Il lemma voivòda

Definizioni

Definizione di Treccani

voivòda
(non com. vaivòda) s. m. (f. voivodina) [voce di origine slava, der. di vodit’ «guidare»: cfr. cèco vojvoda, russo voevoda, pol. wojewoda, ecc., ant. slavo vojevoda, che traducono il gr. ἡγεμών «capo, condottiero»]. – nome dato sin dal medioevo nell’europa centro-orient., dalla polonia ai balcani, ai capi o governatori (elettivi o nominati o riconosciuti dal sovrano) di determinati territorî, con estesi poteri, civili e militari, conservato poi durante il dominio turco dei balcani in valacchia e moldavia, in serbia e nel montenegro. in epoca contemporanea, dopo la 1^a guerra mondiale, il voivoda era, in polonia e in iugoslavia, il capo delle singole province o voivodati; l’appellativo è stato usato anche per designare i principi ereditarî di romania e di bulgaria, e nel corso della 2a guerra mondiale è stato assunto da taluni capi di formazioni militari serbe o di cetnici ostili a Tito e rimaste fedeli al governo iugoslavo in esilio.

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Definizione di Hoepli

voivoda
[voi-vò-da] raro vaivoda

s.m. (pl. m. -di; f. voivodìna, pl. -ne)
st negli antichi territori slavi, nella transilvania ungherese, in polonia e in iugoslavia, titolo attribuito, fino alla seconda guerra mondiale, ai principi elettivi e ai capi e governatori di una provincia con ampi poteri civili e militari

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Definizione di Garzanti linguistica

voivoda
[voi-vò-da]
f. anche voivòdina; pl.m. -i, f. -e o voivòdine
(st.) nei paesi slavi, titolo dato al governatore di una provincia

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Etimologia

← voce slava; propr. ‘capo, condottiero’, deriv. di vodit’ ‘guidare’.