazione sacerdotale, al sacerdozio; avere, non avere la vocazione
3. (non com.) chiamata

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Etimologia

← dal lat. vocatiōne(m), propr. ‘invito’, deriv. di vocāre ‘chiamare’.