Il lemma bèllo
Definizioni
Definizione di Treccani
bèllo
agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due-
nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli altri casi; il pl. bèlli oggi è usato soltanto quand’è posposto al sostantivo o non lo precede immediatamente; il femm. è regolare). –
1. che desta nell’animo, per lo più attraverso i sensi della vista o dell’udito, un’impressione esteticamente gradevole: quella cosa dice l’uomo essere bella cui le parti debitamente si rispondono, per che de la loro armonia resulta piacimento (dante); prov., non è b. quel che è b. ma è b. quel che piace, l’ideale e il giudizio della bellezza sono soggettivi. a. riferito a persona: un bel bambino; una b. donna; un bell’uomo; un bel corpo; b. membra; bei capelli; una b. bocca; dei bellissimi occhi; ha una b. voce; gli fece un bel sorriso (simpatico, aperto). come appellativo affettuoso: dormi, bello mio, non piangere; talora iron.: b. mio, sarebbe ora che tu mettessi giudizio. per estens., il bel sesso, le donne; il bel mondo, la società elegante. locuzioni: far b., abbellire; farsi b., diventar bello, o (scherz.) abbigliarsi, impiegare particolare attenzione nella cura dell’aspetto fisico: crescendo, s’è fatta più bella; è stata un’ora a farsi bella davanti allo specchio; fare il b., il galante (con altro senso, pavoneggiarsi, mettersi in posa, o fare il gradasso, e sim.); farsi b. d’una cosa, vantarsene senza merito proprio; con sign. sim., farsi b. della roba altrui, farsi b. del sol di luglio. b. di animali: un bel cavallo; un bel gatto d’angora; un bel vitello; una bella mucca (in questi casi, più che la bellezza fisica, s’intende spesso giudicare le qualità dell’animale). c. di cose: un bel palazzo; una b. automobile; una b. terrazza; dei bellissimi fiori; un bel tramonto; una b. città; il bel paese ch’appennin parte, e ’l mar circonda e l’alpe (petrarca), l’italia; la villa sorge in una b. posizione; di quassù si gode una b. vista; b. copia (anche s. f., la bella), la copia in pulito di uno scritto, contrapp. alla minuta o brutta copia. d. con più diretto riferimento ai valori estetici: una b. statua; b. musica; una b. commedia; scritto in b. stile; esempî di b. scrivere, letterariamente elegante e castigato. quindi, b. arti, le arti del disegno, b. lettere, la letteratura, le discipline letterarie (le due espressioni sono state modellate sul fr. beaux arts e belles lettres). e. in genere, di cose o persone che destano ammirazione: ha fatto un bel discorso; è un bell’oratore, vivace, brillante, facondo; è un bel corridore, un bel pugile; ha un bell’ingegno, pronto, acuto; b. spirito, arguto, fine (anche in grafia unita, v. bellospirito).
2. con significati estens.: a. bel tempo, chiaro, sereno (ma darsi bel tempo, spassarsela, divertirsi allegramente); così, una b. giornata, un bel cielo, e sim.; bel sole, nitido, sfavillante; un bel chiaro di luna, limpido, puro; bel mare, calmo e luminoso. b. piacevole, divertente: è stata una b. gita; faremo un bel viaggio; ho voglia di fare un bel bagno; è stato davvero un bello spettacolo. c. lieto, felice: begli anni quelli!; ai suoi bei tempi, quand’era giovane; trascorrere bei giorni, bei momenti; fare la b. vita, darsi alla b. vita (anche in grafia unita, bellavita), vivere con spensieratezza, da scioperato, darsi ai piaceri frivoli (v. anche vita n. 2 d e bellavita). d. gentile, nobile: nutre bei sentimenti; ha una bell’anima; ha reso la sua bell’anima a dio, espressione usata nel passato nelle partecipazioni di morte; è stato un bel pensiero; o corretto, garbato: con b. maniere. e. moralmente lodevole, che desta un sentimento di approvazione: è stato un bel gesto; ha compiuto un bell’atto; e con leggera ironia: tutti que’ bei proponimenti di prudenza e di pazienza andarono in fumo (manzoni). anche dignitoso, decoroso: un bel morir tutta la vita onora (petrarca). f. conveniente, opportuno: gli ha dato una b. risposta; prov., un bel tacer non fu mai scritto.
3. in molti casi equivale genericamente a buono (rispetto al quale è, in quasi tutti i casi, meno com.): avere una b. cera; ottenere un bel voto; raggiungere un bel risultato; fare una b. riuscita; avere un bel posto in classifica; è stata una b. idea; farsi una b. fama, un bel nome; giovane di b. speranze, che promette bene (spesso in senso iron.); trovare, perdere una b. occasione, favorevole, propizia; fare un bell’acquisto, un bel guadagno, vantaggioso; ho trovato un bel posto in treno, comodo.
4. a. quantitativamente notevole, quindi (secondo il caso) grande, grosso, forte, abbondante e sim.: ha guadagnato una b. sommetta; ha fatto un bel progresso; ci fece sopra una b. dormita; s’è mangiato una b. porzione di carne; è caduta una b. nevicata; c’è ancora un bel pezzo di strada; 150 km all’ora sono una b. velocità; ha una b. età, di persona anziana; ci vuole un bel coraggio (più spesso iron.: bel coraggio, pigliarsela con un povero vecchio!); si prese un bello spavento; gli diede un bel bacio (ma anche un bel calcio, un bel ceffone); è stato un bel colpo; che b. macchia sui pantaloni! anche di cose che facciano tutt’altro che piacere: s’è preso una b. bronchite; ha ricevuto una b. botta; abbiamo avuto una b. perdita. b. con sign. affine, ha spesso valore rafforzativo in espressioni fam. enfatiche: che bel pezzo di figliola!; è davvero un bell’impostore, un bel mascalzone, un bello sfacciato; è stato un bel cretino a indebitarsi in quel modo!; o davanti ad aggettivi: b. pulito, b. tondo, b. grasso. in qualche caso equivale a «proprio»: nel bel mezzo del discorso, proprio nel mezzo; non gli darò un bel niente; fare una cosa a b. posta, a b. studio, di proposito, con intenzione. c. come pleonasmo rafforzativo: un bel giorno se n’accorgerà; gli scriveremo di bel nuovo, nuovamente, daccapo. con sign. particolari nelle espressioni: un bel sì, un bel no, come risposte recise; avere un bel dire, un bel fare, parlare, agire inutilmente: hanno un bel dire costoro, ma nessuno li ascolta; avremo un bel darci da fare, non otterremo nulla. seguito da e (e con elisione della vocale finale) equivale a «già, ormai» e indica il perfetto compimento dell’azione: era bell’e partito; è bell’e andato, bell’e finito, bell’e morto. con altro senso, bell’e buono, schietto, vero, autentico: è oro bell’e buono; è un insulto bell’e buono; le sue sono calunnie bell’e buone.
5. ironico o antifrastico: b. roba mi offri!; ci ha fatto proprio una b. parte; hai una b. faccia tosta.
6. riferito a un compl. indeterminato: dirne, contarne, saperne delle b. (s’intende notizie, storielle, frottole e sim.): ne dice sempre delle b.; ne ho sentite delle belle sul suo conto; farne delle b., combinare dei guai; l’ho fatta bella!, quando ci si accorge di aver commesso un grosso sbaglio (con altro senso nel gioco, fare la b., v. bella n. 3); l’ha detta bella, ha detto cosa sconveniente o fuor di luogo; questa è b.!, di cosa singolare, divertente, ma anche esclamazione di disappunto e sim.; oh bella!, esclam. di meraviglia o d’impazienza.
7. s. m. a. ciò che è bello e come tale è sentito; in partic. come oggetto dell’attività estetica: il gusto, il sentimento, il culto del b.; il b. nell’arte. b. tempo bello, sereno: speriamo che domani torni il bello. c. con valore neutro, in funzione di pred. nominale: non è b. ciò che fai; ti pare b. comportarti così?; che bello!, che bellezza: cento, dugento, trecento, di più, di più, una ressa, una strafila, una calca: che bello, che ballo! (pier vittorio tondelli); oppure, preceduto dalla prep. di, in varie frasi fam.: che cosa leggi di b.?; che stai facendo di b.?; che cosa mi dici di b.? (in queste interrogazioni la parola non ha sign. proprio e serve soprattutto a sottolineare l’affettuosità o la cortesia della domanda). d’introduzione e diffusione recenti l’uso di è bello riferito a un soggetto nominale di qualsiasi genere e numero, soprattutto in alcuni slogan di cui il più noto e frequente è stato donna è bello. con accezioni partic.: il b. è che..., la cosa più interessante (il b. è che egli ci credette); sul più b., nel momento più importante, e perciò, spesso, più inopportuno (sul più b. del sogno mi svegliai; la pellicola si ruppe proprio sul più b. dell’azione; sul più b. mi accorsi ch’eravamo rimasti senza benzina); ora viene il b. (per lo più iron., preannunciando avvenimenti poco piacevoli). ci volle del b. e del buono, occorse grande sforzo, grande fatica: ci volle del b. e del buono a convincerlo; ogni tanto pozze, da volerci del buono e del b. a levarne i piedi, non che le scarpe (manzoni).
8. con funzione avverbiale: bel bello, piano piano, lemme lemme: per una di queste stradicciole, tornava bel bello dalla passeggiata verso casa ... don abbondio (manzoni); alla bell’e meglio, in qualche modo, com’è (o com’è stato, come sarà) possibile: ci siamo arrangiati alla bell’e meglio. ◆ si rafforza spesso, con valore superlativo, in gran bello: ha dei gran begli occhi, fu una gran bell’idea; questo sì che è davvero un gran bel regalo. ◆ dim. e vezz. bellino, grazioso: proprio bella non la direi, ma è bellina; accr. bellòccio, di bellezza umana non perfetta e un po’ grossolana, ma pur sempre piacevole; accr. volg. bellóne (spec. al femm. bellóna); vezz. bellùccio: ariannuccia, vaguccia, belluccia (redi). ◆ avv. bellaménte, con accezioni proprie (v. la voce); ordinariamente, l’avverbio di bello è bene.
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Definizione di Hoepli
bello
[bèl-lo]
a agg. (al m. sing. bèllo posposto al sost.; si tronca in bèl davanti a consonante, resta inalterato davanti a s impura o a gn, pn, ps, sc, x, z, si elide davanti a vocale; al m. pl. bèlli posposto al sost., bèi davanti a consonante, bègli davanti a vocale, a s impura, a gn, pn, ps, sc, x, z; al f. sing. bèlla, si elide davanti ad a, si può elidere davanti alle altre vocali; al f. pl. è regolare)
1. che colpisce favorevolmente il senso estetico per la particolarità e la proporzione delle forme; che produce un'impressione di gradimento per le sue qualità intrinseche ed estrinseche: bell'uomo; bella donna; bel ragazzo; ha una bella testa, un bel busto, un bel piede; un bel cane; un bel quadro; bei versi; un bello scialle
|| belle arti, arti figurative
|| belle lettere, letteratura
|| il bel sesso, il sesso femminile
|| farsi bello, adornarsi, mettersi in ghingheri
|| farsi bello di qualcosa, farsene abusivamente merito
|| Si rafforza preceduto da gran: è una gran bella donna; dei gran bei libri
2. elegante, fine, raffinato: il bel mondo; la bella società
3. che è abile, bravo, esperto nel fare qualcosa: un bell'artista; un bel corridore; un bel giocatore di biliardo
|| Dello strumento, per indicare l'abilità, la bravura di chi lo maneggia: è un bel pennello, una bella penna
|| estens. che rivela abilità, astuzia: una bella giocata; bel colpo!
|| Penetrante, acuto, pronto: avere un bell'ingegno, una bella mente
4. buono, generoso, nobile: ha un bel carattere, una bell'anima; un bell'atto di generosità; un bel morir tutta la vita onora (petrarca)
|| Gentile, garbato, educato: hai avuto un bel pensiero per me; non è b. interrompere chi parla; è un uomo di belle maniere
5. felice, piacevole: ho passato una bella giornata; abbiamo fatto un bel viaggio
|| la bella età, la giovinezza
|| fare la bella vita, vivere spensieratamente
|| darsi alla bella vita, darsi bel tempo, spassarsela
|| bel bello, pian piano, con calma
6. di situazione meteorologica o ambientale positiva, gradevole
|| Sereno, senza nubi; puro: bella giornata; bel tempo; bell'aria; bel cielo
|| Calmo, placido: che bel mare!
|| Sfavillante, luminoso: bel sole; bella luna; c'è una bella luce
|| essere bello, far bello, essere, fare bel tempo
|| la bella stagione, la primavera e l'estate
7. notevole, grande: una bella spesa; prende un b. stipendio; ha avuto una bella fortuna; sei proprio un bell'egoista
|| Di dimensione o peso notevole: ha pescato un bel luccio di cinque chili
|| Intenso: senti che bella confusione; è stato un bel divertimento; che bella dormita ho fatto; che bella paura m'hai fatto prendere!
8. vantaggioso, propizio, proficuo: è stata proprio una bella occasione; ha ottenuto un bell'impiego; è una bella idea
|| Promettente: un giovane avvocato di belle speranze
9. sano, vigoroso, robusto: hai una bella cera
10. antifr., iron. brutto, pessimo: bell'idea la tua di svegliarmi a quest'ora!; bella forza, fare il prepotente con i più deboli
|| ell. farne, dirne delle belle, dire cose strane, audaci, inattese e sim.
|| farla, dirla bella, fare, dire una cosa grave, sconveniente e sim.
|| scamparla bella, evitare un rischio, un pericolo
|| bella figura!, per stigmatizzare una pessima figura
|| oh bella! questa è bella!, esclamazione di sorpresa, di meraviglia
11. pleon. con valore rafforzativo: sono bell'e morto; mi ha detto un bel no; non ho capito un bel niente; sei stato un bello stupido!
|| Proprio, esattamente: non camminare nel bel mezzo della strada; nel bel mezzo del discorso, si impappinò
|| hai un bel dire, un bel fare, è inutile che tu dica, che tu faccia
|| bello e buono, vero, autentico: è una stupidaggine bella e buona; sono soldi belli e buoni
12. pleon. con valore indeterminativo: un bel giorno, ho deciso di cambiare
b s.m. (f. -la nei sign. 5 e 6; solo m. sing. nei sign. 1, 2, 3 e 4)
1. ciò che è bello; bellezza: avere il senso del b.
2. persona bella: è il b. del paese
|| fare il bello, il cascamorto; pavoneggiarsi
3. innamorato, persona amata: come sta il tuo b.?
4. ell. tempo bello, sereno: il giorno si mette al b.
5. con valore neutro, ricorre in varie locuzioni
|| nel, sul più bello, nel momento culminante, antifr. nel momento meno opportuno: ed ecco, sul più b. della festa, viene a mancare la luce
|| viene, comincia il bello, la parte più importante o più interessante di qualcosa; antifr. la parte più difficile di qualcosa
|| il bello è che, la cosa strana, assurda, incredibile è che: il b. è che crede di aver ragione
|| volerci del bello e del buono, grande fatica, grande impegno
|| di bello, di nuovo, di interessante: che c'è di b.?; che stai facendo di b.?; che si dice di b.?, dove stai andando di b.?
6. filos secondo platone, manifestazione del bene
‖ dim. ⇨ bellìno
|| accr. ⇨ bellòccio; ⇨ bellòne
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Definizione di Garzanti linguistica
bello
[bèl-lo]
be’ agg. m. e f. invar.
1. che ha un aspetto gradevole; che piace, che suscita piacere estetico: un bel ragazzo; due begli occhi; bei palazzi; una bell’architettura rococò; belle musiche; che bello!, con il nome sottinteso | in senso generico indica ciò che è apprezzabile, ben riuscito, ben fatto, comodo, agevole ecc.: un bel lavoro; una bella gita; una bella casa |begli anni, la gioventù |bella intelligenza, bell’ingegno, vivaci, acuti; anche, persona intelligente |bei modi, belle maniere, cortesia, garbo, gentilezza | (prov.) non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace dim. bellino, belluccio
2. moralmente buono; onorevole; apprezzabile: un bel gesto, una bella azione; è molto bello quello che sei disposta a fare
3. buono, sereno, calmo (detto di aspetti della natura): bel tempo; a Napoli c’è un bel mare; bella giornata; bella stagione, primavera ed estate
4. in alcune espressioni può avere valore rafforzativo, anche in senso ironico: si tratta di una bella cifra; è un bel pezzo d’asino; non ti dico proprio un bel niente |avere un bel fare, un bel dire ecc., fare, parlare ecc. inutilmente |un bel giorno, un giorno imprecisato, nel passato o nel futuro: un bel giorno decise di andarsene | in senso ironico, brutto, cattivo: che bella figura hai fatto!; bella roba!; bell’amica che è! |dirne, sentirne, vederne delle belle, cose spiacevoli, sgradevoli, o anche curiose, strane, incredibili |farla, combinarla bella, combinare un guaio |o bella!, questa è bella!, per esprimere stupore, meraviglia ecc.
♦ n.m.
pl. -i
1. ciò che è bello; cosa bella; l’insieme delle cose belle: avere il senso del bello |adesso viene il bello, la cosa più importante, più difficile |il bello è che, lo strano è che |avere di bello che, avere un aspetto apprezzabile, una qualità | può avere valore espressivo senza aggiungere significato: che cosa fai di bello?; dove vai di bello?
2. tempo buono: da domani dovrebbe tornare il bello
3.
f. -a; pl. -e
persona bella, che si ammira per le doti fisiche: il bello del paese | innamorato, fidanzato: si dimena in discoteca col suo bello di turno | in espressioni affettuose, familiari o scherzose: fai la nanna, bello; ehi, bello, stai un po’ calmo!
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Etimologia
← lat. bĕllu(m) ‘carino’, in origine dim. di bŏnus ‘buono’.
Termini vicini
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