Il lemma cinabro

Definizioni

Definizione di Treccani

cinabro
s. m. [dal lat. cinnabări(s), adattam. del gr. κιννάβαρι(ς), voce di origine orientale]. –
1. minerale trigonale, solfuro di mercurio, di lucentezza adamantina e colore rosso vermiglio se puro, di origine idrotermale, comune allo stato di fine suddivisione in rocce di natura diversa; è il principale minerale di mercurio: si rinviene in toscana (monte amiata) e in istria.
2. c. di antimonio, solfuro di antimonio sintetico, di colore rosso vivo.
3. c. artificiale, sinon. di vermiglione.
4. estens. colore rosso simile al carminio o vermiglio; in partic., nell’uso poet., riferito alle labbra: il c. delle labbra; labbra di c., labbra rosse; la bocca sparsa di natio c. (ariosto); e per rossetto, belletto: l’inganno dei c. sul volto troppo bianco (gozzano).

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Definizione di Hoepli

cinabro
[ci-nà-bro]

s.m.
1. miner solfuro di mercurio naturale, di color rosso vermiglio
2. colore rosso brillante, ricavato da tale minerale: un tubetto di c.; tingere di c.
|| fig., poet. colore vermiglio delle labbra: il c. delle labbra
3. estens. rossetto, belletto

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Definizione di Garzanti linguistica

cinabro
[ci-nà-bro]
pl. -i
1. minerale, costituito da solfuro di mercurio, che si presenta in masse granulari di color rosso
2. (lett.) colore rosso analogo al carminio: la bocca sparsa di natio cinabro (ARIOSTO O.F. VII, 13)

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Etimologia

← lat. cinnabări, che è dal gr. kinnábaris, voce di orig. orientale.