Il lemma amnistìa

Definizioni

Definizione di Treccani

amnistìa
s. f. [dal gr. ἀμνηστία propr. «dimenticanza», comp. di ἀ- priv. e tema di μιμνήσκω «ricordare»]. – provvedimento di clemenza, concesso di solito per celebrare determinate ricorrenze, con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna camera; ha per effetto di togliere carattere di reato a determinati fatti commessi anteriormente alla data di presentazione del disegno di legge; si distingue in a. propria, che estingue il reato e determina una sentenza di proscioglimento, e a. impropria, che agisce qualora vi sia stata condanna, facendo cessare l’esecuzione della condanna stessa e le pene accessorie: concedere l’a.; decreto di a.; applicare l’a., o il decreto di a., a un imputato, a un condannato, oppure a un reato, a una categoria di reati.

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Definizione di Hoepli

amnistia
[a-mni-stì-a]

s.f. (pl. -stìe)
1. dir atto del potere legislativo che estingue l'azione penale contro determinati reati precedentemente commessi: concedere, accordare un'a.; fruire, beneficiare, godere dell'a.
2. fig. perdono

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Definizione di Garzanti linguistica

amnistia
[a-mni-stì-a]
pl. -e
(dir.) provvedimento legislativo col quale lo stato rinuncia a infliggere o ad applicare la pena nei confronti di determinate categorie di reati

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Etimologia

← dal gr. amnēstía ‘dimenticanza, perdono’, comp. di a- priv. e un deriv. di minḗskein ‘ricordare’.